Capitolo 1 - Come tutto ebbe inizio

Quel giorno passò uno strano questionario in classe: domande di natura personale, riguardanti qualsiasi ambito, da quelle che chiedevano informazioni sulla situazione familiare a quesiti di logica… ci dissero che si trattava di una ricerca statistica svolta su ogni istituto d'Italia…

Due settimane dopo lo strano test ci vennero a chiamare, classe per classe, all'ultima ora.
"Sara Pini è richiesta in ufficio alunni." :disse il bidello con aria annoiata.

Mi recai incuriosita al piano terra: vi trovai altri ragazzi, alcuni parlavano tra loro ma io mi limitai a stare appoggiata al muro e a riflettere sulla mia popolarità inesistente fino a quando non ci condussero nell'auditorium.

Vi erano una ventina di studenti insieme a tante altre persone, tutte vestite in maniera molto elegante.

Ci accomodammo e prese parola un uomo alto, moro, con i capelli laccati all'indietro che indossava un completo viola scuro.
"Miei cari ragazzi vi vorrei ringraziare per aver completato il questionario fatto passare la settimana scorsa, le vostre risposte si sono rivelate molto utili!"
"Che voce stridula..." pensai.
Seguì un lungo discorso che io non ascoltai quasi per niente.. pensavo ad altro, a lui. Come diavolo aveva potuto lasciarmi? Per una ragazza come quella poi… sarei stata proprio curiosa di vederla senza trucco… Mi ricordo che sorrisi immaginandomi lei che saliva sulla bilancia struccata e si meravigliava di pesare due kili in meno... Ma in fondo non aveva colpa, era solo un'ochetta senza cervello, la responsabilità era tutta di Pietro, quel deficiente…

Il discorso si concluse e la campanella suonò, uscimmo tutti. Mi diressi verso casa, a piedi come al solito. Adoravo camminare. Era una giornata fredda, le mie labbra si screpolavano a causa dell'umidità così decisi di mettere il burro cacao. Tirai fuori uno specchietto dalla tasca e non appena lo ebbi all'altezza del viso notai una figura dietro di me…
Mi stava forse seguendo? Aspetta, io l'avevo già visto… Ma certo! Era uno di quegli uomini eleganti che erano in auditorium! Appena si rese conto che l'avevo riconosciuto si mise a correre verso di me, non feci in tempo a muovermi che sentii un dolore lancinante al collo…

Buio.