Accidenti.
 

Accidenti.
 

Accidentiiiiii.
 

Bene. Calma e si risolve tutto. Alla fine può passarne un altro di treno. Arriverò una mezz'oretta il ritardo, ma alla fine non è una disgrazia. In fondo sono solo stato appena assunto come rimpiazzamente di un attore per un musical. Una cosetta da nulla insomma.

-” AAAAAAAH ODDIO, QUALCUNO DI ACCOMPAGNI FINO AL TEATRO DI YOKOHAMAAA ! ! “- Ahaha potevano prendermi per un pazzo da ricovero ma la scena era questa.
Io, Kiyomizu Ren , ventitrè anni, sono rimasto bloccato per un ritardo alla stazione di Tokyo, il mio primo giorno di lavoro come attore in prova. Inizialmente ero calmo pensavo di prendere quello dopo , e poi porgere le mie scuse ai capi, in fondo non era stata colpa mia. Poi però mi è salita l'ansia, in fondo sono solo un sostituto e ne possono trovare quanti ne vogliono.
-” Aaaaaaah, qualcuno mi aiutiiiii “ -” urlai lamentosamente in risposta ai miei pensieri.
 

Mi si avvicinò un addetto alla sicurezza. Ahaha, in effetti era da circa mezzora che stavo li ad imprecare contro il nulla, e ora mi arrestano ahahaha, sono nella merda.
Mi si avvicina questo signo due spanne più alto e grosso di me che con aria minacciosa mi dice -” Allora ragazzo, non so quale sia il tuo problema ma stai spaventando i passanti con i tuoi attacchi psicopatici “– mi sarei anche potuto offendere, insomma non sono un pazzo -” quindi vedi bene di risolvere il tuo problema e non creare più confusione. Mi hai capito ? “-
Caspita, mi aspettavo che quasi si mettesse ad abbaiare e a ringhiare.
Comunque risposi in modo educato e , ormai rassegnato ad arrivare in ritardo mi sedetti ad aspettare il treno delle 10.30 . Non potevo assolutamente perdere il lavoro, anche perchè poi non lo avrei ritrovato tanto facilmente. In più i miei erano in attesa di un risvolto positivo nella mia carriera alquanto negativa. Ho sempre lavorato abbastanza bene, e mi hanno sempre elogiato per il mio fascino e la mia bravura come attore, ma , per sfortuna o no, a parte di qualche lavoretto occasionale non ho mai avuto nulla di fisso. Forse era anche un po colpa mia che sono sbadato , disattento e faccio un po troppo spesso l'idiota, ma poi sul palcoscenico sono molto serio e professionale, uffa.
Mentre mi deprimevo atrocemente con questi pensieri molto scoraggianti arrivò il mio treno per Yokohama . Dopo circa venti minuti di tragitto arrivai a destinazione, e camminai fino al teatro Zawa, dove mi aspettavano i miei futuri collaboratori. Entrai e feci vedere alla signorina della reception un biglietto di identificazione fornitomi dal capo, quindi andai avanti ed entrai nella sala prove. Rimasi assai sorpreso, perchè nessuno fece caso alla mia entrata, tanto indaffarati com'erano. Allora cercai il mio capo , il Sig.Hakihito, un ometto di bassa statura, ma dal fisico forte e muscoloso. Per sfortuna o fortuna, mi vide prima lui, e mentre si avvicinava a me, cercavo di fare la faccia più scoraggiata e remissiva possibile. -” Ah, finalmente sei arrivato Kiyomizu ! Hai abuto qualche problema a raggiungerci eh ? Anche altri due attori mancano all'appello, ho sentito che alla stazione di Tokyo c'è stato un incidente “- Rimasi stupito dall'incredibile comprensione di quest'uomo. Nei miei precedenti luoghi lavorativi mi avrebbero cacciato via a suon di calci. -” Si c'è stato un incidente. E i treni hanno subito numerosi ritardi. Mi spiace ho cercato in tutti i modi di arrivare in orario, ma non ho trovato modo “- dissi , chinando il capo . -” Oh, su su , ma per piacere ! -” disse ridacchiando il sig.Hakihito -” Non è colpa tua se il treno era in ritardo ! Ora calmati e vatti a cambiare in camerino. Li troverai anche gli altri tuoi compagni quindi vai pure...Oh! E' arrivato anche Shiro ! Heii Shirooo ! “- ulrò agitando la mano. Stava salutando un ragazzo un po più basso di me vestito sportivo, con capelli scuri e lisci. Aveva dei lineamenti aggraziati, che entravano in contrasto con il suo fisico esile ma scolpito. Lo guardai e capii subito che doveva essere uno degli attori. Appena lo ebbi davanti lo salutai con un “ciao” energico e ci avviammo chiacchierando assieme verso i camerini.
Li trovai altri quattro ragazzi intenti a parlare e cambiarsi che appena ci videro cominciarono a presentarsi amichevolmente.

Ebbi subito un caloroso benvenuto da tutti.
Ero certo che assieme a quel cast saremmo riusciti a girare al meglio il musical tratto dalla storia di Yamasaki Abe -” Akatsuki School”-