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Autore: Lulu_Herm    19/03/2012    2 recensioni
La vita di Draco Malfoy ha subito una brusca alterazione dopo la battaglia di Hogwarts. Tutto ciò che gli era familiare è in cambiamento. Lucius ad Azkaban, Narcissa invecchiata in pochi mesi, amici morti o lontani. Hogwarts non è più quella che lui conosce. La situazione non potrebbe più peggiorare. Quale occasione migliore per provare, gustare, sperimentare una vita che è sempre stata pianificata?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Astoria
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Rinascita'
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“Oggi, Primo settembre 1998, è l’alba di un nuovo inizio per Hogwarts. Un anno fa, le forze Oscure prendevano il potere sulla nostra scuola. Oggi sono orgogliosa di poter dire di aver combattuto, di aver scelto fin dall’inizio da che parte stare. Il mondo magico si sta rigenerando. Molto lentamente, come fenici dopo il falò, ricresceremo più forti. E io, Minerva Mc Granitt, oggi sono fiera di poter fare la mia parte, di prendere il posto di Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Cercherò di essere degna dei grandi uomini che mi hanno preceduto, Albus Silente e Severus Piton. Severus,  il mio predecessore, chiave fondamentale della nostra salvezza, ha perso la vita durante la Battaglia di Hogwarts, ucciso da Nagini, il serpente di Lord Voldemort. So che molti di voi, durante i suoi  anni di professore e poi preside,  non l’hanno amato molto. Silenzioso e severo, il professor Piton ha sempre insegnato con un rigore e una precisione che mettevano in difficoltà molti studenti. Ma credo che tutti, per mezzo della Gazzetta del Profeta, siate venuti a conoscenza della sua storia. Harry Potter ha ritenuto di rendere pubblico il racconto per riabilitare l’immagine di Severus Piton, e non posso  che essere d’accordo anche se lui, con la sua riservatezza, forse non avrebbe approvato. Quindi prego tutti voi, ora, di alzare i calici e brindare a Severus Piton e al suo unico, grande amore”  la professoressa Mc Granitt alzò il proprio calice e si asciugò una lacrima. Tutti gli studenti di Hogwarts  e i professori  la imitarono.

Astoria respirò rumorosamente , e Draco vide che stava piangendo. Le porse un fazzoletto verde, e lei si soffiò il naso singhiozzando. “Astoria, calmati! Non hai sentito la Mc Granitt? Dobbiamo ricrescere come fenici dopo un falò. A chi pensi che toccherà ricostruire questo mondo? Dobbiamo essere forti, sempre!” lei annuì, tra le lacrime. “è solo che ho letto la storia del professor Piton sul Profeta, e non potevo credere che, per tutto quel tempo, lui abbia amato quella donna. È così triste. E lei che è morta per proteggere suo figlio…” lui sospirò. Aveva letto con attenzione quella storia, e ne era rimasto colpito, ma era chiaro che Astoria, molto più sensibile di lui, l’aveva trovata commovente. Si chiese se a lui sarebbe mai stato concesso  di amare come Severus Piton.

~

Erano arrivati a scuola insieme, lui e Astoria, e non aveva potuto fare a meno di notare che lei non aveva  salutato nessuno, ne’ qualcuno aveva interrotto i loro discorsi. Erano rimasti sempre soli. E di certo non gli dispiaceva. La conosceva da un pugno di ore, ore in cui avevano parlato moltissimo, toccando una serie di argomenti, passando da la Guerra Magica a ti piace il pudding?  .Gli sembrava di conoscerla da sempre. Non era mai stato  così bene con una persona. E ora che la vedeva piangere, si sorprese a desiderare di fermare quelle lacrime.
Quella notte, nel silenzio del suo dormitorio vuoto, privo delle risate di Tiger e Goyle e dei sussurri di Zabini, Draco poté riflettere per ore senza essere disturbato. Pensò a sua madre sola, a suo padre ad Azkaban, alla propria vita da Mangiamorte e a quella dopo la Guerra Magica, a tutto ciò che era cambiato e stava ancora cambiando. Pensò  a Piton, a tutto ciò che aveva sempre saputo, a ciò che aveva saputo negli ultimi mesi, su di lui. Lui si era sempre sentito un po’ come Voldemort, nonostante l’amore dei suoi genitori lui credeva di non poter amare qualcuno davvero. Era davvero così? forse non aveva ancora trovato qualcuno degno del suo amore.

La sua nottata non fu tranquilla, piuttosto fu tormentata da tutti quei pensieri. Quando la mattina seguente scese in Sala Grande, sembrava davvero Voldemort, con la differenza che lui aveva il naso e i capelli. Quando lo vide, Astoria scoppiò a ridere. “nottataccia, eh? Anche io non ho dormito bene. Settimo anno. I M.A.G.O. . Che ansia.” “chissà perché ho una sensazione di dejà-vu” borbottò Draco. Astoria rise, e a quel suono argentino lui si scosse. Lei non parve averlo notato, e gli porse un foglietto. “Gli orari del settimo anno. Prima ora, Pozioni con Lumacorno. Andiamo”.

Erano chiusi nel sotterraneo da mezz’ora, e Lumacorno aveva immediatamente cominciato a chiacchierare allegro. Draco non ne poteva già più e Astoria, seduta accanto a lui, prese a disegnare sul libro nuovo. Mentre il professore cominciava ad aggirarsi allegro per la classe, simile a un tricheco gigante, i due Serpeverde presero in fretta calderoni e ingredienti  e cominciarono ad armeggiare con essi. Dovevano cominciare a preparare il Veritaserum, pozione che avrebbe richiesto loro molte lezioni, perché bisognava lasciarla sobbollire, e aggiungere vari ingredienti dopo determinati lassi di tempo. Draco si guardò intorno e vide Hermione Granger sfogliare febbrile “L’eccellenza del Pozionista”, il libro per il settimo anno. Sembrava che ne andasse della sua stessa vita. Ridacchiò e diede una gomitata ad Astoria per mostrarle la scena, ma quando si girò la vide curva sul libro, intenta a sottolineare con precisione i tempi di cottura del Veritaserum.  Incerto se essere divertito o terrorizzato, Draco sospirò. “Sarà un anno troppo lungo”.

 
Rieccomi!!!!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Siccome di Astoria non si sa nulla, e posso immaginare tutto sul suo conto, dal suo aspetto al suo carattere, alle sue manie, l’ho fatta un po’ simile a Hermione, ma non voglio che sia uguale a lei perché non mi piacciono i cloni (e infatti Astoria è una giocatrice di Quidditch, mentre Hermione decisamente no!). Era troppo facile per Draco! Invece credo che ora si sentirà molto più solidale con Harry e Ron…
alla prossima! *aspetta una piccola recensione, anche piccina piccina picciò*
   
 
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