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Autore: lorian    17/03/2012    29 recensioni
Hermione si trova ad avere a che fare con un minuscolo ma enorme problema.
Dovrà tirare fuori il meglio di sè per sopportare le conseguenze di una giornata iniziata male.
Saprà trovare qualcosa di buono da una situazione a dir poco pessima?
Seguite questa storia che vi farà sorridere e commuovere.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao a tutte! Oggi in questa fan fiction, vedremo la nostra dolce Herm alle prese con un problema particolarmente minuscolo.

Come se la caverà la nostra eroina? Mi auguro che la mia storia vi piaccia e che vi faccia sorridere almeno un pò, facendovi passare qualche momento sereno.

Grazie come sempre; Leggete e commentate anche solo per dirmi che fa schifo, baci Lorian.

 

Capitolo 1 - Una giornata storta

 

POV HERMIONE

 

Avete presente quando vi capitano quelle giornate che nascono storte e finiscono anche peggio?

Non so se avete capito, quelle giornate dove vorresti non essere mai scesa dal tuo letto.

Ecco si avete indovinato, oggi per me, è stata una di quelle giornate e nonostante siamo giunti al tramonto ho il vago sentore che il peggio deve ancora arrivare.

Ma voi vi starete chiedendo chi è questa lagna che invece di piangersi addosso, rompendoci le scatole, non trova una soluzione ai suoi problemi?

Facile da dire per voi che non ci siete dentro fino al collo come me; comunque avete ragione! Tutti i problemi di questo mondo non devono farmi dimenticare la buona educazione.

E il galateo impone di presentarsi, specialmente quando i miei interlocutori non possono vedermi in faccia.

Quindi per riparare alla mia incresciosa mancanza lo faccio subito.

Mi chiamo Hermione Jean Granger, ho 17 anni e sono una strega.

Hei, non avete capito, non è che ho detto che sono una strega, per offendermi da sola, per autolesionismo ma perchè lo sono per davvero.

Sono la strega più giovane e famosa del mondo magico! Ora non pensate che io me la stia tirando ma se devo essere sincera sono davvero brava, perchè per me la magia non ha segreti.

O almeno così credevo fino ad oggi!

Frequento la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts e sono giunta ormai al settimo anno.

Voi vi starete chiedendo che cosa c'è di diverso in me rispetto alle altre streghe o agli altri maghi!

Beh, se dovessi rispondervi con le mie parole, vi direi niente ma ascoltando il parere di chi mi conosce, la cosa straordinaria che c'è in me è il fatto che io sia una semplice babbana.

Come? Volete sapere che cos'è una babbana? Beh una babbana è una persona nata da una famiglia senza poteri magici e io, semplice figlia di due dentisti, lo sono ma per non so quale motivo, ho avuto il privilegio di essere ammessa in questa prestigiosa scuola e fin dal mio arrivo ho cercato di ripagare il preside Albus Silente, impegnandomi al massimo.

Ora purtroppo, Silente non c'è più e il suo posto è stato preso dalla professoressa Minerva Mc Granitt che dirige il castello in una maniera superlativa.

Mi reputo una ragazza fortunata, dato che ho accanto a me degli amici meravigliosi, che mi sostengono e mi apprezzano: Ginny Weasley che è la mia migliore amica, quasi una sorella, suo fratello Ronald Weasley, mio ex primo grande amore e lui, il grande Harry Potter.

Lui è il ragazzo prescelto che l'anno scorso ha ucciso il più grande mago oscuro di tutti i tempi.

Tom Orvoloson Riddle alias Lord Voldemort, un folle che ha tenuto sotto scacco e nel terrore tutto il mondo magico e non.

Purtroppo nella vita di una persona non ci sono solo gli aspetti positivi ma anche quelli negativi così come, nel mio caso, io non ho solo dei migliore amici ma anche dei pessimi nemici.

Sicuramente quello peggiore è lui, Draco Lucius Malfoy, che è il mio tormento, dal primo giorno del mio arrivo in questa scuola.

Caratterialmente sono abituata a non dire bugie, quindi non posso farlo nemmeno con voi e devo, mio malgrado, ammettere che il suddetto Malfoy oltre ad essere un grandissimo bastardo di prima categoria è anche il figo più figo che conosco.

Alto più di un metro e ottanta, con un fisico tonico e allenato dagli esercizi di quiddicth, delle labbra sottili e sensuali dove aleggia, sempre un ghigno satanico, due occhi argentei e magnetici che sembrano leggerti nel profondo e dei capelli biondo platino, che gli danno un aria falsamente angelica.

Purtroppo, per me, nonostante io sia sincera, ammettendo che quel ragazzo è da stupro, nella realtà io e lui non possiamo stare nella stessa stanza, per dieci minuti di fila, senza insultarci in maniera feroce.

Non nego le mie colpe ma per chi mi conosce, sa che non sono mai io ad iniziare i litigi.

Nei miei confronti, dalla sua sensuale bocca, escono sempre delle cattiverie atroci e dei nomignoli tremendi: Mezzosangue o Sanguesporco, che è il suo modo gentile per ricordarmi di frequente, che io non sono degna di respirare la sua stessa aria di borioso Purosangue, Zannuta dovuto al fatto che al secondo anno, quel maledetto mi fece crescere i denti davanti, in modo esponenziale tramite l'uso dell'incantesimo densaugeo, So-tutto-io per via della mia propensione marcata per lo studio e per la mia abitudine di alzare sempre la mano durante le interrogazioni.

E' ovvio che anche se io sono buona e cara, non riesco a tacere alle sue offese e con Harry e Ron abbiamo creato il nostro perfetto repertorio di rispostacce, che il più delle volte vanno a segno, facendo infuriare il biondino altezzoso: Figlio di un Mangiamorte dovuta all'evidente e ben risaputa occupazione del suo paparino, Malferret o Furetto rimbalzante per via della sua famosa trasfigurazione in codesto Mustelide, operata dal falso professor Moody al quarto anno, Platinato per via del già descritto colore della sua capigliatura.

Ora però, dopo essermi presentata e avervi descritto i miei pregi e i miei difetti, le mie amicizie e le mie inimicizie, credo che sia giunto il momento di raccontarvi perchè questa giornata è stata negativa fin dal principio.

Stamattina mi sono alzata, con la profonda consapevolezza, che sarebbe stata un altra giornata noiosa.

Nonostante mi piaccia studiare non posso negare che avere una mattinata di studio che conta tre ore consecutive con i Serpeverde, farebbe gelare il cuore, anche al Diavolo in persona.

Pazienza! Devo solo fare buon viso a cattivo gioco e ignorare le battute idiote, che sicuramente usciranno dalla bocca di quella maledetta serpe.

Sospirando rumorosamente, mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno, dove mi faccio una doccia rinfrescante poi dopo essermi vestita e aver preso i miei libri, mi dirigo nella sala comune dove mi aspettano Harry e Ron.

Insieme ci dirigiamo verso la Sala Grande per fare la colazione; giunti lì assisto alla solita disgustosa performance di Ronald.

Nonostante sia un mio carissimo amico devo ammettere, che non sa dove stia di casa il galateo.

Oddio credetemi, vederlo mangiare è una vera e propria prova di forza per gli stomaci di ferro.

Resisto fin che posso poi sentendo un vago senso di nausea mi alzo, dicendo a Harry che li aspetterò nell'aula di pozioni.

Il moro annuisce mentre beve il suo latte e io mi dirigo verso l'odiata destinazione.

Sono la prima ad arrivare e nel silenzio più assoluto mi siedo nel mio banco, aprendo il libro per ripassare la lezione.

Poco dopo sento la porta aprirsi ma non presto attenzione a chi sia il nuovo arrivato: oggi voglio concentrarmi per evitare, perdite di punti inutili ma una voce da me odiata, mi distoglie dai miei propositi.

" Oddio, vedere la Mezzosangue Zannuta, come prima cosa appena si entra in aula, ti da la profonda certezza che a volte la sfiga ti perseguita!".

Dannato, dannatissimo Malfoy! La sua voce, con quel tono strascicato, mi fa accapponare la pelle lungo tutta la spina dorsale.

Decido di ignorarlo, continuando a leggere il mio libro ma a quanto pare, lui non è dello stesso parere; infatti vedendo che non faccio una piega di fronte alla sua disgustosa battuta, si avvicina di un passo e dice: " Hei So-tutto-io, solo una frigida bacchettona come te, può trovarsi in aula venti minuti prima dell'inizio della lezione!".

Sono tentata di rispondergli che anche lui, esattamente come me, si trova in aula venti minuti prima dell'inizio della lezione ma so che farei solo il suo gioco, quindi continuo ad ignorarlo.

Un basso grugnito gli sale dalla gola, poco prima di sibilare: " Schifosa Sanguesporco, non mi piace essere ignorato da una nullità come te, quindi girati e rispondimi!".

Ma dalla mia bocca non esce un suono e la cosa lo so, gli sta facendo salire il sangue al cervello e la tentazione di farmi del male è tanta ma il brusio prodotto dall'arrivo dei nostri compagni, lo dissuade dal fare qualsiasi gesto spropositato nei miei confronti.

Lo immaginavo; lui è uno che agisce quando gli altri non lo vedono quindi agire di fronte a dei testimoni è assolutamente deleterio.

Pochi secondi dopo, tutti gli alunni di Grifondoro e quelli di Serpeverde fanno il loro ingresso.

Io mi giro, con un grande sorriso sulle labbra, non appena vedo entrare Harry e Ron e con la coda dell'occhio vedo il Furetto spelacchiato stringere con forza i pugni, incazzato nero.

Ora ha la certezza che io, la povera e idiota Mezzosangue, l'ho ignorato di proposito e il fumo gli sta uscendo dalle orecchie così, come il vapore, esce dalla ciminiera dell'espresso di Hogwarts.

Quando tutti ci siamo seduti, il professor Lumacorno fa il suo ingresso e il silenzio scende in tutta la classe.

" Bene ragazzi " inizia l'uomo " oggi affronteremo la preparazione di una nuova particolare e difficile pozione.

Sto parlando della Pozione Restringente usata per rimpicciolire cose o persone."                                       Non appena il professore finisce di parlare, sulla lavagna appaiono gli ingredienti necessari per la sua preparazione e a turno, uno ad uno ci alziamo diretti verso la dispensa per prenderli.                      Bruchi, radici di margherita, succo di sanguisuga, milza di ratto, Shrivelfig.
Una volta preso l'occorrente mi risiedo nel mio banco, continuando a sentire lo sguardo di Malfoy, che mi sta perforando la schiena.

Decido ancora una volta di ignorarlo e inizio a preparare la pozione.

Il professore ci comunica che il tempo a nostra disposizione è di due ore poi bisognerà consegnare a lui le fialette con il nostro nome.

Non credo che serva sottolineare il fatto, che i primi due che stanno per finire il loro compito ben prima del tempo stabilito, siamo io e quell'odioso mustelide.

Ci alziamo quasi contemporaneamente per consegnare le nostre fiale al professore che le prende con un sorriso, invitandoci tornare al nostro posto.

Mentre ci incamminiamo per fare ritorno al banco, sento il platinato che sottovoce, mi dice: " Io e te, non abbiamo finito, Sanguesporco!".

Anche se oramai sono abituata alle sue battute, la sua velata minaccia mi fa tremare il cuore.

Pochi minuti dopo il professor Lumacorno da lo stop al tempo per finire la pozione e ad uno ad uno, chi sereno, chi borbottando e chi imprecando, tutti si alzano per andare a consegnare la propria fiala.

Il professore le ritira poi mi chiama e una volta che mi sono avvicinata alla cattedra mi dice: " Devo farle i miei complimenti signorina Granger, come al solito ha fatto un ottimo lavoro al pari con il signor Malfoy.

Ora se non le spiace, visto che è il suo turno della settimana le chiederei di iniziare con il suo compito!".

Io annuisco mentre tutti gli altri cominciano ad uscire, quasi in silenzio, dall'aula.

Saluto Harry e Ron, che sono diretti agli allenamenti di Quiddicth e una volta rimasta sola, mi tiro su le maniche pronta a fare il mio dovere.

Dietro disposizione del professore, ognuno a turno deve occuparsi di ripulire l'aula senza fare uso della magia e oggi tocca a me quindi, dopo essermi messa le cuffie del mio Ipod, comincio a radunare tutti gli ingredienti che i miei teneri compagni hanno lasciato sui banchi.

Dopo un ora, sono quasi al termine del mio lavoro e per finire del tutto mi rimane solo di ripulire i calderoni poi finalmente potrò tornare alla Torre del Grifondoro per farmi una meritata doccia.

Qualche secondo dopo, sento la stretta forte di due mani serrarmi le braccia e spaventata sobbalzo girando il volto, per vedere chi sia quell'idiota, che ha deciso di provocarmi un infarto e con mia enorme sorpresa, vedo Draco Malfoy che mi sta fissando mentre ghigna soddisfatto. 

" Ti avevo avvisata Sanguesporco, che io e te non avevamo ancora finito! " mi dice con la sua voce strascicata " ora vedremo se sei in grado d'ignorarmi ancora!".

" Toglimi le mani da dosso ignobile furetto, altrimenti ti giuro che ti schianto!" gli dico furibonda ma consapevole di non poter mettere in atto la mia minaccia, dato che il bellissimo bastardo mi tiene strette le braccia e non mi da la possibilità di prendere la mia bacchetta.

" No, non intenzione di lasciarti, schifosa Mezzosangue; non prima di averti insegnato a portare rispetto a chi sta sopra di te, che sei spazzatura!" mi dice quella bestia e io sento le lacrime di rabbia salirmi agli occhi ma non voglio dargli la soddisfazione di vedermi piangere quindi, facendomi forza, alzo un piede e lo abbasso violentemente sul suo.

Il biondo preso alla sprovvista urla, allentando la presa sulle mie braccia e io ne approfitto per divincolarmi.

Dopo essermi liberata, getto uno sguardo alla porta per tentare una fuga ma lui, trovandosi davanti a me, mi blocca il passaggio.

So che non appena si riprenderà dal dolore per la botta che gli ho inferto me la farà pagare, quindi ho pochissimo tempo, per trovare una soluzione.

" Ahia, maledetta schifosa, questa me la paghi! Ahh, come ti sei permessa!" urla massaggiandosi il piede indolenzito.

Non ho più tempo e girandomi afferro il contenitore che sta sul banco e senza riflettere, glielo rovescio in testa.

Quello che succede in quell'istante, proprio non l'avevo messo in conto: un lampo fortissimo mi acceca e un energia spaventosa mi scaraventa in fondo alla sala, facendomi sbattere contro alla lavagna.

Quando mi riprendo, massaggiandomi la testa, apro gli occhi e mi alzo a fatica.

Non appena riporto lo sguardo verso il furetto vedo che è scomparso; il panico mi assale.

Ma dove diavolo è finito, quel maledetto figlio di un Mangiamorte? Cosa caspita è successo?

" Mezzosangue, che cazzo mi hai fatto!" mi dice la sua voce; la sento ma lui non c'è e proprio non mi raccapezzo su quello che è successo.

" Do-dove sei Malfoy?" gli chiedo balbettando e lui urlando mi risponde: " Sono qui maledetta, non mi vedi?".

" No, non ti vedo furetto " rispondo stizzita " se ti vedessi non te l'avrei chiesto, no?" e lui sbuffando mi risponde: " Sono qui sul pavimento davanti a te!".

Mi piego in avanti, inginocchiandomi e lo vedo; un mini Malfoy alto poco meno di un puffo.

" Oh, santo Godric!" dico sconvolta e istintivamente mi viene da ridere ma evito di farlo, perchè so che la cosa non mi gioverebbe e non servirebbe a risolvere la situazione, quindi cercando di racimolare un pò di calma dico: " Ma-Malfoy sei diventato piccolo!".

Il mini Malfoy incrociando le minuscole braccia al suo torace mi fulmina con lo sguardo e mi risponde: " Ma va? Non lo avevo capito, idiota; cerca di trovare una soluzione! E fallo subito chiaro".

" Una soluzione? E cosa vuoi che faccia se non so neppure che cavolo è successo!" gli rispondo esasperata ma lui alzando le spalle mi dice: " Non me ne frega niente di come fai, mi interessa solo che tu trovi una soluzione!".

" Ok furetto, cerca di calmarti! Ora corro a chiamare il professore e vedrai che lui ci aiuterà di sicuro. Tu non muoverti da qui chiaro?" gli dico e lui, incredibilmente annuisce.

Io esco di corsa alla disperata ricerca del professor Lumacorno e lo trovo poco più avanti, fermo nel corridoio a parlare con la preside.

Piombando su di loro, gli dico: " Per favore, professori ho bisogno del vostro aiuto nell'aula di pozioni!".

" Che cosa è successo, signorina Granger?" mi chiede la professoressa Mc Granitt e io agitata, le rispondo: " La prego professoressa, non qui! Venite con me per favore!".

I due annuiscono ed insieme corriamo verso l'aula di pozioni che al nostro ingresso appare deserta almeno agli occhi dei miei professori ma non ai miei, che so la verità.

" Che cosa dovremmo vedere, signorina ?" chiede il professor Lumacorno e io, afferrandolo per un braccio, lo avvicino al posto dove ho lasciato la miniatura del furetto platinato.

Non appena gli occhi suoi e della preside scorgono Malfoy, si portano una mano sulla bocca per trattenere un grido di stupore.

" Ma che diavolo è successo qui?" mi chiede con la voce strozzata la professoressa Mc Granitt e io, arrossendo, le rispondo: " Cre-credo sia colpa mia professoressa! Io e il signor Malfoy abbiamo avuto una discussione; lui mi aveva afferrato per le braccia e io per liberarmi, gli ho tirato un calcio poi gli ho rovesciato in testa, una ciotola, dove avevo raccolto i resti contenuti nei calderoni.

C'è stato un lampo abbagliante e una forza sconosciuta, mi ha sbattuta al muro e quando mi sono ripresa, lui era così!" concludo indicandolo.

" Mi faccia capire " chiede il professore " lei mi sta dicendo che ha versato sulla testa del signor Malfoy i rimasugli della pozione restringente?".

Io annuisco, sentendomi improvvisamente in colpa e lui annuisce a sua volta, portandosi una mano sul mento poi avvicina l'altra mano verso il furetto facendogli segno di salire sopra.

Draco lo fa e lui sollevandolo lo avvicina al suo viso poi, schiarendosi la voce dice: " Cara Minerva, qui abbiamo veramente un grosso problema!".

" Hai ragione Horace" gli dice la preside " ma ora tu come hai intenzione di procedere?" e l'uomo le risponde: " L'unica cosa che posso fare ora, è analizzare i residui della ciotola. Solo così potrò capire l'entità del danno!".

La preside annuisce poi, rivolgendosi al mini Malfoy dice: " Ovviamente nessuno dovrà sapere che cosa è successo, quindi provvederò io stessa ad avvisare i suoi compagni di corso del fatto che lei è dovuto partire con urgenza per Malfoy Manor, per sistemare alcuni affari!".

Malfoy annuisce poi le chiede: " Si mi sembra la soluzione migliore ma nel frattempo io.... che diavolo faccio?".

La preside, dopo averci pensato su un momento, dice: "Per il momento lei sarà affidato alle cure della signorina Granger!".

Io e la serpe, all'unisono gridiamo: " CHE COSAAAAA?" ma lei, ben lungi dal farsi scoraggiare dalla nostra reazione, risponde: " Si, avete capito bene! Nell'attesa che il professore trovi una soluzione al problema, entrambi dovrete fare affidamento l'uno all'altro.

D'altronde lei, signorina Granger è responsabile di questo pasticcio" vedo la serpe ghignare ma il suo sorriso si congela, quando la preside continua a parlare: " E lei signor Malfoy, si è meritato quello che è successo; se non avesse dato fastidio alla sua compagna tutto questo si sarebbe potuto evitare, quindi visto che entrambi siete colpevoli dovrete passare il resto del tempo facendo affidamento, l'uno con l'altro.

Chissà che questa convivenza forzata non vi serva per appianare i vostri dissidi!".

Io e Malfoy ci guardiamo, poi contemporaneamente alziamo le spalle e abbassiamo lo sguardo, incapaci di dire niente.

" Bene Minerva, io mi metto subito al lavoro " dice il professore " voi intanto andate via e fate in modo che nessuno mi disturbi!".

" Va bene Horace, sarà fatto " gli risponde la Mc Granitt, poi rivolgendosi a noi dice: " Voi due intanto, vi comporterete come se nulla fosse successo. In particolar modo lei signorina Granger, dovrà occuparsi del signor Malfoy prestando particolare attenzione al fatto che non gli capiti nulla di male.

Lei signor Malfoy, cerchi di portare rispetto alla sua compagna ricordandosi il fatto che se si trova in questa situazione è proprio perchè lei non ha ragionato sulle sue azioni.

Per tutti i fantasmi di Hogwarts! Pensavo che la fine della guerra avesse portato un pò di sale in zucca, almeno a voi due ma vedo che mi devo ricredere.

Quando imparerete che tutti voi siete allo stesso livello?".

Il mini Malfoy, rialza impettito lo sguardo poi dice: " Professoressa Mc Granitt non vorrà dirmi che io, un perfetto Purosangue, devo mettermi allo stesso livello di questa?".

Io stringo i pugni, pronta a rispondergli a tono, ma a farlo ci pensa la preside: " Si signor Malfoy, è proprio quello che intendo!

Lei continua a ragionare con la testa di suo padre, nonostante si riempia la bocca nel dire che lo odia.

I perfetti Purosangue come li chiama lei, sono quelli che hanno ucciso parenti e amici solo per dar fede alle idee di un folle sanguinario che, per primo era un Mezzosangue.

Devo forse ricordarle che cosa le ha fatto suo padre, quando ha saputo che lei non era riuscito ad uccidere il nostro compianto Silente?".

Io mi girò verso la miniatura bionda, che si trova ancora sulla mano del professor Lumacorno e lo vedo abbassare gli occhi.

Sarei curiosa di sapere che cosa è successo tra Lucius Malfoy e il suo figliolo, traditore della causa, ma so che lui non me ne parlerebbe mai quindi, per non imbarazzarlo ulteriormente, riporto lo sguardo verso la preside, che ricomincia a parlare: "Odio puntualizzare il fatto che, la signorina Granger, è una strega eccezionale esattamente come lo è lei e se voi provaste a seppellire i vostri dissidi e vi fermaste a parlare, sono sicura che ve ne accorgereste.

Siete oltremodo simili e molto forti, forse i più forti di tutta la scuola! Per quanto mi riguarda so che se voleste, potreste andare d'accordo ed imparare l'uno dall'altro molte cose!" poi diretta a me, aggiunge: " E' sottointeso signorina Granger, che nessuno e tantomeno Potter e Weasley dovranno sapere quello che è successo.

Io stessa provvederò ad avvisare tutti della partenza del signor Malfoy, lei intanto si comporterà come se nulla fosse, sono stata chiara?".

" Si, signora preside" le rispondo io, rassegnata al mio destino, quindi avvicino la mia mano a quella del professore e attendo che il puffo biondo si decida a salirci sopra.

Lui mi fissa in silenzio, poi abbassando la testa si muove passando da un palmo all'altro.

Io con la voce mesta, gli dico: " Malfoy dobbiamo evitare che gli altri alunni ti vedano quindi, ora ti metterò nella mia tasca e là resterai fino a stasera.

Sta tranquillo che non ti farò morire di fame e mi occuperò di te nel migliore dei modi!".

Lui annuisce e io lo deposito gentilmente, nel fondo della tasca della mia divisa poi rivolgendomi alla preside, dico: " Professoressa ora vado alle altre lezioni, se lei mi permette!" lei annuisce e io continuo: " La prego di tenerci informati!" quindi senza dire niente altro mi dirigo fuori dall'aula.

Giunta in corridoio, dopo essermi accertata che nessuno sia in giro, metto la mano nella mia tasca e tiro fuori il furetto e guardandolo negli occhi, gli dico: " Allora Malfoy, sotterriamo l'ascia di guerra?".

Lui mi fissa spalancando gli occhi, poi dice: " E da quando vai in giro armata?".

La mia espressione deve sicuramente essere basita, perchè non comprendo cosa lui stia dicendo poi in un lampo capisco che lui mi ha frainteso e gli dico: " Malfoy, è un modo di dire babbano! Da noi, sotterrare l'ascia di guerra, vuol dire cercare di appianare le divergenze e tentare di andare d'accordo! Allora che ne dici?".

Lui continua a fissarmi poi mi dice: " Non vedo come posso oppormi!" e io soddisfatta, lo rimetto dentro la tasca.

All'improvviso il mio sguardo si posa sull'orologio posto al centro del corridoio e scopro, con orrore, di essere notevolmente in ritardo per la lezione di aritmanzia quindi comincio a correre con tutto il fiato che ho in corpo.

Dopo pochi minuti dalla mia tasca giunge un urlo furioso: " Ehi Mezzosangue, vedi di rallentare che qui mi sta venendo una nausea enorme! " e io altrettanto stizzita, gli rispondo: " Malfoy, io sono in ritardo!".

Lui, come fosse niente, mi dice: " E a me che me ne frega! Se non vuoi che ti riempio la tasca di tutto quello che ho mangiato a colazione, ti consiglio di rallentare chiaro?".

Oh Merlino, che schifo!

 

  
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