Jealousy,
turning saints into the sea
Prompt 1: Day
of Firsts
1 Sentimento di chi ha paura di
vedersi sottratto l'oggetto del proprio amore:
Quando
Blaine Anderson aveva visto per la prima volta Sebastian Smythe parlare e
ridere assieme ad un altro che non fosse lui, aveva
provato una sensazione di abbandono e smarrimento, un insano e sgradevole
sentimento di invidia e malsana cattiveria. Lo stomaco gli si era contratto
causandogli un fastidioso crampo e la mascella gli si era inconsapevolmente
irrigidita alla vista di quella coppia così sbagliata.
Tradito, ecco come si sentiva in quel
momento Blaine, e geloso, maledettamente geloso di
quel Warbler che rideva assieme a Sebastian, che gli sussurrava parole sul
volto, che lo sfiorava piano con le dita. Blaine non aveva mai provato delle
emozioni così forti e destabilizzanti. Non aveva mai conosciuto così da vicino
la gelosia, la rabbia e quel senso di vuoto e vertigine. Non sopportava
sentirsi così, così esposto e fragile.
‘Cosa stai guardando?’ chiese Kurt notando il suo sguardo.
‘Oh, Sebastian, finalmente si è trovato qualcuno, così la smetterà
di infastidire i ragazzi degli altri’.
La mente
di Blaine andò momentaneamente in blackout alle parole del proprio ragazzo. Finalmente si è trovato qualcuno. Si è
trovato. Qualcuno. Non poteva assolutamente essere così. Non poteva credere
che Sebastian avesse già trovato un suo sostituto. Un altro a
cui sussurrare promesse di conquista, con cui condividere le giornate, i
pensieri, i sorrisi maliziosi e gli sguardi sorridenti e sfrontati.
Blaine
seguì Kurt muoversi tra i tavoli del Lima Bean, il suo
passo era meccanico, automatico, la testa era altrove, persa nei pensieri di
Sebastian e di quel Warbler che probabilmente conosceva, ma che di spalle non aveva
riconosciuto. Stavano assieme…? Cosa facevano di notte, in dormitorio…? Quanto in là si erano spinti…? Sebastian lo amava?
‘Ciao
Blaine…’ quella voce inconfondibile e bassa lo fece
trasalire appena. Non si era accorto di essere passato vicino al loro tavolo;
finalmente poteva vedere l’altro, il
suo rivale, il sostituto, l’antagonista. Garfield, era
Garfield. ‘Ciao...’ il suo era solo un sussurro, lo
sguardo si era indurito in quello di Sebastian. Kurt aveva iniziato a parlare
con loro, le sue parole arrivavano ovattate e senza senso
alle sue orecchie, era ancora perso nello sguardo sorpreso del biondo. Che se
ne fosse accorto? Che si fosse accorto di quanto quel suo comportamento lo
stava facendo soffrire…? I suoi sentimenti erano così evidenti e cristallini? In
una qualche parte della sua mente, Blaine sperò proprio di sì. Voleva che
Sebastian si accorgesse, che sapesse quanto male gli stava facendo in quel
momento. Continuò a guardarlo negli occhi, voleva capire cosa stesse pensando,
provando, ma vi lesse in quello sguardo una sola domanda stai bene? No, non stava affatto bene, non riusciva ancora a capacitarsi
delle sensazioni che stava provando in quel momento. Non aveva mai provato
niente del genere. Prima di incontrare Sebastian Smythe non sapeva nemmeno cosa
fosse la gelosia. Blaine non riuscì a dissimulare un’ espressione
sorpresa a quella nuova consapevolezza, Sebastian lo stava cambiando, gli stava
facendo provare dei sentimenti nuovi, negativi, ma completi.
‘Blaine…?’
Sebastian allungò una mano verso il suo braccio, per toccarlo probabilmente,
per scuoterlo da quello stato ipnotico momentaneo, ma
Blaine fu più veloce e strinse maggiormente il bicchiere di caffè al proprio
corpo, così da evitare qualsiasi contatto con il biondo. L’espressione stranita
e lo sguardo corrucciato di Sebastian non sortirono alcun effetto sul suo stato
di confusione e temporanea apatia. ‘Credo sia ora di
andare’ disse Kurt spostando delicatamente Blaine dalla traiettoria del biondo.
‘Mi ha fatto piacere vederti Blaine, dovresti venire più spesso alla Dalton per
un saluto’ il sorriso di Garfield era gentile, come
d’altronde la sua proposta. Cosa vedeva Sebastian
in lui? ‘Sì Blaine, dovresti venire più spesso, manchi a tutti alla Dalton’
Sebastian lo disse con il solito sorriso sornione, ma nello sguardo Blaine vi
lesse qualcosa di diverso, una serietà che non apparteneva a lui, un
significato doppio, nascosto. ‘In questo periodo ho davvero molte cose da fare’
e prima di poter aggiungere altro Kurt si intromise
con un finto sorriso ‘andiamo?’, poi lo prese per il polso e lo trascinò lontano
da quel tavolo.
Blaine
guardò l’orologio per la seconda volta, quella mattina Nick gli aveva mandato
un messaggio sul cellulare, pregandolo di andare alla Dalton perché doveva
discutere con lui di una questione importante. Così gli aveva detto. Quindi si
erano dati appuntamento nella sala comune, in quel
momento vuota, per le cinque. Blaine si era seduto un po’ agitato sul
divanetto, le mani che non la smettevano di torturarsi a vicenda. La verità era
che aveva paura di incontrare Sebastian e Garfield, in quei giorni non aveva
fatto che pensare a loro due nonostante cercasse di toglierseli dalla testa. Quella
gelosia insana lo stava corrodendo lentamente, era disperato, non sapeva cosa
fare, come comportarsi. E poi il buio.
Qualcosa gli aveva oscurato la visuale, sembravano due mani. Blaine toccò
quelle mani stringendole per togliersele dagli occhi. Nick non era il tipo da
accucciarsi dietro le persone e fare certi giochetti. Solo un nome gli venne in
mente ‘Sebastian’ disse alzando lo sguardo su di lui. Il biondino lo guardò con
il suo tipico sorriso accattivante, quel sorriso che
gli faceva tremare le gambe e serrare lo stomaco ogni volta. ‘Hai indovinato
senza nemmeno sentire la mia voce, sono lusingato’ ma perché doveva sempre
essere così irresistibile…? Blaine spostò lo sguardo imbarazzato. ‘Sto
aspettando Nick, mi ha detto che aveva bisogno di parlarmi… quindi se non ti dispiace’ disse mordicchiandosi il labbro. Sentiva lo
sguardo di Sebastian ovunque, lo stava mettendo in soggezione e a disagio.
‘Nick non
verrà’ disse il Warbler mettendosi davanti a lui ‘te
l’ho mandato io quel messaggio’ Blaine alzò lo sguardo su di lui e fece una
smorfia seccata alzandosi. ‘Dovevo immaginarlo…’ mormorò prendendo la borsa e
mettendosela a tracollo. Era arrabbiato ed esausto, non riusciva a capire cosa
passasse per la testa di quel testardo, era già abbastanza confuso di suo, non
c’era bisogno che contribuisse anche Sebastian con i suoi giochetti. ‘Senti
Sebastian, non ho tempo da perdere ed ho un sacco di cose da fare…’ continuò
mettendosi nervosamente le mani in tasca ‘davvero Sebastian, non ti capisco…’
non voleva stare lì, non voleva stare con Sebastian,
non voleva sentire la sua voce sensuale e nemmeno guardare i suoi occhi
sfrontati. Non voleva annusare il suo profumo e venerare quelle labbra da
sogno. Doveva andarsene.
‘Blaine,
aspetta’ Sebastian lo prese per un braccio prima che
si avvicinasse alla porta e lo fece voltare verso di sé. ‘Voglio solo parlare,
in questi giorni sei assente’ disse stranamente serio.
Blaine cercò di divincolarsi dalla sua presa senza successo. ‘Smettila di
agitarti, non ti lascio uscire di qui senza prima
ricevere una risposta convincente’ aggiunse avvicinandolo un po’ a sé. Sembrava
davvero interessato e preoccupato.
‘Da quando
ti interessi degli stati d’animo altrui?’ chiese
Blaine arrendendosi ormai a quella presa ferrea. Era inutile comportarsi da
bambini, si era già ridicolizzato abbastanza al Lima
Bean, quella volta, non c’era bisogno di rincarare la dose.
Sebastian
lo guardò assottigliando appena lo sguardo ‘Fai sul serio Blaine?’ disse
lasciandolo finalmente andare ‘Dovresti saperlo ormai che tutto ciò che ti
riguarda diventa argomento di interesse per me, penso
di avertelo fatto capire in diversi modi e abbastanza esplicitamente…’ continuò
inclinando appena il volto. Blaine lo guardò scuotendo la
testa spazientito. ‘Certo, me l’hai fatto capire benissimo al Lima Bean’ non era proprio riuscito a trattenersi, si
diede mentalmente dello stupido per quella frase, voleva sfogare la sua
frustrazione su qualcuno, ma Sebastian era l’ultimo che avrebbe potuto
aiutarlo. ‘Al Lima Bean?’ chiese cercando di ricordare cosa potesse aver
turbato Blaine. ‘Per quanto io sia una persona acuta e perspicace, non riesco a
capire a cosa tu ti riferisca’ Blaine lo guardò
scocciato, mordicchiandosi nervosamente il labbro, doveva o non doveva
dirglielo…? Lo sguardo di Sebastian continuava a seguire tutti i suoi gesti, a
sondare qualsiasi espressione sul suo viso, forse per capire cosa gli passasse per
la testa, infine Blaine sbottò ‘Garfield’ ‘Garfield…?’
il Warbler pronunciò quel nome senza capire, quindi cercò di ricordare e ‘Oh,
allora è di questo che stiamo parlando. Di Garfield’ disse non riuscendo a
nascondere un sorriso sornione. ‘Quindi il problema è
Garfield’ continuò divertito, stringendo il golfino di Blaine per avvicinarlo a
sé. ‘Sei geloso allora’ il tono soddisfatto e gongolante di Sebastian non piacque affatto a Blaine che cercò di allontanarsi dalla
sua presa. Era troppo vicino e il suo profumo… ‘La
vuoi smettere di pronunciare il suo nome in quel modo?’ disse spostando lo
sguardo imbarazzato ‘e poi non sono geloso, figurati… non mi interessa con chi
esci o con chi passi le tue notti’ continuò cercando di allontanarsi da lui.
Quando era stato che Sebastian aveva avvolto le braccia attorno ai suoi
fianchi…? ‘Solo non venirmi a dire che ti importa
davvero qualcosa di me, queste menzogne riservale a Garfield’ Sebastian
continuava ad avere quel sorriso insopportabile sul volto, le sue braccia
invece continuavano a tenerlo stretto, a nulla erano serviti i suoi tentativi
di allontanarlo da sé. ‘Mi piace come pronunci il suo nome, usi un tono
dispregiativo’ lo canzonò il biondo avvicinando il volto al suo, soffiandogli
le parole sul viso. Blaine si umettò le labbra a disagio sotto lo sguardo
famelico di Sebastian che appoggiò la fronte sulla sua. ‘Sei adorabile quando fai il geloso’ sussurrò sornione baciandogli la tempia.
Blaine sospirò compiaciuto e socchiuse gli occhi godendosi quel momento. Non
poteva lasciarsi andare, aveva un ragazzo che amava, non poteva tradirlo. ‘E tu
sei impossibile. Non ti sopporto quando fai così…’ mormorò prendendo le mani di
Sebastian ancora dietro alla sua schiena per allontanarle da sé. ‘Ora devo
andare’ non poteva rimanere lì, Sebastian lo stava facendo impazzire, Blaine
aveva paura di perdere il controllo.
‘Cosa? Ma
non abbiamo ancora finito…’ disse divincolandosi dalle sue mani per
abbracciarlo di nuovo ‘quella volta, al Lima, sono
uscito con Garfield perché mi doveva chiedere dei consigli su come conquistare
una persona… sai, il mio sex appeal, lo sguardo da predatore…’ Blaine alzò lo
sguardo al cielo esasperato, quanto egocentrismo e narcisismo ‘… e ti assicuro
che quella persona non ero io’ aggiunse baciandolo di nuovo, sulla guancia
questa volta. Sebastian non l’aveva mai baciato prima, non erano mai stati così
vicini, così intimi. Blaine si sentì tremare le ginocchia, cosa gli stava
facendo…? ‘Ho capito, va bene, ora devo andare però’ disse divincolandosi da
quell’abbraccio, ma Sebastian non ne voleva sapere di
lasciarlo andare, gli afferrò il mento con una mano e ‘Immagino che il tuo
amato Kurt ti stia aspettando’ il suo tono di voce non era per niente
rassicurante e men che meno il suo sorriso malizioso e sfacciato. ‘Non hai
nessun diritto di essere geloso di me, data la situazione…’ aggiunse
avvicinandosi a lui. Blaine gli appoggiò le mani sul petto e cercò di spostare
il volto. ‘Sebastian, non ti azzardare…’ ma la presa ferrea sul suo mento era
decisa come lo era il suo proprietario. ‘Ho una gran voglia di baciarti’ mormorò
spostando ora la mano dietro il suo collo, mentre il braccio lo avvolgeva
possessivo. Blaine non riuscì proprio ad evitarlo, le
labbra di Sebastian si appoggiarono prepotenti sulle sue, leccando e mordendo
per aver accesso alla sua bocca. Cercò di divincolarsi spingendolo lontano, ma
Sebastian era più forte e molto più motivato. ‘Seb…’ non riuscì a finire di
pronunciare il suo nome che il biondo aveva già intrufolato la lingua dentro la
sua bocca. Quello era un bacio che Blaine non si sarebbe mai scordato. Era
spinto e famelico, era ‘sporco’ e osceno. Era Sebastian. Blaine chiuse gli
occhi arrendevole e si lasciò andare per una volta, appoggiando le mani sui
fianchi del Warbler. Non era mai stato baciato in quel modo, Kurt non era mai
riuscito a farlo sospirare così per un bacio. Sebastian ci sapeva fare, eccome.
Sentì i suoi denti mordergli piano il labbro inferiore, mentre la sua lingua
continuava a farlo impazzire. Sebastian gli strinse forte il sedere baciandolo
più profondamente. Blaine non riuscì a trattenere un gemito sorpreso. Se sapeva
baciare così, non voleva immaginare cosa sapeva fare a letto.
‘Scommetto
che Kurt non ti ha mai baciato così’ gli sussurrò all’orecchio mordicchiandogli
il lobo. Blaine scosse la testa con gli occhi socchiusi, stava ancora pensando
a quel bacio. Il loro primo bacio. ‘Mi hai rubato un bacio’
rispose sovrappensiero. Sebastian ridacchiò scostandosi appena da lui per
guardarlo. ‘Non sarà il primo e nemmeno l’ultimo’ poi gli accarezzò le labbra
con il pollice, guardandolo con desiderio. ‘Dopo questo bacio non riuscirai più
a fare meno di me, dolcezza…’ Blaine riuscì finalmente ad allontanarsi da lui, inorridito
da quello che aveva appena fatto. Aveva tradito Kurt. ‘Questo non dovrà più
succedere…’ disse avvicinandosi alla porta. Doveva andare via da lì. Aveva
risposto al bacio di Sebastian e gli era anche piaciuto.
‘Non ti illudere troppo, sexy’ Blaine percorse velocemente il
corridoio che l’avrebbe portato all’uscita. Era fregato.
Angolino: IT’S
SEBLAINE WEEK TIME! Questa
shot la dedico al bellissimo gruppo sul Seblaine, vi amo ragazze! E non vi
arrabbiate troppo per il boicottaggio, noi siamo superiori ù.ù #skewfidjerwodksweiwied <3