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Autore: IrishBreeze    16/10/2006    12 recensioni
Che fanno Harry, Ron ed Hermione quando non riescono a dormire? Fanno come tutti gli adolescienti del mondo... Pettegolezzo!Piccola One Shot senza pretese, forse leggermente OOC... E mia prima Remus/Tonks, non so come sia venuta! ^^''
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Bene, ecco che anch'io mi cimento (o almeno ci provo!) con una Rem/Tonks!

E' un pezzo che ho in mente questa storia, ora finalmente la metto per iscritto. Forse è venuta leggermente OOC, ma in fondo non si tratta di realtà quanto di immaginazione dei personaggi, quindi.. beh, ditemi come vi sembra! ^^

IrishBreeze


Notti Insonni


Certo che.... Più ci penso più mi sembra impossibile. Lupin e Tonks! Ma ve li immaginate?! Una mummia come Lupin (senza offesa) con una come Tonks!”

Ron, sei disgustosamente immaturo.”

Beh senti, scommetto che nemmeno tu avresti scommesso uno zellino sulla loro coppia. Harry aveva pensato addirittura a Sirius...”

Già. Io non me li vedo così male insieme però. D'altronde, passavano molto tempo insieme a Grimmauld Place.”

Secondo te, Harry come è andata?”

Secondo me è stato che...


Il peggio, nel peggio, è l'attesa del peggio. Così recitava un saggio libro che Tonks doveva aver letto mille anni fa. Chissà cos'era... Non sembrava una farse da Manuale da Auror, sembrava più una di quelle frasi da citazione dei libri Babbani. Comunque sia. Tonks spesso, nella sua giovane vita, si era domandata se era la sfiga che la perseguitava, o se davvero se le cercava. Persa nei suoi pensieri, non si accorse di una radice che sbucava nel terreno e, al solito, vi ci inciampò dentro.

L'uomo davanti a lei si girò di scatto, con gli occhi dilatati dalla paura, e le scoccò uno sguardo furente, seguito da un bisbiglio nervoso:

“Nymphadora, ti prego, fai attenzione... Se ci sente è la fine.”

Tonks cercò di ignorare il bruciore che dal suo ginocchio le se stava espandendo per tutta la gamba, ma quel nome, quello proprio no, non poteva sopportarlo.

“Lupin! Ti ho già detto mille volte che-”

“Tonks maledizione silenzio!!”

Si zittirono tutti e due contemporaneamente. Qualcosa si muoveva nella foresta. Tonks, notando lo sguardo impassibile del licantropo, cercò di stare più calma possibile, anche se con una mano stava martoriando dal nervosismo un braccio di Remus. Non era adatta per quelle missioni, non era adatta a niente che prevedesse il fare silenzio e lo stare calmi. Intendiamoci, non che non fosse coraggiosa, anzi, tutt'altro, ma preferiva mille volte un bello scontro frontale che un assurdissimo attacco a sorpresa. Figuriamoci i pedinamenti, poi... Ed era appunto quello che stavano facendo.

“Tonks, penso che sia da qualche parte qua vicino...”

Lupin continuava a guardarsi attorno, cercando di scorgere qualcosa nella notte. Tutti due si era immobilizzati, cercando di fare meno rumore possibile. Tonks allegramente si rese conto che era un bel po' che non cadeva o che non combinava qualche guaio, e, nel pensare questo, si volse verso Remus per riferirgli appunto i suoi pensieri, ma così facendo perse l'equilibrio e cadde rovinosamente a terra. Con sua grande sorpresa, Lupi scoppiò a ridere.

“Oddio, non ci posso credere! Va bene inciampare ogni tanto, ma cadere da fermi!!”

Tonks lo guardò esterrefatta. Ma si stava per caso prendendo gioco di lei?

“Dai, alzati, dobbiamo spostarci da qua...”

Tonks si rese conto di essere ancora per terra, e accettò volentieri la mano che il licantropo le tendeva per alzarsi in piedi. L'aveva appena afferrata, quando Lupin la ritrasse improvvisamente, facendola ripiombare al suolo.

“Ehi, ma che cavolo fa..”

Lupin era circondato da una ventina di lupi. Non lupi mannari, lupi veri. E non sembravano molto contenti di vederli.

Tonks si alzò frettolosamente ed estrasse la bacchetta.

“Tonks, stai pronta, ci attaccheranno da un momento all'altro...”

Infatti, come se avesse sentito Lupin, uno dei lupi balzò in avanti verso il mago, che prontamente lo fermò con uno Stupeficium. Anche gli altri seguirono l'esempio del primo lupo e li attaccarono contemporaneamente. Remus contrastava l'attacco ordinatamente, mormorando incantesimi a bassa voce, mentre Tonks, presa alla sprovvista, urlava incantesimi all'impazzata, scagliandone dappertutto, finchè Lupin non le ordinò seccamente di riprendersi, dopo aver schivato per un soffio un Incantesimo di Congelamento.

“Oh, scusa Lupin ma” Congelò un lupo che stava per addentarla al polpaccio “Ma questi lupi non... non sono normali... Riescono a contrastare lo Stupeficium... non capisco...”

“Tonks, credo che Greyback li abbia in qualche modo stregati. Ci deve aver sentito, ci ha preparato un accoglienza coi fiocchi e-AHI!”

Tonks si girò di scatto verso Lupin, abbastanza velocemente da vedere un lupo mordergli il braccio della bacchetta, e prontamente lo congelò. In fretta e furia scagliò qualche incantesimo sul resto dei lupi e corse via da quella radura, in cerca di un posto più tranquillo dove mettere steso Remus, che la seguiva cercando di fermare il flusso del sangue sul braccio.

“Oddio Remus, fa vedere!!”

Lupin spostò un po' la mano, tanto da mostrare ad una inorridita Tonks una profonda e sanguinante ferita nel braccio.

“Sì, aaah, brucia un po'... Adesso passa...”

“Te la... Te la curo io! Ricordo un incantesimo che funzionava, com'era?”

“NO! No grazie, aspetto un po' che smetta di bruciare e poi torniamo a fare rapporto. Orma Greyback è andato.”

Restarono per un po' in silenzio ad ascoltare il bosco. Il respiro affannoso di Lupin risuonava della foresta.

“Remsu, guarda... Si sta allargando, non è niente di buono! Ti farà infezione se non la curi subito!”

Negli occhi della giovane Auror brillavano delle lacrime. Era davvero preoccupata.

Lupin, malgrado le fitte di dolore , cerò di farle un sorriso rassicurante, e le si avvicinò.

“Non mi succederò niente di male, se sei qui con me...”

“Che... che vuoi dire?”

Lupin la stava fissando intensamente, molto intensamente, la fissava in un modo che a Tonks ricordava molto il modo in quel lei fissava Remus, quando lui non la guardava. Capendo, la ragazza sorrise, e lo baciò.


Mah. Non mi convince.”

E perchè??”

Ma Harry, possibile che con te ci debba sempre essere una lotta, sangue,una qualche dolorosa ferita e un pericolo di morte?! Naaah, non è andata così.”

E come sarebbe andata, allora, Hermione?”

Così!”


Ormai er un bel po' che Nymphadora Tonks sentiva lo sguardo si Remus Lupin su di lei. E' vero, lui apparentemente stava leggendo un libro, ma lei percepiva le occhiate che lui ricolgeva a lei da sopra la copertina del volume. Inizialmente aveva cercato di ignorarlo, ma ora le stava dandi davvero ai nervi, tanto da costringerla ad alzarsi per cambiare stanza.

“Ehi! Dove vai?”

“Via. Vado in cucina.”

“In cucina fa troppo freddo. Resta qua che c'è il caminetto acceso!”

A Tonks parse troppo scortese rifiutare, e con un sospiro si rimise a sedere al suo posto. O meglio, tentò di sedersi al suo posto, ma a quanto pare aveva calcolato male la distanza fra se e il divano, e cadde col sedere dritta sul pavimento in pietra. Questo era davvero troppo anche per lei, che infatti si mise a ridere da sola a crepapelle.

Lupin abbassò il suo libro tanto da mostrare una faccia solcata da un sorrisetto che guardava in modo ilare Tonks.

“Tonks? Tutto bene?”

“Ooooh, oddio, oddio.... Sono caduta mentre mi.. pffff, mentre cercavo di sedermi sul divano e... oddio!!”

Tonks aveva le lacrime dal ridere. Lupi la guardava come se stesse pensando di rinchiuderla nel reparto lungodegenti del San Mungo, ma comunque il suo era uno sguardo divertito.

Con grande stupore di Tonks, Lupin appoggiò il libro su un tavolino accanto alla sua poltrona, e venne a sedersi accanto a lei, sul divano.

“Eppure mi pareva che prima tu non fossi così allegra.”

Tonks lo fissò stupida. Se ne era accorto! Ecco perchè la guardava... Sua malgrado, sentì le sue guance arrossarsi.

“C'è qualcosa che non va, Tonks?”

Lupin aveva una voce roca e rassicurante.

“Io... no...”

L'uomo alzò un sopracciglio.

“Sei sicura?”

“No.”

In effetti non era sicura, non era da lei essere così... Così... triste, ecco. Erano un po' di giorni che si sentiva strana, aveva una specie di blocco allo stomaco e non capiva perchè, e nessuno sembrava essersene accorto, tranne lui. Lui, che nel frattempo era così vicino a lei... Lui, che all'improvviso la prese verso di se, e la tenne stretta in un abbraccio che ha Tonks parse infinito.

“Lo so che è brutto... Non è bello per nessuno vivere in questo modo, am dobbiamo farci forza, credere davvero in quello che facciamo.. La paura è umana, Nymphadora, anche per le persone giovani e allegre, forse ne hai conosciuta troppo poca fin'ora per conoscerla...”

Le parole di Lupin le vorticavano sotto forma di bisbiglio nelle orecchie. Era paura, allora, quella strana sensazione? Aveva... paura? E perchè allora, nelle braccia di quell'uomo, non avvertiva più niente, se non il calore di un altro essere umano? Decise non avrebbe mai lasciato fuggire quella certezza, e ricambiò lo l'abbraccio. Erano ormai un corpo solo, davanti al camino. Nessuno può dire che fu il primo a baciare.


Così?! COSI?! Hermione, è rivoltante!!”

Embè? Sempre meglio dei lupi stregati di Harry!”

Ehi!”

Ma voi due siete fuori, sentite me, così è cominciata...”


Tonks non aveva mai amato l'estate. Odiava la sensazione del sudore sulla pelle, le dava l'impressione di ristagnare nei suoi stessi vestiti. E pareva pur che quella casa nera attraesse tutto il calore dell'Inghilterra. Doveva fare qualcosa per rinfrescarsi. Andò di corsa in cucina, dove sul ripiano vide due vecchi limoni raggrinziti ma ma bastanti per farsi una bella limonata fresca come si deve. Nello spremere i limoni (dopo averci messo 20 minuti per tagliarli; Tonks aveva imparato che spesso bastava essere prudenti per evitare una catastrofe) nella foga si spruzzò un po' di succo in un occhio, che immediatamente prese a bruciare in un modo insopportabile. Schiamazzando, corse verso il bagno (lì per lì non si ricordò che pure in cucina c'era un lavello) e nel corridoio inciampò nel solito, stramaledetto porta ombrelli che aveva spostato dall'ingresso per evitare di inciamparci sempre. Come volevasi dimostrare. Il fracasso delle sue urla misto al portaombrelli caduto per terra svegliò la madre di Sirius. Con un occhio ancora chiuso, cercò di chiudere le tendine del ritratto, e, dopo uno sforzo sovrumano, il ritratto tornò muto.

Oar però Tonks era più sudata ed accaldata che mai. Controllò l'orologio: l'una del pomeriggio. Molly e i Weasley non sarebbero tornati prima delle sei, gli altri erano al lavoro, Sirius dormiva della grossa con Fierobecco.... Sì.

Tonks si tolse tutti i vestiti, restando in mutande, con suo grande sollievo. Poi cercò di far apparire nel soggiorno un enorme blocco di ghiaccio, ma chissà perchè continuavano ad apparirgli modellini del Titanic ed orsetti polari di plastica, forse sbagliava qualcosa, così optò per il metodo tradizionale: entrò in cucina e prese da freezer i cubetti di ghiaccio.

Tornò in salotto, dove era più caldo, e si stese sul divano.

Cominciò a passarsi il cubetto di ghiaccio su tutto il corpo, traendone un immenso, lunghissimo fresco piacere. Il ghiaccio si sciolse subito, probabilmente il calore che il suo corpo emanava era circa sui 50 gradi centrigradi.

All'improvviso, nel sentire dei passi che avanzavano nel corridoio Tonks si alzò in fretta dal divano.

“Oh. Ciao.”

Era da sola in un salotto, bagnata e nuda, ed aveva detto 'oh ciao' a Remus Lupin. Tonks mentalmente si ricordò di aggiungere questa nella top ten personale delle sue più grandi figure di m***a. Lupin non aveva detto una parola, non mosso un muscolo, era lì, sull'uscio, che fissava incredulo Tonks. Tonks la quale non aveva fatto a meno di notare come anche il licantropo fosse tutto sudato, e che probabilmente si stava sciogliendo dal caldo.

“Ehm, io vado a-”

“A vestirmi”, avrebbe voluto dire, ma come al solito scivolò su quello che pareva il resto del limone che aveva tentato di usare per la limonata, e che aveva lanciato per aria quando si era schizzata il succo negli occhi. Ma non fece in tempo ad alzarsi che si trovò il licantropo sopra di lei, che le mise le mani sulla sua faccia e prese a baciarla appassionatamente. Meno di due nanosecondi dopo, lui era già senza camicia, mentre Tonks cercava in tutti i modi di slacciare quel dannato bottone dei jeans, odiava i bottoni dei Jean, erano così complicati, e...


Ehi, ma la mia storia non è finita!!”

Ron, la tua non è una storia.. è...è... PORNOGRAFIA!!”

Ma se il bello doveva ancora arrivare!! Poi sempre meglio della tua, il caminetto, ah!!”

Ron, se sempre il solito.”

Sono un uomo. E anche Lupin lo è, non vedo perchè..”

Oh, taci!”


Il professor Remus Lupin, intanto, stava ridendo sommessamente dietro alla porta dei tre ignari ragazzi.

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Ecco, probabilmente ci sono alcune piccole imprecisioni, per esempio, non credo proprio che nella casa dei Black ci fosse un Freezer, ma non si sa mai... ^^

Spero che le parti in corsivo si capiscano, o meglio, che si capisca di dice cosa.

Grazie a chiunque abbia letto e soprattutto a chi commenta!



  
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