Urli.

Urli come quando avevi cacciato il primo urlo, mentre eri appena uscita dal grembo della tua genitrice.

Sai, appena hai aperto occhi al mondo, il tuo destino era già scritto nella pergamena che tiene nascosta nel cuore: eppure tu non lo sai. Le urla che stai facendo sono impregnate dalle vicende significative della tua vita. T'imponi di ripercorrerle.

 

Ah, Chichi, ti ricordi di quella volta? Avevi una dozzina di anni, ed eri alta uno sputo e mezzo. Uno scricciolo che rallegrava le giornate del tuo enorme papà. Eri la reincarnazione della tua beneamata madre, la donna di cui non ti ricordi nulla, eccetto il suo volto, sì, il suo volto!

Quello lo puoi rivedere sul quadro attaccato nell'enorme salone del tuo palazzo reale; ti sentivi una principessa, e la cosa ti scoccia ammetterlo. Perché tu odi dire che nel tuo corpo scorre, beh sì, in qualche modo del sangue blu. Sei sempre stata viziata; trattata come la bambina più bella dell'universo, ma tu queste cose non le hai mai accettate. Se c'era una cosa che volevi era appunto vivere nella sacrosanta semplicità. Quella a cui hai tanto agognato.Mentre gridi, ti riaffiorano i ricordi della tua vita; una vita troppo movimentata per una donna razionale come te. Un ricordo si apre nella tua mente, ed è gioioso, come esattamente è il tuo sorriso in questo momento.

*

Il tuo papà ti ha comprato un abito. E' bello, vero?

E' un bikini color blu scuro, con della stoffa bianca che gli ricopre i lati. Ma la cosa che ti elettrizza di più a quel simpatico elmetto rosato dalla lama tagliente, e con quel laser incorporato poi, ti senti una vera guerriera. Lo indossi subito, sciogliendoti la cosa di cavallo e lasciandoti andare, scoprendo la tua folta chioma color ebano. Hai gli occhi grandi e vispi: riesci a notare tutto, e non ti sfugge niente. Sei una bambina con dei sogni nel cassetto, e alla ricerca del vero amore, che non riesci, a tuo malgrado, a trovare.

Caldo possente e asfissiante, che ti tormenta in quella giornata. Le fiamme divampano e tu sei l'unica via di salvezza per salvare il tuo papà.  Devi andare dal Genio, e recuperare il ventaglio di Basho; ma ti sei persa. Scuoti la testa un paio di volte, e ti rendi conto di quell'atroce verità.

Non ti era mai capitato in quegli anni, perché sei sempre stata confinata nelle mura del tuo palazzo costruito di speranze e gioielli. Incontri un uomo, un avvenente sedicenne, che ti propina false speranze. Si chiama Yamcha. Dice d'amarti, e tu  ci caschi, non ti rendi conto di quelle fandonie. Sei troppo ingenua, Chichi.

E poi, alla velocità in cui un lampo squarcia la distesa celeste durante una tormenta, una stella, o per meglio dire, un bel bimbo, cade dal cielo. Ti è stato mandato dal destino e tutto questo è scritto nella pergamena.

Dice di chiamarsi Goku. E ti accompagnerà dal Genio. Tu sorridi imbambolata dalla sua giovane bellezza e accetti. Quella è la prima volta a cui rivolgi la parola al piccolo ometto, che sotto sotto, ti ha già rubato il cuore.

Promette di venirti a prendere, con un ambigua espressione. Ma tu non ci fai caso, nei tuoi pensieri lui è giù il ragazzo della tua vita, e qualsiasi cosa accada, tu lo attenderai, con impazienza, con fremito, come solo un'innamorata sa fare.

 

*

Apri gli occhi, e sentì sbattere la testa su qualcosa di pesante, un qualcosa che però non esiste. Ti chiedi solamente che ti sta succedendo. Affondi le unghie nella palle liscia e marchiata dai combattimenti. Ti sta facendo impazzire quel profumo. Urli ancora più forte. 
Ah, Chichi, ti ricordi di quella volta? Avevi la bellezza di diciannove anni. Eri alta, sì e no, un metro e cinquantanove. Ancora sei un adolescente, piena di sogni e ambizioni. Ma qualcosa in te è cambiato. Sei più matura, sei più donna. Assomigli sempre di più alla tua sconosciuta genitrice, e più guardi quell'affresco di famiglia, più t'identifichi in lei. Tuo padre è così fiero. Chiudi gli occhi, e sorridi, nascondendo il dolore che stai provando nel basso ventre. La tua memoria si taglia, ed estrapola un altro ricordo, che per te, forse, è il più importante di tutti.

 

*

Te lo rivedi davanti a te. E' bello, vero?

E' molto più alto di te, e la sua chioma ancora più folta, color notte senza stelle. Ha le braccia tese verso il suolo. Tu lo guardi con ira. Perché non si ricorda di te? Cosa gli hai fatto di male? Anzi, cosa ti ha fatto di male?

E' solo scappato via dalla sua stupidissima promessa che forse, solo un pazzo potrebbe ricordarsi. Ma tu sei una matta, e per te, ogni dettaglio è fondamentale. Hai gli occhi ancora grandi e furbi: non puoi fare a meno di esprime rancore verso lui. Senti il cuore battere forte e seppur quei sentimenti contrastanti ti fanno sentire inerme all'amore, lui ti propina un sorriso smagliante ed imbarazzato. Il tuo cuore fa crack. Anche se ti ha deluso, anche se ti ha chiesto scusa per quelle parole che lui stesso non riusciva a comprendere, ti parla con il cuore. E così, senza pensarci due volte, ti chiede: "Vuoi sposarmi?"

E tu? 

E tu sorridi, e gli occhi vispi si tramutano in gemme nere splendenti. Senti il cuore traboccare di gioia. Ci sei riuscita. Lo hai trascinato con te in quel limbo che hai costruito in quei sette anni e mezzo d'attesa. Tu lo ami. 

*
 

Ansimi a quel contatto piacevole, sentì della pressione traboccare nel basso ventre, e tutto ciò che stai facendo è urlare. Stringi il pugno della mano destra, e sorridi ancora più. 
Ah, Chichi, ti ricordi? Avevi venticinque anni, e la tua altezza è di circa un metro e sessantatré. Ora sei una mamma in piena regola, e di sogni non ne hai più. Gli hai già coronati tutti quanti. I monti Paoz, la nuova casa, semplice, quella che sognavi da bambina. Hai abbandonato il castello, e il ritratto di tua madre; adesso non ne hai più bisogno. Perché hai capito che ora lei vive dentro di te. 

Sentì i tuoi fianchi accarezzati da un tocco morbido, e i tuoi capelli morbidi vengono continuamente scostati da quello strano movimento circolare. Il cervello si oppone, ma la memoria ti fa ancora questo dispetto. Esce allo scoperto, un'altra volta, e ti fa ricordare delle cose tanto belle ma sofferte.
 

*
 

Lo tieni tra le braccia. E' bellissimo, vero?

Ha gli occhi come quelli del papà. Tutto di lui è uguale a Goku. Ha le guance paffute, e dopotutto ti sai riconoscere in quello scricciolo che tieni tra le braccia: hai paura di schiacciarlo da quanto è fragile. Ma sai, che prima o poi, lui camminerà da solo, e non avrà più bisogno di te.

Pensavi che se ne sarebbe andato da te tempo dopo, circa vent'anni. Aveva anticipato i tempi di circa quindici annetti tondi tondi. A cinque anni, rapito, abbandonato alla sua sorte, con il tuo orgoglio di madre brutalmente calpestato per la prima volta. Il tuo disprezzo verso tuo marito cresce, ma riesci ancora a contenerlo. Sai perché? Perché dopotutto lo ami più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Gli anni passano, e le cose non cambiano. Goku va, e Goku torna. Dimostra d'amarti, e poi scappa via al suo destino. Anche lui ha una pergamena incisa nel suo cuore, Chichi! 

Tu, dopotutto, sei scritta a caratteri cubitali nel suo cuore; come puoi dubitarne? Lo sai che lo è uno stupidissimo scimmione di razza superiore. Li odi tanto i saiyan. Macchine da sangue e guerra. Perfino l'amore lo fanno male, sprigionando solo supremazia e nulla più. Ma, dopotutto, sei contenta di essere una terrestre, visto che l'amore della tua vita è riuscito a donarti, non uno, ma due splendidi bambini, che, come da copione, lui ti ha affibbiato.

Ma non devi arrabbiarti. Se non ti amasse davvero, non li avrebbe nemmeno fatti con te, giusto?

Lui scappa di nuovo, e questa volta non ne aveva l'obbligo. Com'è che questo saiyan aveva nel sangue la straordinaria capacità di far soffrire l'anima gemella?
 

*
 

La memoria finalmente si chiude e le urla cessano. Non hai più fiato, e riesci solo ad ansimare un tenero ma quanto sincero "ti amo" dalle labbra rosse e carnose. Goku ti tratteggia i fianchi con il dito indice e ti lecca il collo, strofinando poi il naso contro il tuo. Ti guarda negli occhi e si sente in colpa. Ti ha fatto soffrire tanto, ma dopotutto ti ha scelta perché tu sei la donna perfetta per lui.

Amorevole, buona, severa, ma forte al punto giusto. Sei la perfetta copia di una saiyan, sai Chichi?

Sarà per questo che dopotutto lui ha imparato ad amarti con tutto sé stesso? Sarà perché sei simile a lui? Un guerriero saiyan di infimo livello ha scelto la principessa saiyan, forte e potente. Le tua domande e le tue risposte che ti sei fatta durante tutte quelle grida ora hanno un senso. E cosa ti è bastato? Solo lasciarti andare in questo limbo d'amore in cui Goku ti ha incitato a cascare insieme. Quel limbo che hai costruito, e a cui lui ha accettato di cadere.

Sei sotto di lui, e lui sopra di te. Gli tocchi i capelli e lui sorride ingenuamente. Ti fa poi una domanda, che ma e poi mai ti saresti aspettata da sentire da lui: "Ah, Chichi, ti ricordi quando ci siamo incontrati e cosa è successo dopo?"

Tu ridi e ti copri il seno scoperto con il lenzuolo candido. Ti metti di fianco a lui, sempre su quel letto che profumava d'amore appena sprigionato, e spegni il lume. Ti abbandoni alle sue carezze, e poi chiudi gli occhi. Ah Chichi, quel saiyan non finirà mai di sorprenderti.

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Questa shot l'ho scritta molto tempo fa, e dopo averla rivista e corretta, ho deciso di pubblicarla.
Non so esattamente dove voglio andare a parare, semplicemente mi andava di farla leggere! :)
La stori di Chichi è affascinante, a mio parere. Perché parla della sua evoluzione, di come da bambinetta cicciottela (e petulante) sia diventata una donna/mamma in piena regola (meravigliosa, a mio parere).
E di come, grazie a Goku, è diventata quella che è oggi!
E se sei arrivato/a qui a leggere, sappi che ti ringrazio infinitamente, e che una recensione, non fa mai male ^-^
Baci,
gm19961