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Autore: Acidia    19/03/2012    6 recensioni
Seblaine!Week
Prompt 1: Day of Firsts
‘Blaine…?’ Sebastian allungò una mano verso il suo braccio, per toccarlo probabilmente, per scuoterlo da quello stato ipnotico momentaneo, ma Blaine fu più veloce e strinse maggiormente il bicchiere di caffè al proprio corpo, così da evitare qualsiasi contatto con il biondo. L’espressione stranita e lo sguardo corrucciato di Sebastian non sortirono alcun effetto sul suo stato di confusione e temporanea apatia. ‘Credo sia ora di andare’
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 Sentimento di chi ha paura di vedersi sottratto l'oggetto del proprio amore:

 

Jealousy,

turning saints into the sea

 

 

 

 

 

 

 

 

Prompt 1: Day of Firsts

 

 

 

1 Sentimento di chi ha paura di vedersi sottratto l'oggetto del proprio amore:

 

 

Quando Blaine Anderson aveva visto per la prima volta Sebastian Smythe parlare e ridere assieme ad un altro che non fosse lui, aveva provato una sensazione di abbandono e smarrimento, un insano e sgradevole sentimento di invidia e malsana cattiveria. Lo stomaco gli si era contratto causandogli un fastidioso crampo e la mascella gli si era inconsapevolmente irrigidita alla vista di quella coppia così sbagliata.

Tradito, ecco come si sentiva in quel momento Blaine, e geloso, maledettamente geloso di quel Warbler che rideva assieme a Sebastian, che gli sussurrava parole sul volto, che lo sfiorava piano con le dita. Blaine non aveva mai provato delle emozioni così forti e destabilizzanti. Non aveva mai conosciuto così da vicino la gelosia, la rabbia e quel senso di vuoto e vertigine. Non sopportava sentirsi così, così esposto e fragile.

 

Cosa stai guardando?’ chiese Kurt notando il suo sguardo. ‘Oh, Sebastian, finalmente si è trovato qualcuno, così la smetterà di infastidire i ragazzi degli altri’.

 

La mente di Blaine andò momentaneamente in blackout alle parole del proprio ragazzo. Finalmente si è trovato qualcuno. Si è trovato. Qualcuno. Non poteva assolutamente essere così. Non poteva credere che Sebastian avesse già trovato un suo sostituto. Un altro a cui sussurrare promesse di conquista, con cui condividere le giornate, i pensieri, i sorrisi maliziosi e gli sguardi sorridenti e sfrontati.

Blaine seguì Kurt muoversi tra i tavoli del Lima Bean, il suo passo era meccanico, automatico, la testa era altrove, persa nei pensieri di Sebastian e di quel Warbler che probabilmente conosceva, ma che di spalle non aveva riconosciuto. Stavano assieme…? Cosa facevano di notte, in dormitorio…? Quanto in là si erano spinti…? Sebastian lo amava?

 

‘Ciao Blaine…’ quella voce inconfondibile e bassa lo fece trasalire appena. Non si era accorto di essere passato vicino al loro tavolo; finalmente poteva vedere l’altro, il suo rivale, il sostituto, l’antagonista. Garfield, era Garfield. ‘Ciao...’ il suo era solo un sussurro, lo sguardo si era indurito in quello di Sebastian. Kurt aveva iniziato a parlare con loro, le sue parole arrivavano ovattate e senza senso alle sue orecchie, era ancora perso nello sguardo sorpreso del biondo. Che se ne fosse accorto? Che si fosse accorto di quanto quel suo comportamento lo stava facendo soffrire…? I suoi sentimenti erano così evidenti e cristallini? In una qualche parte della sua mente, Blaine sperò proprio di sì. Voleva che Sebastian si accorgesse, che sapesse quanto male gli stava facendo in quel momento. Continuò a guardarlo negli occhi, voleva capire cosa stesse pensando, provando, ma vi lesse in quello sguardo una sola domanda stai bene? No, non stava affatto bene, non riusciva ancora a capacitarsi delle sensazioni che stava provando in quel momento. Non aveva mai provato niente del genere. Prima di incontrare Sebastian Smythe non sapeva nemmeno cosa fosse la gelosia. Blaine non riuscì a dissimulare un’ espressione sorpresa a quella nuova consapevolezza, Sebastian lo stava cambiando, gli stava facendo provare dei sentimenti nuovi, negativi, ma completi.

 

‘Blaine…?’ Sebastian allungò una mano verso il suo braccio, per toccarlo probabilmente, per scuoterlo da quello stato ipnotico momentaneo, ma Blaine fu più veloce e strinse maggiormente il bicchiere di caffè al proprio corpo, così da evitare qualsiasi contatto con il biondo. L’espressione stranita e lo sguardo corrucciato di Sebastian non sortirono alcun effetto sul suo stato di confusione e temporanea apatia. ‘Credo sia ora di andare’ disse Kurt spostando delicatamente Blaine dalla traiettoria del biondo. ‘Mi ha fatto piacere vederti Blaine, dovresti venire più spesso alla Dalton per un saluto’ il sorriso di Garfield era gentile, come d’altronde la sua proposta. Cosa vedeva Sebastian in lui? ‘Sì Blaine, dovresti venire più spesso, manchi a tutti alla Dalton’ Sebastian lo disse con il solito sorriso sornione, ma nello sguardo Blaine vi lesse qualcosa di diverso, una serietà che non apparteneva a lui, un significato doppio, nascosto. ‘In questo periodo ho davvero molte cose da fare’ e prima di poter aggiungere altro Kurt si intromise con un finto sorriso ‘andiamo?’, poi lo prese per il polso e lo trascinò lontano da quel tavolo.

 

 

Blaine guardò l’orologio per la seconda volta, quella mattina Nick gli aveva mandato un messaggio sul cellulare, pregandolo di andare alla Dalton perché doveva discutere con lui di una questione importante. Così gli aveva detto. Quindi si erano dati appuntamento nella sala comune, in quel momento vuota, per le cinque. Blaine si era seduto un po’ agitato sul divanetto, le mani che non la smettevano di torturarsi a vicenda. La verità era che aveva paura di incontrare Sebastian e Garfield, in quei giorni non aveva fatto che pensare a loro due nonostante cercasse di toglierseli dalla testa. Quella gelosia insana lo stava corrodendo lentamente, era disperato, non sapeva cosa fare, come comportarsi. E poi il buio. Qualcosa gli aveva oscurato la visuale, sembravano due mani. Blaine toccò quelle mani stringendole per togliersele dagli occhi. Nick non era il tipo da accucciarsi dietro le persone e fare certi giochetti. Solo un nome gli venne in mente ‘Sebastian’ disse alzando lo sguardo su di lui. Il biondino lo guardò con il suo tipico sorriso accattivante, quel sorriso che gli faceva tremare le gambe e serrare lo stomaco ogni volta. ‘Hai indovinato senza nemmeno sentire la mia voce, sono lusingato’ ma perché doveva sempre essere così irresistibile…? Blaine spostò lo sguardo imbarazzato. ‘Sto aspettando Nick, mi ha detto che aveva bisogno di parlarmi… quindi se non ti dispiace’ disse mordicchiandosi il labbro. Sentiva lo sguardo di Sebastian ovunque, lo stava mettendo in soggezione e a disagio.

 

‘Nick non verrà’ disse il Warbler mettendosi davanti a lui ‘te l’ho mandato io quel messaggio’ Blaine alzò lo sguardo su di lui e fece una smorfia seccata alzandosi. ‘Dovevo immaginarlo…’ mormorò prendendo la borsa e mettendosela a tracollo. Era arrabbiato ed esausto, non riusciva a capire cosa passasse per la testa di quel testardo, era già abbastanza confuso di suo, non c’era bisogno che contribuisse anche Sebastian con i suoi giochetti. ‘Senti Sebastian, non ho tempo da perdere ed ho un sacco di cose da fare…’ continuò mettendosi nervosamente le mani in tasca ‘davvero Sebastian, non ti capisco…’ non voleva stare lì, non voleva stare con Sebastian, non voleva sentire la sua voce sensuale e nemmeno guardare i suoi occhi sfrontati. Non voleva annusare il suo profumo e venerare quelle labbra da sogno. Doveva andarsene.

 

‘Blaine, aspetta’ Sebastian lo prese per un braccio prima che si avvicinasse alla porta e lo fece voltare verso di sé. ‘Voglio solo parlare, in questi giorni sei assente’ disse stranamente serio. Blaine cercò di divincolarsi dalla sua presa senza successo. ‘Smettila di agitarti, non ti lascio uscire di qui senza prima ricevere una risposta convincente’ aggiunse avvicinandolo un po’ a sé. Sembrava davvero interessato e preoccupato.

 

‘Da quando ti interessi degli stati d’animo altrui?’ chiese Blaine arrendendosi ormai a quella presa ferrea. Era inutile comportarsi da bambini, si era già ridicolizzato abbastanza al Lima Bean, quella volta, non c’era bisogno di rincarare la dose.

Sebastian lo guardò assottigliando appena lo sguardo ‘Fai sul serio Blaine?’ disse lasciandolo finalmente andare ‘Dovresti saperlo ormai che tutto ciò che ti riguarda diventa argomento di interesse per me, penso di avertelo fatto capire in diversi modi e abbastanza esplicitamente…’ continuò inclinando appena il volto. Blaine lo guardò scuotendo la testa spazientito. ‘Certo, me l’hai fatto capire benissimo al Lima Bean’ non era proprio riuscito a trattenersi, si diede mentalmente dello stupido per quella frase, voleva sfogare la sua frustrazione su qualcuno, ma Sebastian era l’ultimo che avrebbe potuto aiutarlo. ‘Al Lima Bean?’ chiese cercando di ricordare cosa potesse aver turbato Blaine. ‘Per quanto io sia una persona acuta e perspicace, non riesco a capire a cosa tu ti riferisca’ Blaine lo guardò scocciato, mordicchiandosi nervosamente il labbro, doveva o non doveva dirglielo…? Lo sguardo di Sebastian continuava a seguire tutti i suoi gesti, a sondare qualsiasi espressione sul suo viso, forse per capire cosa gli passasse per la testa, infine Blaine sbottò ‘Garfield’Garfield…?’ il Warbler pronunciò quel nome senza capire, quindi cercò di ricordare e ‘Oh, allora è di questo che stiamo parlando. Di Garfield’ disse non riuscendo a nascondere un sorriso sornione. ‘Quindi il problema è Garfield’ continuò divertito, stringendo il golfino di Blaine per avvicinarlo a sé. ‘Sei geloso allora’ il tono soddisfatto e gongolante di Sebastian non piacque affatto a Blaine che cercò di allontanarsi dalla sua presa. Era troppo vicino e il suo profumo…La vuoi smettere di pronunciare il suo nome in quel modo?’ disse spostando lo sguardo imbarazzato ‘e poi non sono geloso, figurati… non mi interessa con chi esci o con chi passi le tue notti’ continuò cercando di allontanarsi da lui. Quando era stato che Sebastian aveva avvolto le braccia attorno ai suoi fianchi…? ‘Solo non venirmi a dire che ti importa davvero qualcosa di me, queste menzogne riservale a Garfield’ Sebastian continuava ad avere quel sorriso insopportabile sul volto, le sue braccia invece continuavano a tenerlo stretto, a nulla erano serviti i suoi tentativi di allontanarlo da sé. ‘Mi piace come pronunci il suo nome, usi un tono dispregiativo’ lo canzonò il biondo avvicinando il volto al suo, soffiandogli le parole sul viso. Blaine si umettò le labbra a disagio sotto lo sguardo famelico di Sebastian che appoggiò la fronte sulla sua. ‘Sei adorabile quando fai il geloso’ sussurrò sornione baciandogli la tempia. Blaine sospirò compiaciuto e socchiuse gli occhi godendosi quel momento. Non poteva lasciarsi andare, aveva un ragazzo che amava, non poteva tradirlo. ‘E tu sei impossibile. Non ti sopporto quando fai così…’ mormorò prendendo le mani di Sebastian ancora dietro alla sua schiena per allontanarle da sé. ‘Ora devo andare’ non poteva rimanere lì, Sebastian lo stava facendo impazzire, Blaine aveva paura di perdere il controllo.

 

‘Cosa? Ma non abbiamo ancora finito…’ disse divincolandosi dalle sue mani per abbracciarlo di nuovo ‘quella volta, al Lima, sono uscito con Garfield perché mi doveva chiedere dei consigli su come conquistare una persona… sai, il mio sex appeal, lo sguardo da predatore…’ Blaine alzò lo sguardo al cielo esasperato, quanto egocentrismo e narcisismo ‘… e ti assicuro che quella persona non ero io’ aggiunse baciandolo di nuovo, sulla guancia questa volta. Sebastian non l’aveva mai baciato prima, non erano mai stati così vicini, così intimi. Blaine si sentì tremare le ginocchia, cosa gli stava facendo…? ‘Ho capito, va bene, ora devo andare però’ disse divincolandosi da quell’abbraccio, ma Sebastian non ne voleva sapere di lasciarlo andare, gli afferrò il mento con una mano e ‘Immagino che il tuo amato Kurt ti stia aspettando’ il suo tono di voce non era per niente rassicurante e men che meno il suo sorriso malizioso e sfacciato. ‘Non hai nessun diritto di essere geloso di me, data la situazione…’ aggiunse avvicinandosi a lui. Blaine gli appoggiò le mani sul petto e cercò di spostare il volto. ‘Sebastian, non ti azzardare…’ ma la presa ferrea sul suo mento era decisa come lo era il suo proprietario. ‘Ho una gran voglia di baciarti’ mormorò spostando ora la mano dietro il suo collo, mentre il braccio lo avvolgeva possessivo. Blaine non riuscì proprio ad evitarlo, le labbra di Sebastian si appoggiarono prepotenti sulle sue, leccando e mordendo per aver accesso alla sua bocca. Cercò di divincolarsi spingendolo lontano, ma Sebastian era più forte e molto più motivato. ‘Seb…’ non riuscì a finire di pronunciare il suo nome che il biondo aveva già intrufolato la lingua dentro la sua bocca. Quello era un bacio che Blaine non si sarebbe mai scordato. Era spinto e famelico, era ‘sporco’ e osceno. Era Sebastian. Blaine chiuse gli occhi arrendevole e si lasciò andare per una volta, appoggiando le mani sui fianchi del Warbler. Non era mai stato baciato in quel modo, Kurt non era mai riuscito a farlo sospirare così per un bacio. Sebastian ci sapeva fare, eccome. Sentì i suoi denti mordergli piano il labbro inferiore, mentre la sua lingua continuava a farlo impazzire. Sebastian gli strinse forte il sedere baciandolo più profondamente. Blaine non riuscì a trattenere un gemito sorpreso. Se sapeva baciare così, non voleva immaginare cosa sapeva fare a letto.

 

‘Scommetto che Kurt non ti ha mai baciato così’ gli sussurrò all’orecchio mordicchiandogli il lobo. Blaine scosse la testa con gli occhi socchiusi, stava ancora pensando a quel bacio. Il loro primo bacio. ‘Mi hai rubato un bacio’ rispose sovrappensiero. Sebastian ridacchiò scostandosi appena da lui per guardarlo. ‘Non sarà il primo e nemmeno l’ultimo’ poi gli accarezzò le labbra con il pollice, guardandolo con desiderio. ‘Dopo questo bacio non riuscirai più a fare meno di me, dolcezza…’ Blaine riuscì finalmente ad allontanarsi da lui, inorridito da quello che aveva appena fatto. Aveva tradito Kurt. ‘Questo non dovrà più succedere…’ disse avvicinandosi alla porta. Doveva andare via da lì. Aveva risposto al bacio di Sebastian e gli era anche piaciuto.

 

‘Non ti illudere troppo, sexy’ Blaine percorse velocemente il corridoio che l’avrebbe portato all’uscita. Era fregato.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino: IT’S SEBLAINE WEEK TIME! Questa shot la dedico al bellissimo gruppo sul Seblaine, vi amo ragazze! E non vi arrabbiate troppo per il boicottaggio, noi siamo superiori ù.ù #skewfidjerwodksweiwied <3

 

   
 
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