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Autore: Bloody Alice    18/03/2012    3 recensioni
“Non voglio la tua compagnia. Meglio ancora, non desidero alcun tipo di compagnia”
“Beh, quando cambi idea, chiamami” sussurrò e le rivolse uno dei suoi soliti dolci sorrisi.
Misaki rimase impassibile e puntò i suoi occhi verde smeraldo in quelli neri del ragazzo davanti a lui
“Dovrai aspettare parecchio, Midorikawa Ryuuji” tagliò e continuò per la sua strada."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo della storia: Sponge Cake, Cream and Strawberries ~
Genere: Romantico, forse Fluff
Avvertimenti: Het
Pairing: Midorikawa*OC
Parole:  1059, per lo più senza senso.
Note: l’editor continua a fare capricci e io mi sono innamorata del carattere Times New Roman.

A Mya-nii-san, la senese che oggi compie gli anni.
Buon compleanno.
*inizia a lanciare coriandoli come un’ebete*


 




Let me take you down.
‘Cause I’m going to strawberry fields.
Nothing is real and nothing to get hung about.
Strawberry fields forever.


Sponge Cake, Cream and Strawberries ~
 
Misaki Takishima amava la shortcake giapponese, era un dato di fatto.
Nonostante l’antipatia che provava verso il sapore dei dolci in generale, il suo ribrezzo per qualsiasi cosa zuccherata, amava quella torta di pan di spagna e panna ricoperta di fragole.
Misaki Takishima amava le fragole, era un dato di fatto.
Quel giorno, non vedendo la sua ragione di vita né gli ingredienti per ottenerla nel frigorifero, sbuffò sonoramente, prima di prendere la sua giacca in pelle nera e uscire.
La pasticceria era lontana e alle undici di mattina la gente in giro era parecchia.
Perfetto. Il peggio che poteva accadere era incontrare qualcuno di non gradito.
E quando parli del diavolo, ecco che spuntano le corna.
“Ciao Misa-kun”
Alzò lo sguardo che fino ad allora aveva tenuto fisso sulla strada, per evitare di inciampare in qualche sasso.
“Ciao ultima persona che volevo vedere” rispose.
Midorikawa sorrise ironico “Grazie mille”.
“Di niente. Ora se non ti dispiace avrei da fare. Lontano da te.” E ricominciò a camminare.
“Non vuoi un po’ di compagnia? Sei sempre sola, sempre per i fatti tuoi” disse il ragazzo dai capelli color pistacchio con una nota di tristezza nella voce. Lei si fermò e si voltò.
“Non voglio la tua compagnia. Meglio ancora, non desidero alcun tipo di compagnia”
“Beh, quando cambi idea, chiamami” sussurrò e le rivolse uno dei suoi soliti dolci sorrisi.
Misaki rimase impassibile e puntò i suoi occhi verde smeraldo in quelli neri del ragazzo davanti a lui “Dovrai aspettare parecchio, Midorikawa Ryuuji” tagliò e continuò per la sua strada.
Misaki Takishima amava la solitudine, era un dato di fatto.
Faceva caldo quel giorno. Così caldo che fu costretta a togliersi la giacca.
Si chiese chi avesse acconsentito all’estate di arrivare prima della primavera.
Arrivata alla pasticceria, trattenne una serie di imprecazioni quando vide che le shortcake erano finite.
Controllò l’ora sul suo cellulare: erano le undici e mezza. Rimise il telefonino nella borsa a tracolla e ricominciò a camminare.
Il sole batteva sui tetti delle case, sulle auto, sulla strada, sulle persone e soprattutto sul suo viso.
Cosa assolutamente insopportabile. Indossò gli occhiali e maledì il sole e il conseguente caldo.
I capelli lisci e neri di Misaki le ricadevano disordinati sulle spalle e sul petto,  fino a raggiungere la vita.
Camminando per le strade della città arrivò alla fontana di un parco.
Sospirò mentre si sedeva su una panchina tinta di azzurro.
Era il giorno del suo compleanno e niente era andato come avrebbe voluto.
Prima di ogni cosa, suo padre si era dimenticato della data, come sempre del resto e con lui anche la maggior parte dei suoi amici.
Si era imbattuta nell’ultima persona che voleva vedere, faceva troppo caldo per i suoi gusti e il suo dolce preferito non c’era.
Come se non bastasse, davanti alla fontana c’erano un gruppo di turisti francesi che facevano rumore.
Odiava i turisti. Odiava i francesi. Odiava il rumore.
Misaki Takishima amava il silenzio, era un dato di fatto.
“Hai la classica faccia di chi è arrabbiato con il mondo” fece una voce.
Alzò i suoi occhi verdi puntandoli nuovamente in quelli del ragazzo davanti a lei.
“Lo dirò una sola volta scandendo le parole, in modo che anche tu possa capire. Io. Non. Ti. Voglio. Qui. Con. Me.
Midorikawa si sedette accanto a lei, che lo guardò in cagnesco “Cosa non hai capito della frase ‘io non ti voglio qui con me’?!” chiese quasi esasperata.
“Il ‘non’” rispose candidamente il ragazzo dai capelli verdi.
“Lo sospettavo” sibilò, riducendo gli occhi a due fessure.
“Quindi non vuoi che rimanga con te … né io né la shortcake …”
Quel nome fu un lampo nella mente della mora.
“Cosa?” chiese improvvisamente interessata alle parole dell’altro.
Questo prese un sacchetto che aveva con sé e ne estrasse il contenuto.
Due piccole scatole acquamarina. Ne porse una a Misaki, che rimase a osservare stupita.
“Ch-Che cos’è?” domandò titubante.
“Shortcake. E’ il tuo dolce preferito, no?” disse semplicemente Midorikawa e la Takishima annuì.
“Buon compleanno, Misaki” mormorò poi il ragazzo dai capelli verdi, mentre aprivano le scatole.
La ragazza arrossì lievemente e nascose parte del viso con i capelli.
Quasi nessuno si era ricordato del suo compleanno. E nonostante lei fosse costantemente sgarbata nei confronti di Ryuuji, lui aveva pensato a lei e le aveva addirittura fatto un regalo.
Misaki Takishima amava i regali sinceri, era un dato di fatto.
“Grazie” mormorò la Takishima, per poi dare un piccolo morso alla sua porzione di dolce.
Cadde il silenzio. Non teso, non imbarazzato. Era tranquillo. Quieto.
Era … piacevole.
Misaki non avrebbe mai creduto che sarebbe arrivata a pensare, un giorno, che rimanere in compagnia di Ryuuji Midorikawa si sarebbe rivelato così piacevole.
Nonostante il suo orgoglio oltremodo smisurato che la caratterizzava le impedisse di dimostrarlo, provava molto affetto per il ragazzo dai capelli color pistacchio.
Sospirò.
Dopo alcuni istanti, sentì la lieve risata di Ryuuji farsi strada nella pace che sembrava aver avvolto il parco.
“Che c’è?” chiese stupita.
Midorikawa si voltò e le sorrise. Subito dopo avvicinò una mano al viso della mora, che si pietrificò sul posto. Ryuuji appoggiò le dita sulla guancia della ragazza e parlò “Ti sei sporcata” sussurrò e tolse la panna sull’angolo della bocca della Takishima con il pollice.
Il ragazzo dai capelli verdi lasciò la sua mano sulla guancia dell’amica, per un tempo che a Misaki parve interminabile.
E contro tutte le imprecazioni e i pregiudizi che giravano vorticosamente nella testa della Takishima, le loro labbra di incontrarono.
Combaciavano perfettamente e il sapore intenso di fragole e panna si mescolò, rischiando seriamente di far impazzire i due ragazzi.
Rimasero lì, le loro labbra unite, le dita delle mani intrecciate, il Sole che spaccava le pietre, la fontana con l’acqua scrosciante e i turisti francesi che avevano ripreso a schiamazzare.
C’era un rumore insopportabile e in altre circostanze Misaki si sarebbe alzata all’improvviso, per andarsene in un luogo più rilassante.
Ma per la prima volta tutti i suoi propositi furono mandati a farsi benedire grazie a una voce nella sua testa, che la implorava di rimanere immobile in quel punto.
E quel sapore di panna e fragole era sempre più intenso.
Misaki Takishima amava Ryuuji Midorikawa, era un dato di fatto.


Ci si trova sempre per caso,
ci si incontra con un bacio.
E non esistono baci uguali tra loro:
ogni bacio ha un suo sapore.



 



 

*Alicchan's corner*

Mi stavo divertendo a scrivere frasi da inviare ai baci perugina (l’ultimo pezzo della fic è una delle mie strampalate creazioni) mentre mangiavo una torta alla panna e fragole e ho deciso di mettermi a scrivere questa fanfic.
Ne avevo scritta un’altra, ma non mi piaceva, almeno non quanto questa (tanto fa schifo comunque, fufufu ~).
In questa sono riuscita a caratterizzare l’OC Misaki Takishima (nome preso dalla long di Mya) come se fosse Mya stessa.
Infatti, ogni singola reazione, caratteristica o pensiero del personaggio è ispirata al vero carattere di Esme.
IE cast: che carattere -.-
Me: zitti è.é
Insomma, spero che questo regalo di compleanno, se posso chiamarlo così, le sia piaciuto.
E spero che sia piaciuto anche a voi che avete letto.
Ringrazio in anticipo tutti quelli che leggeranno/recensiranno la mia storia.
*lanciano un mimo contro Alicchan*
*lo schiva*
A-a presto ^^”
Alicchan ~

Ps: il titolo "Sponge Cake, Cream and Strawberries" significa "Pan di Spagna, panna e fragole", gli ingredienti della Shortcake giapponese, il dolce preferito di Mya-san ~
Pps: il pezzo in inglese è una canzone del Beatles, "Strawberry fields". Non so perchè l'ho messa, mi ispirava e basta.

   
 
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