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Autore: Amneesis    19/03/2012    2 recensioni
Un matrimonio appena avvento, quello tra Bill e la sua ragazza, nessun intoppo a parte Tom che non si aspettava l' unione tra colei che era stata la donna della sua vita e suo fratello gemello.
Non avrebbe mai immaginato che la sua stupidità lo avrebbe portato ad amare una persona senza poterla sentire sua, senza potersi sentire parte di qualcosa.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' una giornata invernale, di quelle che ti fanno arrivare il freddo fino alle ossa e, nonostante ciò mio fratello e la sua mogliettina ci hanno trascinato fuori, sfidando il gelo! Qual' è il modo migliore di festeggiare il lieto avvenimento se non andare in un bel locale? I tabloid ormai hanno diffuso la notizia in 45 lingue differenti, ma ciò che non sanno i giornalisti è che il meraviglioso matrimonio non è stato tutte rose e fiori... c' è chi ha lottato per quello in cui credeva e chi si è fatto da parte per lasciar che la felicità degli altri fosse l' unica cosa importante, più dei suoi stessi sentimenti.

Abbiamo già fatto parecchi giri coi vari cocktail e i ragazzi stanno iniziando a delirare suscitando risate isteriche in ognuno di noi, gli unici del tutto sobri sono i due sposi modello che si devono preoccupare di portarci tutti a casa sani e salvi. Non mi voglio preoccupare, bere fa bene se si vuole dimenticare.

Questo locale sembra un convento di suore: i divanetti color avorio, le pareti di un semplice bianco mentre il bancone dove servono i drink nero metallizzato, ma d'altronde che ci si poteva spettare da dei neo sposini così dolci e teneri?! Credo che mi si carieranno i denti! Ma sì, finché pagano loro le ordinazioni sono disposto ad andare a bere pure in chiesa.

Vado al balcone ordinando un bicchiere di Vodka che mi porto immediatamente alla bocca, facendo scorrere il liquido cristallino giù per la gola per sentire quel piacevole bruciore che si diffonde per tutto il mio corpo facendomi provare un gradito senso di calore.

Torno dai ragazzi notando che Georg e Katia, l' amica della sposa, stanno allegramente limonando dopo essere stati scelti dalla sorte al gioco della bottiglia.

-Gioca anche tu Tom!- dice Katia dopo essersi staccata dall'altra piovra

-E va bene...- usiamo una bottiglietta di birra, la fanno girare ed io sono il prima ad uscire seguita da Heather, sorrido sornione, vedi un po' la Dea Bendata che mi combina, ci avviciniamo l' uno all'altra per far toccare le nostre labbra

-Uuuuuh- dice il gruppo in coro. Cerco di approfondire, ma lei si ritrae fissandomi con sguarda di rimprovero.

Che cavolo stavo facendo? Non capisco proprio che mi sia preso, che cosa diavolo avevo intenzione di fare?! L' ho persa nel momento in cui non mi sono opposto al matrimonio cercando di farle capire che ero stato uno stupido, ma che la volevo di nuovo con me per poterla amare.

Vago con lo sguardo per il locale per distrarmi, incontrando però i suoi fantastici occhi color smeraldo, rimanendone incantato a pensare... quante sofferenze avrei potuto risparmiarci se solo non fossi stato il solito Tom: quello che ritraggono i giornalisti come puttaniere numero uno e come menefreghista di professione, quella persona altri non è che una montatura perché io non sono così anche se poche persone hanno avuto il piacere di constatarlo e Heather non è stata una di loro...

-Bill dai, riportiamoli a casa che tra un po' non si reggono nemmeno in piedi- sentenzia lei. Sono ore che ci troviamo qui dentro e forse ho bevuto troppo, mi sento male e mentre gli altri si avviano verso l' uscita io barcollo verso il bagno.

Questa musica non la sopporto proprio più, mi sembra di avere dei tamburi che suonano ininterrottamente nella mia testa, persino nei bagni si sente fortissima, me ne voglio andare.

Riemergo poco dopo con una sigaretta in bocca, perfettamente in ordine, forse anche meglio di quando sono entrato, lei è rimasta lì fuori per aspettarmi.

-Gli altri sono andati, ti stavo aspettando

La macchina non è molto distante dall'uscita del locale, però fa parecchio freddo e la vedo camminare davanti a me stretta nelle spalle, mi avvicino prendendole le mani palesemente congelate tra le mie, molto più calde, soffiandoci sopra; lei alza lo sguardo fissandomi negli occhi, proprio quegli occhi che mi hanno fatto innamorare. Si stacca continuando a camminare a passo spedito, forse per potersi scaldare o solo per sfuggire da me, ingrana la marcia partendo con una sgommata però poco dopo è costretta a fermarsi ad un semaforo.

Non posso fare a meno di guardarla: è così bella, mi manca, vorrei poterla sentire di nuovo mia, non riesco a sopportare che lei stia con un' altra persona anche se questi è proprio mio fratello.

La capisco, io non so come avrei fatto se mi avesse tradito... forse mi sarei suicidato, perché è lei l'unica donna della mia vita e so che non riuscirei a vivere senza.

E' anche colpa sua, non sarebbe dovuta andare a rifugiarsi immediatamente tra le braccia di Bill, questo è stata una cosa sbagliata... ma in fondo ha fatto bene, me lo merito! Lei ha tutto il diritto di essere felice, è una persona meravigliosa e non è giusto che sprechi la sua vita con uno come me

-Heather... voglio che tu sappia una cosa: io ti amo!- la vedo serrare le mani sul volante e stringere forte, vorrebbe picchiarmi molto probabilmente.

Non è stupida, non commetterà lo stesso sbaglio due volte, non può cedere alle mie parole perché non sarebbe la prima volta che mento, perché mai questa volta dovrei essere sincero!?

Il semaforo è diventato verde, lei parte senza nemmeno guardarmi e senza far trasparire nulla dal suo volto.

-Per favore guardami- si volta verso di me, ha ancora un' espressione impassibile, la ammiro come fosse una dea inafferrabile che nessun mortale può avvicinare.

Ha sofferto molto quando mi ha trovato con una ragazza sconosciuta, le ho detto che non è stata colpa mia, che è stato un attimo di debolezza e tante stupidaggini del genere.

-La vedi questa? Si chiama fede, significa che sono sposata e, guarda un po' con chi? Con tuo fratello- mi risponde tornando a guardare la strada. Un altro semaforo. Si ferma di nuovo.

Non posso starle lontano, è così dannatamente perfetta, mi avvicino sfiorandole il collo con le labbra cominciando a posare delicati baci fino a raggiungere le sue labbra, mi allontana ma non ho intenzione di demordere; mi faccio più audace, pretendendo un qualcosa di più: cerco un bacio profondo facendomi strada con la lingua tra le sue stupende labbra. Lei contraccambia poi con un gesto brusco mi allontana definitivamente da lei.

-BASTA, SMETTILA SUBITO!- urla in prenda ai nervi

-Accosta, voglio scendere!

-Non dire cazzate che nemmeno ti reggi in piedi tra un po'- scatto verso il volante e lo afferro cambiando immediatamente direzione, le auto dietro ci suonano, cerca di riprendere il comando della vettura ottenendo una terribile sbandata agevolata dal giaccio sulla strada, le gomme stridono, ormai abbiamo perso il controllo dell'auto, istintivamente mi lancio verso Heather per proteggerla, mentre lei si guarda in torno cercando di capire che cosa stia succedendo.

Andiamo contro un palo della luce, si aprono gli airbag però nella violenza dell'impatto la mia cintura si lacera e vengo catapultata contro il parabrezza che si rompe in un milione di schegge facendomi finire fuori, la vedo che tenta di allungarsi per afferrarmi, però la sua mano è troppo distante, io rotolo sull'asfalto non vedendo nulla di ciò che mi circonda senza nessun controllo sul mio corpo.

Finalmente smetto di rotolare come una trottola impazzita fermandomi sulla strada fredda, il mio primo pensiero è capire se lei sta bene, cerco di alzarmi però mi sento troppo debole per poterci riuscire e in quel momento la vedo arrivare e prendendomi tra le sue braccia

-Heather... mi dispiace...- le dico tra un respiro e l' altro, è tutto troppo faticoso

-Che cosa stai dicendo?- dei passanti si radunano intorno a noi, qualcuno chiama l' ospedale

-E' tutta... colpa mia... è colpa mia se... ci siamo schiantati- incomincia a piangere e le sue lacrime calde mi bagnano il viso, questo è ciò che mi merito per averla fatta soffrire ed essere stato così egoista per tutto questo tempo.

La verità è che non volevo ammettere a me stesso che era finita, che niente sarebbe più stato come prima perché non mi sarei più potuto svegliare sentendo il suo corpo accanto al mio e il suo profumo diffuso per tutta la stanza a farmi compagnia in ogni istante.

-NON DIRE CAZZATE... LA COLPA E' MIA! IO STAVO GUIDANDO!- non deve incolparsi per quello che è appena succedendo, sono io che mi sono lanciato sul volante facendoci sbandare.

Sento un prepotente dolore al petto, non sento più le gambe e faccio una grandissima fatica a respirare

-Mi dispiace... di addio ai ragazzi da parte mia- incredibile, Tom Kaulitz che si arrende, ma che cos'altro potrei fare? Sono troppo stanco, ho solamente voglia di dormire

-Tu ti salverai, devi solo stare tranquillo che tra poco arriva l' ambulanza- sorrido rassegnato

-Sappiamo tutti e due... cosa accadrà... non fingere- non dice nulla, so che lei ci tiene ancora a me però deve lasciarmi andare, così potrà essere felice senza un rompi scatole come me tra i piedi

-Per favore... prenditi cura... dei ragazzi- i miei occhi che hanno stregano, incantato, ferito e fatto innamorare migliaia di ragazze ora sono gonfi di lacrime. E' la prima volta che qualcuno che non sia Bill mi vede piangere, ho pianto anche quando ho saputo del loro matrimonio però ho cercato di non darlo a vedere essendo positivo come al solito, anche se sono state tante le volte in cui ho nascosto gli occhi rossi per il troppo pianto con un paio di occhiali da sole o quando ho coperto con chili di fondotinta le occhiaie che mi erano venute a causa delle nottate inquiete in cui non ero riuscito a chiudere occhio.

-Posso chiederti... un ultimo... favore?- dico con un filo di voce

-Tu non morirai- dice asciugandosi la faccia e gli occhi dalle lacrime per apparire sicura di quel che ha appena detto

-Promettimi che... continuerai a fare jogging... per il tuo bel lato B- le palpo il sedere facendola irrigidire, prima si volta a guardarmi la mano sul suo fondo schiena poi torna a guardare me ridendo

-Sei sempre il solito- le sorrido cercando di tranquillizzarla

-Ti prego...porta avanti... il nostro sogno... non lasciare che Bill... mandi tutto all'aria- l' ambulanza arriva con quella sirena assordante

-Contaci- le mie palpebre si fanno pesanti, non ce la faccio più a tenerle aperte, sto per andarmene ma sono contento che mio fratello avrà accanto a se una persona così speciale e magnifica.

-Ti vorrò sempre bene-

-No, Tom, svegliati, per favore, non puoi farci questo!- la sento stringermi forte a se tra i singhiozzi. Sta accadendo davvero, ora solo pace e tranquillità

 

POV HEATHER:

E' morto, se n' è andato davvero, non ho parole, non rivedrò mai più il suo viso e il suo sorriso, non sentirò mai più le sue, per quanto pessime, battute.

I medici cercando di allontanarmi da lui, non glielo lascerò fare! Io gli rimarrò accanto, smettetela, lasciatemi piangere in pace.

-Signorina si sposti per favore- mi dice uno dei dottori. Lascio la sua mano e il suo corpo, viene caricato su una barella, rimango con lo sguardo fisso sulla macchia di sangue che si trovava sotto di lui, guardo le mie mani e anche loro sono ricoperte di quel liquido rosso, mi stringo nelle spalle, le lacrime che accarezzano il mio viso sembrano non finire mai. Questo è un incubo, non può essere vero e tra poco mi sveglierò nel mio letto e tutto sarà come prima: inizieremo un nuovo album, un nuovo tour, una nuova avventura e Tom sarà lì con noi con le sue buffe imitazioni e la sua immancabile allegria. Svegliatemi da questo brutto incubo per favore.

Un altro medico si avvicina a me facendomi sdraiare su una barella bella morbida, è come se fosse il mio letto, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare lontano da lì, chiudendo in una parte molto lontana di me ciò che è successo.

Le lacrime che ho visto sul suo volto mi hanno ferita più di qualsiasi altra cosa.

 

Addio

 

  
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