18/03/2012
5 recensioniOn the way_
«Jeff, accellera. Stiamo andando a venti all’ora!»
«Nick, siamo su strade di montagna, occorre essere prudenti!» Gli rispose stizzito l’autista, senta staccare gli occhi dalla
strada. «Ed è colpa tua, se siamo finiti in quel maledetto ristorante, dimenticato da Dio» sbuffò, cercando di evitare una
buca.
«Non eri di questa opinione, giusto qualche oretta fa, quando ti stavi ingozzando mezzo menù sotto gli occhi allibiti di
tutti i presenti. Sembrava che non mangiassi da vent’anni!» Lo canzonò il moro.
«Ed ora, per amordidio, Jeff, premi quel dannato acceleratore!»
«E se sbucasse da qualche parte un cane e lo investissi!? E se finissi in galera per omicidio colposo?! E se…» Esplose il
biondo.
«E se la smettessi di essere così paranoico e premessi quel dannato acceleratore così torniamo a casa e ci buttiamo nel
letto?» lo interruppe il moro, sbadigliando. «Per colpa delle tue lagne, mi è venuto persino sonno!» Detto ciò si
stiracchiò e si sistemò meglio nel sedile.
Dovevano essere passati un bel po’ di minuti dal momento in cui Nick aveva serrato le palpebre, immergendosi nel
mondo dei sogni, incurante dei cessanti borbottii di Jeff quando sentì un sonoro “sbam” e aprì gli occhi di scatto, giusto
il tempo di vedere un cane volare fin dall’altra parte della strada e subito dopo alzarsi, come se non fosse successo
niente, e riprendere a correre.
Guardò l’amico al volante, che più bianco di un fantasma, gli occhi strabuzzati, mentre stringeva forte forte
l’impugnatura del volante.
Sudava. Freddo.
…
Brutto. Bruttissimo segno.
Quando Jeff sudava così, era decisamente unbruttissimo segno.
«Jeff… Non è successo niente…» Sussurrò il moro tentando di calmarlo, con leggere pacche sulla spalla.
L’altro strabuzzò gli occhi ed esclamò: «N-non… niente! Dio, Nick! Ho appena investito un cane!» Risaltando con voce
eccessivamente stridula l’ultima parola.
«Che si è alzato e si è messo a correre, come se niente fosse! Andiamo, Jeff!»
Il moro sentì palesemente l’altro trattenere il respiro e giurò su tutti i santi che una crisi isterica di stratosferiche
dimensioni era in arrivo… e lui voleva solo andare a casa e buttarsi nel letto.
Senza pensarci un secondo di più e prima che Jeff avesse la possibilità di proferire parola, slacciò la cintura e gli prese il
volto con le mani, posando un bacio sulle labbra dell’amico.
Quando si staccarono erano entrambi senza fiato, dato che si erano dimenticati di respirare, ma il biondo era
leggermente più calmo.
«E questo per cos’era? » domando Jeff, mentre con nonchalance si leccava le labbra.
«Un semplice tranquillante di casa Duvall.» rispose l’altro con un alzata di spalle, mentre le sue guance si colorivano,
data la semi-oscurità del posto l’altro non lo notò. «Nick, credo di aver bisogno ancora una volta di quel tuo
tranquillante » disse titubante il biondo e senza aspettar risposta, come un tacito accordo, le loro labbra s’incontrarono
un’altra volta e un’altra ancora, finché esaurirono tutto l’ossigeno e, con dispiacere d’entrambi, si staccarono.
«Ma tu guarda se per baciarti dovevi investire un cane» concluse Nick e Jeff poté giurare di vedere, un sorriso
illuminare il suo volto.
N/A:
Le ultime parole famose. On the way. Ci stava.
Così la smettevo di sclerare per un titolo decente. LOL
Si, ho scritto sulla Niff. Fluffuosità a gogo.
Ad esser onesti stavo scrivendo un'altra Niff, ma dato che sta uscendo più lunga del previsto, mi è venuta l'illuminazione (?) con questa. E se ve lo state chiedendo, si, la storia del cane è un deja-vu.
E devo ringraziare Silvia, per questa cosa, oltre ad essere la mia fantastica beta..
(Riker mi ha detto che verrà a farti visita, un giorno di questi. Si deve riprendere *cof* ♥ )
Se vi interessa e la vostra sanità mentale è già andata a farsi benedire, potete trovarmi su twitter , dove troverete i miei scleri nonsense (?) e qualche spoiler sulle storie che scrivo. Lettore avvisato, mezzo salvato.
Ed ora, finalmente, posso andarmi a vedere i LS ♥
A presto,
R i n.