Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: JoanneBrandoh    19/03/2012    9 recensioni
Volevo scapparmene da quella situazione diventata fin troppo imbarazzante... per me.
Lui sembrava ci godesse a vedermi così a disagio e in quella posizione.
 
Fanculo, ti odio.
Ti odio, fanculo.
James, sei morto.

 
Lui, come se mi avesse letto nel pensiero, mi attirò ancora di più a se e si morse il labbro.
Più mi dimenavo, più lui non mi lasciava respirare.
 
-Liam lasciami!- gli gridavo inutilmente.
-Perché dovrei?- si giustificava -Mica ti mangio- continuava, lanciandomi occhiate maliziose a cui gli altri non fecero caso, nessuno aveva la minima idea di quello che l'anno scorso era successo tra noi due.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Londra, 3 Maggio 2010, 10.17.
 
Mi trovavo a Londra per un viaggio organizzato dalla scuola, quello del terzo anno. Finalmente Londra, la mia Londra. Sapevo parlare bene l'inglese, un po' come tutti i miei compagni, non per caso andavamo in un liceo linguistico. 
Quel giorno decidemmo di visitare il Big Ben, non vedevamo l'ora. Mi piaceva tutto di Londra. 
C'andammo a piedi perchè l'Hotel dove alloggiavamo era molto vicino al grande orologio, secondo la nostra guida. 
Beh, mai dare ascolto ad una guida, non aveva assolutamente ragione. Si perse quel giorno e ci portò in un centro abitato, con case gigantesche e lussuosissime, erano uno spettacolo, pensandoci beneanche più del Big Ben.
La professoressa ci ordinò di dividerci a gruppi di due persone per bussare in quelle case da ricconi e chiedere indicazioni. 
Avendo bussato alla porta della prima casa che ci capitava davanti gli occhi, io e il mio amico Marco, ci sistemammo, per quello che potevamo fare, in un modo adeguato a quello che richiedeva la situazione. Di sicuro, i ricconi giudicavano le persone dal loro modo di vestire e rischiavamo di farci chiudere la porta in faccia senza aver la possibilità di aprir bocca. Dopo tutto, la prima impressione è quella che conta, no?
La porta si aprì lentamente. Vidi il mio amico fissare prima la mia maglietta e poi fissare chi avevamo davanti, più volte. Quel giorno, avevo messo la maglietta dei miei idoli, i One Direction

-Smettila di fare così, altrimenti ci chiudono la porta in faccia!- lo rimproverai, sorridendogli. 

Lui mi guardò perplesso, mi prese il viso tra le mani e lo spostò velocemente verso la figura davanti alla porta della grande casa che ci guardava divertito. 
Sbiancai e deglutii più volte. 
Harry Styles era davanti a me, solamente in boxer? Di sicuro, c'era in mezzo qualche ragazza occasionale, ma in quel momento non m'interessava, anche se non avevo mai sopportato quell'aspetto del suo carattere. Nascosi la maglietta dentro la felpa per non sembrare una delle sue tante fan venuta proprio davanti casa sua per incontrarlo.

-You, again!- la sua voce rauca perforò l'aria. 

Sì, l'avevo incontrati altre volte: in Italia, al loro concerto e il giorno dopo per le strade di Milano e adesso, qui a Londra. Come facevano a ricordarsi ancora di me?

-Oh, yes! Do you remember me?- ero imbarazzata, volevo sembrare disinvolta ma non ci riuscivo, chissà che cosa stava pensando in quel momento. 
-Wait- mi rivolse un sorriso ed entrò in casa, chiuse la porta e un secondo dopo la riaprì -This is Louis, say ciao Louis!- indicò l'amico assonnato, solamente con delle mutande con il logo di superman. Lui non rispose, era ancora in coma e sembrava non capire niente di quello che stava succedendo, di sicuro si era svegliato da poco.
-Oh, I know who he is- ero ancora più imbarazzata, ero rossa in viso, lo sapevo, e nascondevo il viso tra le mani. 
-Harry!- rimproverò l'amico e lo vidi rientrare in casa imbarazzato. 
-This is the third times that you meet us, is it destiny?- incrociò le braccia, appoggiandosi allo stipite della porta. 
-I don't know. But... Do you remember me?-
-Oh, sure!- 
-Really?- ero sbalordita. Di tutte le fan che avevano, dovevano ricordarsi proprio di me? 
Mi sorrise, lo abbracciai d'istinto. Poi realizzai che era solamente in boxer e sciolsi quell'abbraccio all'istante. 
-Why?- mi domandò, con un'espressione da cane bastonato. 
-Because you...- guardai i boxer e lui capì. 
-Oh, right! Sorry!- scoppiò in una risata -This is my mobile phone numer- prese il mio telefono dalla tasca dei miei jeans e scrisse qualcosa, dopo alcuni secondi me lo porse. 
-Thank you, Harry!- mi venne incontro e mi abbracciò, diventai rossa ma non m'interessava. 

Tutt'ad un tratto sentii una colata d'acqua ghiacciata arrivarmi sul capo e bagnare me e Harry dalla testa ai piedi, ma che diavolo stava succedendo?
Sciogliemmo l'abbraccio e guardammo sopra le nostre teste, videmo al primo piano dell'enorme casa, appoggiati alla finestra, un Niall in lacrime per le troppe risate e un Liam, con un secchio vuoto in mano e a petto nudo (e ci tengo a sottolineare a petto nudo), impegnato in una fragorosa risata. Non ci volle molto per fare due più due.


-Liam James Payne!- gridava furioso il più piccolo, bagnato dalla testa ai piedi, nelle mie stesse condizioni. Quest'ultimo mi afferrò per il polso e mi trascinò dentro casa, chiudendo violentemente la porta e lasciando solo il mio amico. 

Entrata in casa vidi un Malik con i capelli scompigliati e solamente con dei boxer attillati, che gli fasciavano quel bel sedere che si ritrovava, si poteva ben intuire che si era svegliato solamente adesso, di sicuro per il bordello che stavano facendo i suoi amici. Io, personalmente, li avrei picchiati a sangue, conoscendomi.
Appena mi vide, mi squadrò dalla testa ai piedi e fece lo stesso con il suo amico, poi si grattò la testa e senza aprir bocca, passò davanti me e Harry e corse verso una grande stanza che sembrava essere la cucina, per quello che riuscivo ad intravedere. La visione di uno Zayn-rincoglionito mi fece sorridere, spostai lo sguardo su Harry che sorrise, a sua volta, e subito dopo mi gridò: -Kill everyone!- riferendosi ai suoi amici.
Mhh, che belle parole. Che romantico che era il nostro Harold... Perchè sto pensando questo? Che diavolo di film mentali mi sto facendo?
Oddio, basta droghe.

Mi trascinò al piano di sopra, dove si trovavano quest'ultimi. Attraversammo il corridoio, passammo davanti un paio di stanze dove regnava il disordine, per poi arrivare di fronte ad una porta bianca, più grande di tutte le altre. L'aprì violentemente e saltò letteramente sopra al moro che ancora teneva il secchio vuoto in mano. Di sicuro, era una stanza di qualcuno della band e considerando tutte le magliette a righe che si trovavano sparse per tutta la stanza, avrei scommesso che si trattasse proprio della stanza di Louis. A proposito, dov'era finito? Pochi secondi e lo vidi entrare nudo in stanza. 
Parli del diavolo e spuntano le corna

Un bel Diavolo, però. Scossi la testa per scacciare quel pensiero. Smettila, Giovanna, non fare la pevertita, al tuo solito.
Adesso Tomlinson, si era accorto della mia presenza e avrei giurato che stava diventando viola dall'imbarazzo. Nascosi il viso tra le mani poichè arrossii violentemente alla vista del ragazzo del tutto nudo. Niall gli corse contro facendolo uscire dalla stanza e gridandogli qualcosa che non capii. Liam si liberò dell'amico che aveva di sopra e mi raggiuse, si piazzò dietro di me e mi bloccò le braccia con le enormi mani, come per usarmi da scudo per l'amico Styles che adesso si rotolava per terra dalle risate. 


-Anyway, I'm Liam- mi porse una mano e io la strinsi.
-I'm Johanna- mi presentai. 


Incontrai i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi, quegli occhi che volevo incontrare dall'ultimo giorno che l'intravidi a Milano, quando ci fu il loro concerto, quegli occhi castani che mi stavano catturando, erano ancora più belli di quanto me li fossi immaginati, nella realtà. Abbassai lo sguardo, avevo paura che se non avessi staccato lo sguardo da quegli occhi, non avrei capito più niente e avrei fatto la figura d'un ebete. 

-Are you Italian?- mi domandò. 
-Yes, I'm here with my school class-
-You- non finì neanche la frase che Harry ripartì all'attacco a ci saltò addosso facendoci atterrare sul letto proprio dietro di noi. 
-Harry!- gli gridammo all'unisuono, ci guardammo e scoppiammo a ridere e lo stesso fece il riccio. 

Suonarono poi al campanello, di sicuro mi stavano cercando. 
Scesi immediatamente dal letto presi per il polso Niall, che era l'unico vestito decente in casa e lo trascinai a piano di sotto. Arrivata davanti alla porta, lui mi guardo interrogativo: -Why?- mi chiese. 
Gli sorrisi soltanto e aprii la porta, non gli risposi neanche. Davanti a me c'era la mia professoressa, accompagnata dalla guida, piuttosto arrabbiata, e dietro di loro tutta la mia classe, di sicuro avevo preso rapporto giudicando il modo di come mi guardavano.
Parfait! 
Sto mentendo, ovviamente.


-This is my cousin, Niall- inventai qualcosa sul momento, guadagnandomi un'occhiata interrogativa da parte del biondo. Mica potevo dire: Professoressa sono in casa con cinque ragazzi seminudi che insieme formano i One Direction, i miei idoli. No, non potevo dirgli questo. Speravo che dietro me e mio cugino acquisito non passasse nessuno della band, soprattutto Louis che era praticamente nudo, chissà che cosa avrebbe pensato la mia professoressa vedendolo, per non parlare della guida, chissà che cosa avebbero pensato tutti vededolo. Neanche volevo immaginarlo. 

Il biondo, notando la tensione che si era accumulata, decise di rompere il ghiaccio: -Sciao, ragassi!- quel poco di italiano che aveva imparato, non sembrava essergli servito a qualcosa. A delle mie compagne scappò una risata e Niall si grattò la testa imbarazzato, consapevole di aver fatto una figuraccia. 
Coraggioso il ragazzo. Stupido il ragazzo. Dolce il ragazzo.
Basta droghe!

-E quelli lì sopra chi sono?- mi fulminò con lo sguardo Clarissa, la mia compagna di classe che, senza un motivo, in questi tre anni, si era ridotta ad odiarmi. Indicò al piano superiore quattro ragazzi affacciati alla finestra. La professoressa alzò lo sguardo versodi loro, per poi posarlo furiosa su di me: -Risponda alla domanda, Byron!- mi urlò con la sua naturale voce esterica. 
-Loro sono- pensai a quello che potevo inventare sul momento -Loro sono gli amici di mio cugino che- okay, fino a qui ci sei arrivata, ora trova la motivazione -Siccome hanno organizzato una festa ieri sera, si trovano ancora qui- dissi tutto d'un fiato, sperando se la bevesse. 

-Hi, guys!- salutò con la mano Zayn.
-Hi, Johanna!- mi salutò Liam, con il suo solito tono dolce, che tanto adoravo. Gli sorrisi e lui ricambiò, facendo sussultare il mio cuore. 
 





___________________________________________________________________
 

Heii, sono il vostro peggior incubo (:
No, sto bleffando (?) u.u 
Mi chiamo Giovanna, ma potete chiamarmi J :D
Mi raccomando, 
se vi piace la mia ff,
e volete il secondo capitolo, 
recensitee (:
[Così mi sentirò così FAIGA da toccare un elefante (?)]
Come dico sempre, 

Basta film mentali, 
Basta droghe!


p.s. E' stato scientificamente provato che recensire 
allunga la vita u.ù




 
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: JoanneBrandoh