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Autore: aletdd    18/03/2012    6 recensioni
Questa storia ha luogo dopo gli avvenimenti di Full Metal Panic - The Second Raid, quando Sousuke e Kaname sono tornati a Tokyo; parla di una serata che Kaname e Sousuke passano insieme e Sousuke è costretto a rimanere a dormire a casa di Kaname se siete curiosi di scoprire il perché e cosa succederà in questa interessante serata, leggete la storia ;) Saluti a tutti.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Chidori, Kurz Weber, Melissa Mao, Sousuke Sagara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Premessa dell'autrice: Immaginate, se potete, questa storia con gli stessi disegni utilizzati in "Full metal panic - the second raid", io l'ho immaginata così poiché se dovessero fare un'altra serie mi piacerebbe che utilizzassero quei disegni, penso che siano veramente meravigliosi... Detto questo, buona lettura :D


E' una serata tranquilla a Tokyo, è il 17 Luglio e la stagione si preavvisa molto calda. Non avendo visto Sousuke per tutto il giorno, Kaname si reca al suo appartamento, con in mano un sacchetto che emana un profumo di ramen e ravioli al vapore.
- Chissà se sarà in casa o ad una delle sue solite missioni...
Pensa Kaname, chiedendosi se la sua visita fossa stata troppo azzardata.
Arrivata al palazzo, prende l'ascensore e arriva al piano dove abita Sousuke. Con passi un po' incerti arriva davanti alla porta dell'appartamento, ma sente delle urla provenire dalla stanza...
«Sei un idiota! Guarda che hai combinato!» (Una voce femminile e matura)
«N-Nessun problema, *Coff* *Coff* (tossendo) Kurz... prendi la maschera!» (La voce di Sousuke)
«Hey ragazzi state calmi! Non è niente di grave!» (una voce maschile familiare...)
Kaname decide quindi di suonare il campanello.
*Din Don*
-Uhm... ma cosa starà succedendo lì dentro? Avrò interrotto qualcosa? Forse non dovevo venire...
Pensa Kaname.
*Si apre la porta*
«Oh! Kaname! Cosa c'è?»
Melissa Mao apre la porta con indosso una strana maschera antigas.
«Uhm... ehm... non volevo disturbarvi (Kaname arrossisce), cercavo Sousuke...»(imbarazzata guarda da un altro lato e in basso).
Melissa guarda stranita Kaname ma osservando il sacchetto che teneva tra le braccia capisce le sue intenzioni...
«Ah... ma certo Kaname! Te lo chiamo subito.»
Dice sorridente Melissa.
*Rientra in casa*
Ed ecco Sousuke anch'egli con quella ridicola maschera antigas. Kaname lo osserva stranita non capendo la situazione...
«Chidori! C'è qualche problema?»
Dice Sousuke.
«Forse dovrei fartela io questa domanda! Perché indossi quella maschera?...»
Risponde Kaname.
«Il nostro appartamento è inquinato da gas soporifero, Kurz aveva bevuto e ha fatto esplodere tutto il rifornimento di bombe fumogene. Cosa volevi?»
Dice Sousuke.
Ed ecco che Kaname ri-arrossisce, non poteva evitarlo...
«Beh ecco... volevo chiederti di cenare insieme a casa tua, ma forse è meglio che vada, avete altro da fare...»
Dice con tono triste Kaname.
«Ma no Chido-...» Sousuke viene interrotto...
«Heeeey!! Kaname! Come stai?» Kurz scansa Sousuke e cerca di abbracciare Kaname, comportandosi come il solito donnaiolo.
«Imbecille!» Lo riprende Melissa tirandogli un pugno in testa.
«Sempre il solito donnaiolo senza speranze! Ma quando la smetterai?» Dice Melissa.
«Antipatica donna bisbetica... un giorno mi rimpiangerai!» Dice Kurz strofinandosi la testa per il colpo di Melissa.
«Sousuke, stasera dovremo alloggiare in un albergo. Il nostro appartamento è inabitabile... Se vuoi... noi possiamo andare a cercare un albergo mentre tu...» Dice Melissa che viene interrotta...
«Beh tu sei vuoi puoi venire a cenare a casa mia...» Dice Kaname, vergognandosi molto.
Gli sguardi di Kurz e Melissa si incontrano ed entrambi hanno pensieri maliziosi sui due, ridacchiando.
«Certamente Chidori, sarà un piacere» Risponde Sousuke, con la sua solita serietà.
Dietro si vedono Kurz e Melissa che festeggiano con un balletto e Kaname e Sousuke li guardano straniti (¬_¬).
«Bene! allora è deciso! Sousuke prepara le tue cose per dopo,  ti chiameremo per dirti quale albergo abbiamo scelto» Dice Kurz.
I due entrano in casa e Sousuke poggia il suo zaino sul tavolo recandosi in bagno per prendere alcune cose. Kurz intanto apre lo zaino e vi mette qualcosa di... "curioso" ...
«Sergente imbronciatooo? Sai cosa significa quando un ragazzo va di sera a casa di una ragazza?!»
Dice Kurz con una faccia che chiunque scambierebbe per quella di un maniaco.
Sousuke si reca in salone e intanto mette spazzolino e dentifricio nello zaino.
«Con questo cosa vorresti dire?» Dice sospettoso, ma anche incuriosito Sousuke.
«Eddai Sousuke... pensavo che in questi mesi avessi imparato qualcosa stando a contatto con la società di oggi!...» Dice Kurz.
«...?... Continuo a non capire.» Dice Sousuke con faccia interrogativa.
«AAAHH....Avanti! Sto parlando di SESSO, Sousuke... SESSO!» 
Dice Kurz.
Sousuke arrossisce e assume un'espressione piuttosto irritata, era spesso infastidito da Kurz quando esagerava nello scherzare toccando dei discorsi personali, e Sousuke si sentiva a disagio.
«Kurz! Ma che diavolo dici?!?! Stai zitto!»
Dice Sousuke.
«Hahahaha... Datti una calmata sergente imbronciato, guarda che lo sapevo che ci avevi già pensato... ahh... in gamba il mio migliore amico!»
Dice Kurz con aria molto divertita, si divertiva sempre a mettere in imbarazzo Sousuke, e quando parlava di relazioni personali con Kaname, capitava spesso che lui arrossisse o si irritasse.
«Kurz sei davvero un idiota! Pensa a mettere a posto questo casino che hai combinato!»
Dice Sousuke, chiudendo lo zaino e apprestandosi ad uscire, raggiungendo Kaname fuori alla porta.
«Guarda che è solo grazie a me se stasera puoi scop*re!» Dice Kurz a Sousuke, era così irriverente che gli capitava di usare queste parole... il piu' delle volte veniva ripreso da Melissa, o meglio, picchiato da Melissa.
Sousuke ignorando Kurz, esce dalla porta e guarda Kaname, in quel momento sente dentro di se un sentimento di impazienza e felicità che poche volte aveva sentito. Non vedeva l'ora di cenare con lei o anche solo starle vicino.
«Eccomi, sono pronto, possiamo andare»
Dice Sousuke sorridendo, e Kaname nota immediatamente quella sua aria allegra, e questo la rincuora, pensava di aver sbagliato a recarsi a quell'appartamento.
«Bene miei cari, allora vi lascio, ci sentiamo dopo, buona cena! Divertitevi!» Dice Melissa, pensando che grazie a Kaname, Sousuke potrà vivere i sentimenti migliori della vita e non sempre combattere e guidare AS.
I due escono dal palazzo e camminano in strada, per molti minuti restano entrambi in silenzio, non sapevano cosa dire, ne come comportarsi, si sentivano in imbarazzo ma si sentivano anche bene, e tutti e due pensavano ad una cosa "Non vedo l'ora di cenare con lui/lei".
Ad un tratto Kaname si accorge del lungo silenzio trai due e lo spezza dicendo:
«Sou-Sousuke...? Sei sicuro di stare bene? Sei molto silenzioso»
«Come? Io? Nessun problema... comunque il profumo del ramen è molto invitante...»
«Si... è vero...»
Di solito non avevano conversazioni così banali, ma quella sera era diverso, c'era una strana area tra i due, come se entrambi sperassero che succedesse qualcosa ma nel frattempo credevano che non fosse una buona idea perché l'altro avrebbe potuto non volerlo.
Kaname e Sousuke arrivano all'appartamento di Kaname, entrando entrambi si tolgono le scarpe come al loro solito e Kaname poggia il sacchetto sul tavolo iniziando ad apparecchiare per la cena. Intanto Sousuke camminando guarda il bagno della casa e li ricorda la vicenda successa prima che gli fosse stato sollevato l'incarico di proteggere Kaname.
- E' qui che Chidori mi tagliò i capelli... quel giorno disse che si fidava solo di me e in quel momento mi sentì strano, provai una sensazione mai provata prima, di... completezza. Se non mi avessero rimandato alla base di Merida, che cosa sarebbe successo...?
Sousuke viene interrotto nei suoi pensieri da una voce che lo chiamava impaziente.
«Sousukeee!! Ti ho detto di venire a tavola, non vorrai che il tuo ramen si freddi?! Va mangiato caldo!» 
Dice Kaname, con l'acquolina in bocca e con la faccia di chi non vede l'ora di mangiare un piatto che ama!
«Si... arrivo...»
Dice Sousuke, sedendosi subito dopo.
Ed eccoli, erano li, seduti faccia a faccia, entrambi iniziano a mangiare il loro ramen caldo.
«MMMhhhhh... che buooono!»
Dice Kaname, parlando a bocca piena.
«Si è veramente delizioso! Complimenti per la scelta del ristorante Kaname!»
Kaname mentre stava masticando si interruppe e guardò fissa Sousuke. Esatto. Sousuke l'aveva chiamata per nome come non faceva mai in sua presenza, si limitava a farlo a volte con i suoi colleghi.
Sousuke inizialmente la guardò con faccia interrogativa ma poi capì cosa aveva detto.
«Chi-Chidori... scusami, io non... beh vedi io...»
Sousuke arrossisce e guarda da un altro lato imbarazzato, non sapeva che dire, gli era uscito naturale in quel momento chiamarla così.
«Sousuke... tranquillo! Non hai mica combinato un macello come al tuo solito, a me fa solo piacere... se mi chiami così, in fondo, anch'io dopo quella volta del dirottamento aereo di Gauron, ho iniziato a chiamarti "Sousuke" perché ho iniziato a fidarmi di te»
Disse Kaname, arrossendo anche lei.
«Bene allora... n-nessun problema...»
Disse Sousuke iniziando a mangiare freneticamente per coprire il suo imbarazzo.
Sousuke si ritrovò con la bocca pienissima e le guance gonfie, Kaname lo guardò e scoppiò a ridere, era davvero buffo!
«Hahaha Sousukeee!!!» Kaname toccò con un dito la guancia gonfia di cibo di Sousuke *boing*
«Haha... sembri Bontakun! In questo modo non avresti bisogno del costume! ...Haha»
Disse Kaname continuando a ridere carinamente, lo trovava tremendamente tenero.
Sousuke fece un sorriso con le guance ancora gonfie, e dopo deglutì.
«...Sono così buffo?»
Disse Sousuke, si sentiva come quando aveva indosso l'equipaggiamento da Bontakun.
«Si effettivamente lo sei... hehe».
Disse Kaname che finalmente era tornata seria, dopo una grossa risata.
«Chidori ... ehm... Kaname volevo dirti che il tuo invito mi ha...»
Sousuke viene interrotto dallo squillo del suo cellulare, e Kaname rimane con una faccia interrogativa chiedendosi cosa avrebbe voluto dirle.
«Qui è Sousuke Sagara.»
Risponde al telefono Sousuke.
«Heey "Mister sorriso"!! Come va? Sei passato al dunque?»
Kurz dall'altro lato del telefono.
«Kurz... che COSA vuoi?!»
Sousuke risponde infastidito.
«Sempre di buon umore eh?! ... Beh comunque volevamo avvisarti che abbiamo trovato un albergo.»
Dice Kurz.
«Ah bene e dove...» 
Sousuke viene interrotto da Kurz.
«Non è un bene, il fatto è che era rimasta solo una camera da due e quindi... beh in sintesi stasera non hai un posto dove stare quindi veditela da solo amico! Ci sentiamo!»
Dice Kurz attaccando velocemente la chiamata.
«Hey Kurz ma come sarebb...? ....Ahh maledizione!»
Dice Sousuke, riponendo il telefono con un'espressione molto arrabbiata.
«Sousuke... che cosa è successo?»
Dice Kaname preoccupata, guardando l'espressione di Sousuke.
«Non lo so, ma Kurz mi ha detto che per stanotte non ho un posto dove stare, non c'erano camere all'albergo, questa situazione mi risulta molto strana e insensata. E la possibilità di dormire in uno dei nostri AS è esclusa, non posso dormire sapendo che il nemico potrebbe attaccarmi in qualunque momento, individuando la mia posizione.»
Dice Sousuke, pensando che forse fosse uno scherzo o qualcosa architettata dal suo amico.
 
....Intanto nella camera d'albergo....
 
«Forse hai esagerato sta volta Kurz... il tuo piano mi sembra davvero assurdo!»
Dice Mao mettendosi una mano in faccia come per dire "il mio collega ha qualche rotella fuori posto".
«Ma nooo! vedrai che si divertiranno un mondo, il piano di far credere a Sousuke di non avere nessun posto dove stare per farlo rimanere a dormire a casa di Kaname mi sembra geniale! Spero che questa volta faccia qualche passo avanti quel verginello imbronciato!»
Dice Kurz con faccia maliziosa, non poteva credere di aver escogitato un piano così geniale, era fiero di se stesso.
«Mah... se lo dici tu... secondo me domani dovrai vedertela con un Sousuke piu' imbronciato del solito...»
Dice Mao buttandosi sul letto comodo dell'albergo.
 
....Nell'appartamento di Kaname....
 
Anche a Kaname questa situazione sembrava insensata, e stava cercando una soluzione per Sousuke, di certo non l'avrebbe lasciato fuori tutta la notte da solo senza dormire o lasciarlo a dormire nel suo AS. Non voleva metterlo in imbarazzo con la proposta che stava per fargli... ma era l'unico modo per avere un posto dove stare.
«Sousuke... se vuoi puoi ... beh ecco ... puoi ... rimanere qui per stanotte!...»
Dice Kaname arrossendo e guardando in basso dall'imbarazzo...
«A nononono!! Non fraintendere!! Ho un altro letto dove puoi dormire, tranquillo! Hehehehehe»
Aggiunse subito Kaname che si sentiva inappropriata, e scoppiò con la sua risata isterica di quando si vergognava di dire qualcosa.
Sousuke rimase un attimo a fissarla, stranito per il modo in cui aveva reagito, anche lui si sentiva strano a rimanere a dormire a casa sua, ma da una parte voleva e quella richiesta non gli sembrò per niente spiacevole.
«Se tu vuoi... Affermativo, resterò qui per questa notte non ti recherò nessun disturbo e in piu' potrò apportarti una maggiore protezione.»
Rispose Sousuke, sentiva dentro di se lo stesso sentimento che aveva provato quando era uscito dal suo appartamento raggiungendo Kaname, quel sentimento di impazienza e eccitazione e gli scappò un grosso sorriso.
Kaname notò la sua espressione e si sentì sollevata dal sapere che la sua richiesta non lo aveva disturbato e che forse, anche lui si sentiva come lei, felice. Ora erano soli, di notte, in un appartamento. Kaname non potè evitare di fare strani pensieri ma subito lasciò perdere scuotendo la testa e pensando:
-Naaaah ma cosa penso?! ... Smettila Kaname, smettila!.
«Sousuke... che ne dici di montare il tuo letto? Ho una branda che possiamo mettere vicino al mio letto, così potrai ... proteggermi meglio.»
«Affermativo.»
Rispose seriamente Sousuke, anche se in realtà era molto felice.
I due montarono insieme la branda e la sistemarono a destra del letto di Kaname mentre a sinistra del letto vi era il balcone, presero delle lenzuola pulite e le stesero insieme, e poi vi posizionarono un cuscino morbido.
«Bene! Ecco fatto!» 
Disse Kaname con aria soddisfatta e le mani sui fianchi.
«Ottimo lavoro, questo alloggio notturno sembra adatto alla mia persona»
Disse Sousuke, in fondo nel TDD aveva sempre dormito in una branda con la differenza che questa volta, quando si girava, c'era Kaname.
«Ahhh fa veramente molto caldo... Sousuke se vuoi accendi il ventilatore e se hai caldo puoi toglierti la giacca e appoggiarla su quella sedia vicino alla porta»
Disse Kaname sventolandosi il viso con la mano.
«Io vado un attimo in bagno a cambiarmi, metto degli abiti piu' comodi e piu' freschi se non ti dispiace...»
Aggiunse Kaname che si recò in bagno con un asciugamano e dei vestiti puliti.
Intanto Sousuke sentiva un gran caldo, altre volte nelle sue missioni in paesi stranieri aveva dovuto affrontare il caldo torrido, ma da quando era in Giappone non era piu' abituato ad una temperatura così elevata, decise anche se vergognato di togliersi la giacca verde da sergente e di rimanere a dorso nudo, la ripose nello zaino che mise ai piedi del letto.
- Con questo caldo è come se fossimo al mare, quindi non è inopportuno il mio gesto!...
Pensò Sousuke.
Subito si recò poi ad accendere il ventilatore e a metterlo alla potenza massima. Si mise con il viso davanti alle ventole che emanavano aria fresca, questo lo fece sentire meglio, dopo di che per sbaglio parlò tra le ventole del ventilatore, e notò che la sua voce si trasformava in uno strano rumore metallico che gli ricordò la voce di AR.
«Si, Sergente Sagara, ai suoi ordini»
Disse Sousuke parlando nel ventilatore imitando AR. In quel momento sorrise e dedicò un pensiero al suo compagno di metallo, alzandosi si stese sulla sua branda con le mani dietro la testa, pensando.
In quel momento sentì il rumore della porta del bagno aprirsi, era Kaname che stava entrando in camera. Con i suoi vestiti del giorno in mano e il suo asciugamano, a piedi nudi Kaname entrò con addosso una canottierina leggera che le scopriva leggermente il seno e la pancia e un pantaloncino corto di cotone che metteva in risalto le sue forme,
sicuramente un maniaco come Kurz non avrebbe resistito ad una visione del genere, ma per fortuna si trattava di Sousuke.
Sousuke però guardandola rimase sbalordito dalla sua bellezza, in realtà l'aveva trovata fin dall'inizio una ragazza molto bella ma non ci pensava spesso, non usciva mai fuori dai margini. In quel momento continuò a guardarla e fece una faccia imbarazzata.
Kaname notò lo sguardo di Sousuke, ma la sua attenzione era concentrata su qualcos'altro, Sousuke era in camera sua e quella sera faceva così caldo che si era tolto la giacca, purtroppo per lei trovava molto attraente il suo fisico da soldato.
-Quanto è... carino.... 
Pensò Kaname e non riuscì a fare a meno di arrossire. Sousuke la vide e si domandò il motivo della sua reazione, forse l'aveva imbarazzata guardandola troppo attentamente? Si chiese.
«H-hey... perché mi guardi in quel modo?... Fa molto caldo e... in casa mi vesto sempre così!»
Disse Kaname, quasi giustificandosi del fatto che in quegli abitini era particolarmente sensuale.
«Nessun problema. E poi sei... molto carina.»
Sousuke non riuscì a credere di aver detto una cosa del genere, ma ormai le cose gli venivano spontaneamente, non poteva controllare il suo istinto.
Kaname ascoltando quelle parole rimase colpita e la cosa le faceva molto piacere, avrebbe voluto prendere il suo ventaglio e dargli una botta in testa gridando "Stupido!", ma questa volta non ci riuscì, la situazione era diversa, l'area intorno a loro era diversa. Questa volta si lasciò trasportare dalla dolcezza delle sue parole.
«Oh... grazie... beh ... anche ... ehm ...» « tu...» Disse Kaname sussurrando quell'ultima parola.
«Come? Non ho capito? Anche...?»
Kaname intanto fece dei passi avanti per posare i suoi vestiti...
«Dicevo...»
Disse Kaname, ma mentre stava per parlare inciampò nello zaino di Sousuke e cadde per terra rovesciando tutto il contenuto dello zaino.
«Kaname!!!»
Disse preoccupato Sousuke.
«Oddio Sousuke mi dispia...»
Kaname disse rialzandosi, ma smise per un attimo di parlare, la sua attenzione si era concentrata su una cosa che era caduta dallo zaino... rimase con una faccia allibita e imbarazzata.
Sousuke si avvicinò a lei
«Kaname che cosa?...» Sousuke vide quello che aveva attirato l'attenzione di Kaname e fece una faccia per la paura di una pessima reazione da parte sua.
«So-So-So-So...Sooousuke.... CHE DIAVOLO E' QUELLO??!?!?!?!!»
Kaname si riferiva ad un piccolo oggettino rotondo, incartato di plastica, si esatto l'oggetto in questione era un preservativo.
«Chi-Chi-Chidori... t-ti giuro che n-on centro niente!!!» Ed ecco che in una situazione disperata di imbarazzo tornava a chiamarla con il suo cognome. Sousuke iniziò a sudare.
«Ma quel COSO è uscito dal tuo zaino!! Che cosa avevi intenzione di fare? Io .... io non sono pronta ... cioè ... non stiamo neanche ... io non posso...COME DIAVOLO TI E' VENUTO IN MENTE?!»
«I-Io... n-on avevo nessuna intenzione! Credimi Chidori» 
«...Pensavo che stasera non avrei dovuto ricorrere a questo ma... non mi lasci scelta...» Kaname tirò fuori qualcosa «PRENDI QUESTO STUPIDO MANIACOOOO!!!!!!» Kaname aveva preso il ventaglio e diede una botta fortissima a Sousuke che rotolò vicino alla porta della stanza.
«Esci da qui!!! Esciiii !!!!» Disse Kaname infuriata.
«Chi-Chidori... è stato Kurz a p-parlarmi di questo argomento! Prima che io venissi»
Disse Sousuke cercando di giustificarsi e di placare l'ira schiacciante di Kaname.
«Eh? Come? Kurz? ...» Kaname in quel momento si calmò poichè la situazione era piuttosto chiara dato che Kurz era sempre stato un pervertito e Sousuke non avrebbe mai fatto una cosa simile, così si pentì immediatamente di essersi arrabbiata in quel modo.
«Si. Sediamoci ti spiego tutto» Disse Sousuke.
 
....Dopo aver spiegato la situazione, seduti sul letto di Kaname....
 
«Ah... quindi è stato lui a mettere quel COSO nel tuo zaino?»
Disse Kaname.
«Probabilmente posso affermare di si. Lui voleva spingermi in tutti i modi ad avere rapporti intimi con te.»
Kaname arrossì quando sentì quelle parole ma cercò di non farlo notare.
«Certo che quel Kurz è proprio senza speranze... dovremmo dargli una bella lezione...» Disse Kaname, proseguendo il discorso «Anche se, grazie a lui, sei rimasto qui con me stanotte e ... non vorrei darti fastidio ma... a me ha fatto molto piacere che tu sia rimasto»
Kaname diventò un fuoco e questa volta non poteva far finta di niente.
«Anche a me. Sei la persona con cui ho piu' piacere nel trascorrere il mio tempo, e di notte, non mi ero trovato mai con nessun'altro a parte i miei colleghi, quello che stavo cercando di dirti fin dall'inizio, è che probabilmente per me... sei una persona molto speciale, non so se si tratti di un sentimento
frequente nelle persone ma quando sono vicino a te sento di poter fare qualunque cosa, quando ti guardo ho l'istinto irrefrenabile di starti vicino, non so se è quello che molte persone chiamano amore... 
ma credo di poter affermare di si»
In quel momento Sousuke arrossì come non aveva mai arrossito prima, finalmente aveva tirato fuori ciò che provava da tempo, e sperava che Kaname ricambiasse i suoi strani, nuovi, sentimenti.
Kaname rimase senza parole... guardò Sousuke arrossire, e cercò di trattenere la sua commozione nel vedere ciò che aveva sperato da parecchi mesi, non riuscì a rispondere subito ma dopo cercò di tirare fuori qualche parola.
«Oh... Sousuke... Io... Io provo la stessa cosa, da molti mesi volevo dirtelo ma, avevo paura che tu non mi volessi accanto a te... paura che per te fossi solo una missione.»
«Per me non sei solo una missione, quello di proteggerti per me è ormai da tempo un bisogno primario»
I loro corpi erano così vicini ma non bastava, entrambi volevano qualcos'altro... allora Sousuke si decise.
«Kaname...scusami per questo.»
Sousuke avvicinò il corpo di Kaname al suo, i loro visi erano ormai a pochi millimetri di distanza, riuscivano a sentire entrambi il respiro dell'altro e Sousuke pensò al buon profumo che aveva Kaname migliore di quello della polvere da sparo appena comprata, fu così che la baciò, all'inizio
Kaname rimase immobile quasi non credeva a quello che stava succedendo ma poi accolse le sue labbra e lo baciò con piu' forza portandogli le mani intorno al collo, Sousuke sentiva una sensazione di adrenalina mai provata prima, nemmeno prima di una battaglia, il suo copro era come pizzicato
da mille scariche elettriche che gli attraversavano la schiena. Sousuke trovò quella sensazione stupenda e il loro bacio durò per molti secondi, dopo di che entrambi si allontanarono leggermente.
«...Non c'è bisogno di scusarsi... non sai quanto l'ho aspettato»
Disse Kaname che ormai aveva perso ogni concezione della realtà, credeva quasi che fosse tutto un sogno.
Sousuke portò la testa della ragazza al suo petto e disse:
«Il cuore non mi ha mai battuto così forte, in nessuna battaglia.»
Entrambi erano imbarazzati e arrossati ma, non importava, erano li insieme ed era l'unica cosa che contava, Kaname adorava il suo modo di essere così ingenuo nei sentimenti, vedeva quei sentimenti ancora piu' puri di una persona che li provava spesso, quei sentimenti erano esclusivi, solo per lei.
«Ti amo, Kaname»
«Anch'io, Sousuke».
 
Il mattino seguente Sousuke si svegliò prima di Kaname, nella sua branda si girò dalla parte dove dormiva la ragazza e guardò il suo viso. Era così innocente mentre dormiva, così indifesa, e lui non vedeva l'ora di doverla proteggere.
Si avvicinò a lei e sentì il suo respiro sul viso, in quel momento Sousuke sorrise e le prese la mano aspettando che si svegliasse.
Era felice, non aveva combinato casini a scuola, non aveva fatto tardi alle lezioni o fatto arrabbiare Kaname, si sentiva sereno... finalmente dopo tanti mesi, si era ambientato nella società giapponese.
  
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