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Autore: Dearly Beloved    17/03/2012    3 recensioni
Non so come mi sia venuta, sia ben chiaro, perdonatemi l'aver pubblicato questa oscenità.
Pensieri e ricordi frammentati di Lady.
[Lady x Dante x Strawberry Sundae]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dante
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Lady.

 

 

1#Salt

Le giornate alla Devil May Cry spesso non sono molto interessanti, chi ci lavora non fa altro che mangiare pizza e leggere riviste, tanto per, in un ambiente buio e chiuso, senza finestre, con alle pareti decorazioni macabre -ma così macabre che definirle macabre è un eufemismo- come se fosse la cosa più normale del mondo.
E il tutto in religioso silenzio, se non si tiene conto del sottofondo metal di un gracchiante juke-box di chissà quanti secoli fa.
In fondo c’è una scrivania, ed è lì che siede il proprietario.
La sciatteria è così presente nell’aria di quel posto –che nessuno si prende mai la briga di cambiare, ovviamente- da potersi impregnare ai vostri vestiti, se mai un giorno vi capitasse di entrarci.
Il perché di tutto quel deprimente silenzio non lo so neppure io, eppure ‘collaboro’, per così dire, con quelle persone da anni.
Magari la motivazione è più semplice di quello che sembra.
Magari sono così pigri da non trovare una valida motivazione per articolare i muscoli della bocca.
Eh sì. Più che un’agenzia sembra il ‘circolo degli sciatti anonimi’.
Ed io mi diverto da morire ad andar lì a condire la loro insipida esistenza©

 

 

2#Satisfaction

Le cose che mi danno soddisfazioni non sono molte:
- Prima fra tutte è il mio lavoro, per il quale credo di avere un talento naturale dato che me la cavo piuttosto bene pur essendo un semplice essere umano.
-         
Poi ci sono i vestiti, che scelgo con cura e che mi diverto ad abbinare nei modi più impensabili.
-         
Bere cioccolata calda.
-         
Essere nel peso-forma pur non avendo mai fatto una dieta in vita mia.
-         
Essere chiamata ‘svergognata’ dall’acida vecchietta che sta al pianerottolo del mio condominio quando mi vede uscire la sera, per andare a lavorare, e che è convinta che io sia una escort.
-         
Prendere in giro Dante Sparda/ essere presa in giro da Dante Sparda/ andare ad ammazzare demoni con Dante Sparda/ rinfacciare a Dante Sparda il debito che ha nei miei confronti e che non ha ancora estinto dopo anni, e che al contrario non ha fatto altro che crescere.
-          Non essere gelosa di Trish… Ah, no, quello è un proposito per il futuro.

 

 

3#Devil in the wardrobe

L’altro giorno, uscendo, ho sentito frastuono provenire dall’appartamento accanto.
C’era un bambino che piangeva e la madre che gridava.
Da quello che ho sentito il bambino era terrorizzato perché aveva visto un demone verde nell’armadio.
La madre invece gli sbraitava contro dicendo che i demoni non esistono e che doveva smetterla di giocare a videogiochi splatter.
Quando avevo la sua età è successo a me, e mia madre mi ha buttato via tutta la raccolta di ‘Piccoli Brividi’.
Perché la società di oggi continua a negare l’esistenza di demoni e quant’altro?
Siamo nel XXI secolo! È possibile che la gente sia ancora così ipocrita?
E il mio vicino di casa, da grande, molto probabilmente convincerà i suoi figli delle stesse cose che gli ha inculcato la madre.
E così nessuno saprà mai la verità.
Il fatto che loro non lo ammettano non vuol dire che i demoni siano solo figure immaginarie frutto delle fantasie di un bambino, è per questo esistono le persone come me.
Se le cose stessero come dicono loro, vorrebbe dire che quelli che io uccido tutte le sere non sono demoni ma evasori fiscali, e che io e Dante non siamo Devil Hunter, ma promettenti politici che combattono l’evasione.
Ma ti pare?

 

 

4#It hurts a little

Ogni volta che entro nell’agenzia penso ai bei tempi, durati poco, quando stavo lì a titolo fisso e avevo campo libero con Dante.
Un giorno poi, anni fa, mentre non c’ero –Cristo, dove cavolo ero in quel momento?!- è arrivata quella bionda e gli ha offerto un incarico, non ho mai saputo cosa riguardasse e cosa fosse successo nel frattempo.
So solo che quando sono tornata ho trovato Dante a leggere una rivista e la giovane donna seduta all’angolo del tavolo.
Eccola lì, la sua partner a tutti gli effetti.
E a poco a poco ho iniziato ad andare alla Devil May Cry meno spesso, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua, un terzo elemento visibilmente di troppo.
Fino ad arrivare ad oggi, dove vado lì esclusivamente per lavoro e provo a mostrarmi il più disinvolta possibile. Però brucia ancora un po’.

 

 

5#Kalina Ann

Il mio adorato bazooka.
È davvero il mio miglior alleato, la migliore arma in mio possesso, e porta il nome di mia madre.
Se fosse un uomo lo amerei.
Oltre a me una sola persona l’ha utilizzato in combattimento, l’unica persona con la quale ho voluto condividere il mio tesoro.
I ricordi più dolci legati ai miei due amori sono quelli dello scontro alla Temen-ni-gru.
La volta che persi contro di lui, era forse un bacio quello che Dante mi chiedeva quando mi si è avvicinato?
Ricordo di aver voltato la testa, in quello che era esplicitamente un no, e lo rifarei.
Era giovane, forte, bello e consapevole di esserlo, e sono molto alte le probabilità che stesse giocando per testare quanto fascino esercitasse su di me, quindi sono consapevole del fatto che sia inutile aggrapparmi a quel ricordo e con esso illudermi che lui provi qualcosa per me.
Però quando come adesso penso a cose nostalgiche che mi mettono di cattivo umore, c’è qualcosa che mi fa sentire inaspettatamente bene.
…la faccia che Trish fa quando apre la valigetta con il compenso degli incarichi che propongo a Dante.
©

 

 

6#Chocolate

Adoro la cioccolata calda.
È una fissazione che mi porto dall’infanzia, mia madre me la faceva sempre d’inverno.
Come la faceva lei non la fa nessuno.
E dato che io sono la figlia, e sperando di aver ereditato qualcosa da lei, appena ho un momento libero mi alleno a prepararla.
Ma a volte non viene abbastanza cremosa, altre volte troppo poco densa; o ancora, una volta c’erano 4°C e i riscaldamenti nel mio condominio erano bloccati, dopo averla preparata ho pensato di lasciarla un paio di minuti a raffreddare e nel frattempo mi sono messa sotto le coperte, accanto alla stufa.
Dopo trenta secondi stavo dormendo placidamente.
E la mattina dopo era diventata una tavoletta. Per carità, era buona, ma non era il risultato che speravo di ottenere.

Chissà se anche a Dante piace la cioccolata?

 

 

7#Red

Frequento spesso un locale, una birreria, dove a volte si esibiscono band esordienti di 20enni con i capelli cotonati come le star degli anni ’80. Non che io abbia molti amici o mi piaccia stare in compagnia, non vado neanche in giro per locali a mangiare Strawberry Sundae come fa qualcuno *coff*, ma mi diverte vedere come si comporta la gente. Il tizio che c’è al bancone e le due cameriere sono molto gentili, e dato che ormai sono una cliente abituale vengo accolta con un sorriso.
… Sono in pochi ormai che mi sorridono.
L’altra sera stavo guardando l’esibizione delle band dal mio tavolino preferito quando qualcuno mi si è seduto accanto.
Dato che non è raro che qualcuno m’infastidisca provandoci con me, non mi sono neppure voltata per guardare chi fosse, ho semplicemente assunto un’espressione scocciata.
Il tizio è rimasto in silenzio accanto a me quasi per mezz’ora, ed io stavo iniziando a perdere la pazienza.
L’ho sentito trattenere una risata e dopo alzarsi e dirigersi verso l’uscita.
Finalmente
, ho pensato.
Prima che uscisse, però, ho lanciato un’occhiata nella sua direzione.
E il mio povero cuore ha perso un battito quando dalla porta ho visto scomparire una mantellina rossa.

 

 

8#Mary

Negli anni del liceo avevo degli ammiratori.
Il giorno di San Valentino io e mia madre ci rotolavamo dalle risate nel leggere le letterine smielate che ricevevo, degne di un bambino di quinta elementare.
Mia mamma è stata la migliore amica che abbia mai avuto.
Il mio nome non mi è mai piaciuto, troppo classico, troppo banale.
Tutte le letterine iniziavano con ‘Cara Mary’.
Quel ‘cara’ era il peggio del peggio. Come se al il mio nome già troppo dolce di suo venisse aggiunto un altro etto di zucchero a velo.
Ma se quelle due semplici sillabe venivano pronunciate da mia madre, allora si trasformava nel nome più bello del mondo. In fondo era stata lei a chiamarmi così, desiderava che portassi quel nome prima ancora che io venissi al mondo.
Per questo magari era destino già dall’inizio che una volta morta lei, io avrei deciso di cambiarlo.
Tuttavia oggi il mio pensiero più automatico è che il mio nome, il mio vero nome, sarebbe bellissimo anche se pronunciato da lui.

 

 

9#Strawberry Sundae

L’altro ieri sono andata alla Devil May Cry.
Le cose sono andate più o meno così.
La porta era aperta, ma appena sono entrata non ho visto né Dante né Trish. Strano, ho pensato.
Allora ho dato la voce ‘Ehi! Sono Lady, Dante sei qui?’. Non c’era Dante, non c’era Trish.
Probabilmente erano insieme, e appena ho terminato questo pensiero gli occhi mi sono diventati lucidi.
Trattenendo il respiro, con lo sguardo abbassato e gli occhi che si riempivano lentamente di lacrime calde mi sono seduta per terra accanto alla scrivania. Tanto non erano lì, non mi avrebbero vista, potevo prendermi tutto il tempo che volevo per calmarmi e poi andarmene.
Poi da non so dove è spuntato un braccio e mi ha tirata nell’incavo della scrivania.
‘Che fai, non mi vedi e ti metti a piangere?’ mi ha detto con il solito tono da sbruffone.
Si stava stretti là sotto, e questo mi colmava di felicità. ‘Cosa vai farneticando? Volevo soltanto sapere a che punto sei con l’estinzione del debituccio che hai con me!’.
‘Per quello dovrai aspettare’ ‘… Piuttosto, perché stiamo qui sotto?’ ‘Perché se Trish ci trova tutti e tre insieme siamo spacciati’ ‘Ah, capis… Tre?!’ Mi appoggia un dito sulle labbra perché sto alzando troppo la voce ‘Io, te… e la mia scorta di Strawberry Sundae, quella strega ha detto che se mi becca di nuovo a mangiarlo me lo butta…’ dice portandosi una fragola alla bocca e leccandosi le dita. Quest’ultimo gesto mi sembra incredibilmente provocante, e al vederlo sgrano gli occhi assumendo un colorito indefinito. Lui lo capisce e sorride soddisfatto. ‘Ne vuoi anche tu?’ mi chiede maliziosamente.
‘CREPA!’ gli urlo in faccia rossa come un pomodoro, pestandogli un piede e precipitandomi alla porta d’ingresso.

 

 

10#End.

In fin dei conti non sono messa poi così male.
Potrebbe sembrare che Dante sia il perno principale intorno al quale ruota tutta la mia vita ma non è così!
Insomma, ho un mucchio di interessi!
Certo, tutti collegati a Dante, ma… è solo un dettaglio.

   
 
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