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Autore: let me be    19/03/2012    8 recensioni
Sono seduta per terra con le spalle appoggiate alla porta del bagno e con le lacrime che rigano il mio volto.
Emi, Zayn, Sam.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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HOLD ME TO YOU.

Hold me to you

Emi.

Sono seduta per terra con le spalle appoggiate alla porta del bagno e con le lacrime che rigano il mio volto.

Non ne posso più di questa situazione straziante. Io lo amo ma per lui non è lo stesso, visto il modo in cui mi tratta.

Mi alzo dal pavimento e mi guardo allo specchio. Appena sono davanti al mio riflesso noto qualcosa. Un livido. Me l'ha provocato lui, il mio ragazzo.

Lo odio ma allo stesso tempo è il ragazzo che mi aveva conquistato, rubato completamente il cuore con piccoli gesti, con l'affetto, rispetto e bellezza. A volte mi chiedo come possa essere cambiato in questo modo in così poco tempo.

Ogni tanto penso. Sì, mi siedo e penso. Cammino per strada e penso. Mi faccio la doccia e penso. Penso a come e  perché mi sono cacciata  in questa situazione da cui non riesco più a uscire. Il mio ragazzo mi picchia ed io l'ho confessato solo al mio migliore amico, Zayn.

Lo conosco da sempre, lui è la persona che mi tira su di morale nei momenti più difficili come questo. Il problema è che non voglio che mi veda  in questo stato. Mi vergogno. Zayn me lo dice sempre che devo lasciare Sam, ed è sempre lui che tutte le volte mi ha difeso dai suoi attimi violenti, ma io scema come sono, ritorno sempre da lui.

Sono le 17.00 ma già indosso il pigiama. Non ho voglia di incontrare né di farmi vedere da nessuno. Voglio solo stare con me stessa, voglio solo non pensare, voglio solo piangere. 

Sono sdraiata sul letto.  "Cuffiette come flebo"  alle orecchie, musica rilassante e via libera alle lacrime. 

Non sento nulla del mondo esterno e nemmeno per i pensieri c'è spazio nel mio cervello, in questo momento. 

Tutto isolato. Tutto buio. Solo io e la musica. Soli. Niente di meglio.

Vedo accendersi la luce fuori in corridoio e apparire l'ombra di un uomo fuori dalla porta con i  vetri opachi. Sarà mio padre. Tolgo le cuffie e gli chiedo se ha bisogno. Mi risponde un'altra voce. Una voce da ragazzo. Una voce calda e affettuosa. La voce del mio migliore amico. Voglio stare sola, nemmeno lui potrebbe aiutarmi. Almeno credo. Almeno spero non sia così. Ho bisogno di aiuto, in realtà. Del suo.

“No, Zayn. Non entrare, per favore. Non voglio vedere nessuno!”

“Fammi entrare immediatamente Emi, apri subito questa porta!”

Sbuffo. Non ho intenzione di aprirgli. Non posso farmi vedere così. Lui ci soffrirebbe più di me. 

"Emi se non apri chiamo tuo padre. Anzì no tiro giù la porta direttamente! Apri, ora!"

Gli chiedo perché ci tiene tanto che io apri la porta. Mi risponde. Non avrei mai voluto saperlo. "Me l'ha detto Giò. È successo qualcosa. Ora o apri quella porta o scavalco dalla finestra, giuro." 

Maledizione lei e la sua linguaccia. Le avevo detto di stare zitta, le avevo detto di non aver nulla, le avevo detto che nulla era successo, glielo avevo detto! 

Mi tiro su dal letto, apro la porta e velocemente m’infilo sotto le coperte per non farmi vedere da Zayn.

“Che ti ha fatto questa volta quello stronzo?”  dice entrando furioso in camera.

“Niente, non mi ha fatto nulla. Zayn non ti preoccupare.”

Come attrice faccio schifo. Si sente dalla voce che mento spudoratamente. Ormai per Zayn non ho segreti. Ormai mi capisce al volo.

"Non ci credo, fatti vedere.” dice lui, venendo verso di me.

Si siede in un angolo del letto e mi togli le coperte. Abbassa lo sguardo deluso vedendo quel livido.

“Io giuro che gliela faccio pagare!” esclama quasi singhiozzando.

“Zayn non è colpa sua, lui era ubriaco e sai cosa succede quando è in quelle condizioni...”

“Emi, sai cos’è che mi fa ancora più male?” si gira verso di me. Riesco a vedere i suoi occhi. Sono lucidi, sta trattenendo delle lacrime.

“Cosa, Zayn tu non ti devi preoccupare per me!”

“Mi fa ancora più soffrire il fatto che tu lo giustifichi sempre, apri gli occhi, lui non ti ama, ti fa solo soffrire e tu non te ne rendi conto, ti picchia Emi, ti picchia! È questa la cosa che mi fa più male!” sta piangendo.

Lo sto per abbracciare, ma lui si alza e incomincia a camminare verso la porta, lontano da me. Lo tiro e lo trattengo da un braccio.

“Dove vai?”  ora piango anche io.  

Si gira di scatto. Gli occhi pieni di lacrime. “Sono stufo, sono stufo di lui, sono stufo di questa situazione, sono stufo di TE CHE LO DIFENDI SEMPRE, sono stufo di tutto.”

Si scrolla dalla mia presa e corre giù per le scale, lasciandomi lì, immobile sul mio letto.

Ecco, ora più niente mi potrebbe tirare su il morale, ho perso anche l’appoggio di Zayn.

Passo tutta la serata in camera mia a pensare al da farsi, voglio chiamarlo. Devo sentirlo. Quelle parole mi hanno distrutto come le lacrime che uscivano dai suoi occhi mi hanno spezzato il cuore.

Lo sto per chiamare, ma mio padre bussa  alla porta per dirmi che esce e torna tardi.

Annuisco senza preoccuparmi di chiudere la porta di casa.  Mi ributto sul letto, guardo il soffitto e resto lì. A far nulla.

Passa del tempo interminabile e improvvisamente sento la porta di casa aprirsi piano. Scendo velocemente pensando che fosse ancora mio padre, ma giù dalle scale alla porta trovo Sam, ancora una volta ubriaco.

Scappo cercando di chiudermi dentro la mia cameretta, ma lui incomincia a bussare bruscamente alla mia porta riuscendo ad aprirla senza alcuna grande fatica.

Mi afferra per un braccio e mi spinge in un angolo, sbatto la testa e cado per terra. Perdo i sensi ma l’ultima immagine che riesco ad intravedere è quella di Zayn furioso entrare in camera mia.

… … …

Mi risveglio non so dopo quanto tempo. Sono nel mio letto e di fianco a me seduto su una sedia scomoda, c’è Zayn, il mio migliore amico, non pensavo di trovarlo a casa vicino a me. SEMPRE.

Mi alzo e lo vado ad abbracciare. Mi butto completamente tra le sue braccia confortevole che subito mi ospitano senza esistazioni. Lui sa quanto soffro per Sam, credo sappia che ho paura e non riesco a lasciarlo  per paura della sua reazione… cosa farebbe se io lo lasciassi? Mi picchierebbe ancora di più oppure non farebbe nulla e mi lascerebbe andare?

Mentre sono avvolta dalle braccia di Zayn mi sento protetta. Sono esattamente nel posto in cui voglio essere con la persona con cui voglio stare, l’unica che veramente mi fa stare bene.

“Emi? Come stai?” mi chiede girandomi verso di lui.

“Zayn, non ne voglio parlare… ti prego restiamo così ancora un po’… stringimi forte”.

In questo momento, mentre mi stringe a sé, sento un morso allo stomaco, uno svolazzare di farfalle in viaggio verso il mio cuore, che mi sta succedendo? Perché Zayn mi fa quest’effetto? Forse provo qualcosa per lui? No. Non è possibile. Lui è il mio migliore amico, non posso rovinare un’amicizia così. Lo guardo, lo studio nei minimi particolari come non avevo mai fatto prima. I suoi occhi... cielo! i suoi occhi sono bellissimi.  Marroni, profondi, perfetti. Hanno un non so che di dolce. 

“Perché mi guardi così?” si accorge che lo sto guardando… che sto guardando i suoi occhi meravigliosi. Ma che sto dicendo?!

“Emm, niente. Sai che hai gli occhi color cacca?”

“Hey grazie! che dolce amica! -fa una pausa-  I tuoi invece sono bellissimi... anche se sembri un panda in questo momento.”  sorride. Io sono ancora in braccio a lui, e lui mi stringe ancora a sé.

Arrossisco. Non mi aveva mai fatto complimenti, c’eravamo sempre presi in giro… quello era il suo primo.

Ho la voglia irrefrenabile di baciarlo, ma come posso? Se non ricambiasse? Non voglio rovinare un’amicizia così importante per me…lui è davvero tutto quello che ho.

Zayn.

“Emi, guarda che dico sul serio… devi parlare con Sam, non può andare avanti così, la deve smettere di ubriacarsi e deve smettere di farti male.”

Io credo di aver odiato Sam dalla prima volta che lo incontrai.

Si sente quel genere di ragazzo che pensa che le ragazze siano tutte ai suoi piedi. Degli oggetti. Questa volta è toccato a Emi.

Lei è caduta nella sua trappola, come un’ingenua.

“E che cosa gli dovrei dire? Senti Sam mi hai rotto, non mi piaci più! Il fatto è che non so se non mi piace, Zayn anche con tutte le cose che mi fa, lui è il mio primo vero ragazzo, con lui mi sentivo amata, almeno credevo di sentirmi così...”

Queste sono le parole che mi volevo sentir dire…

“Credi? Soltanto credi? Emi come fai ad essere così masochista? Ti piace soffrire?”

“No… Zayn. Sono mesi che vorrei scappare, che vorrei essere libera… ma ho paura della sua reazione… troppo aggressivo, ho paura che mi faccia del male” le lacrime incominciano a incorniciare il suo viso. Solo ora capisco la sua pausa, solo ora so il motivo per cui non lo lascia

“Emi è per questo che lo devi lasciare, lui comunque ti farebbe del male, è questo che sto cercando di farti capire da un sacco di tempo” mi guarda con quei suoi occhioni verdi, mi scombussola completamente lo stomaco, è così bella.
Non mi era mai capitato di innamorarmi così. Così tanto. Così da passare notti insonni pensando a lei, pensando di volerla stringere, di vederla sorridere, di parlarle, di giocare con lei, di cantare, di ballare, di baciarla e di farci l'amore, l'amore per ore, per tutta la notte, per tutta la vita. Lei, solo lei amo. Voglio proteggerla, voglio e devo riuscirci. È mia, la mia piccola, nessuno può farle male, nessuno.

“Hai ragione Zayn, domani gli parlerò… però ora stringimi a te le sue braccia mi avvolgono il bacino e io con le mie la proteggo più che posso. Non mi sono mai sentito così amato come in questo momento, questo stupendo momento.

“Emi io devo andare, si è fatto tardi, però promettimi che domani parlerai con quello, me lo devi giurare” dico serio.

Emi.

“Zayn te lo prometto.” ho paura solo all’idea della sua reazione. E se mi facesse del male? Perché Zayn non capisce che ho paura di questo?

Saluto Zayn con un tenero bacio sulla guancia che mi fa arrossire quanto lui.

Mi butto sul letto. Non ceno nemmeno, non ne ho voglia, il mio letto ormai ha vinto e mi trascina tra sue grinfie. Penso tutta la notte a come parlare con Sam ma ancora non trovo il modo.

La mattina seguente mi sveglio e ancora frastornata mi catapulto giù in cucina. Ho veramente molta fame, mi sembra di non mangiare da anni…

Ora devo solo riuscire a parlare con lui e le parole ancora sono sconosciute…

Esco di casa finito di mangiare e mi dirigo subito a casa di Sam. Arrivo alla porta ma qualcosa mi blocca, ho il terrore di lui ok? Ho il terrore che mi faccia male. Ogni notte, prima di addormentarmi, sento la sensazione delle sue mani ruvide e piene di lividi che mi toccano, che mi colpiscono, che mi provocano dolore. Ho bisogno di Zayn come non mai, lo chiamo!

“Zayn, Zayn, Zayn non ce la faccio vieni qui… ti prego!”

“Ei, calma. Che sta succedendo?”

“Sono da Sam, fuori casa. Ho i piedi bloccati alla strada, non riesco ad andare avanti, non voglio, non posso.”  mia manca l'aria, mi sento morire soffocata.

"Ok, allora. Innanzitutto respira. Stai calma. Vengo subito. Tranqulla, ok? Ci sono io." e chiude la telefonata.

I minuti ad aspettarlo sembrano durare anni. Ho il fiato corto e penso proprio che non riuscirò a fare nulla con Sam. 

Perché semplicemente non posso essere felice? 

"Calma, respira, tranquilla" sono le tre parole che ripeto in testa per autoaiutarmi. Del tutto inutile. 

Mi calmo appena arriva Zayn. Appena lo vedo, appena mi sorride. PUFF. La paura sparisce e tutto ciò che sento è il rumore del mio cuore palpitare fortissimo. 

Lo guardo. Mi osserva e sorride. Riesce a farmi sentire a casa con quel sorriso. Protetta dalla sua dolcezza.

“Tu stai fuori dalla porta ok? Aspettami qui!”  dico.

Tutto ciò che fa e guardami e i suoi occhi sembrano dire "non ti lascerò mai, per nulla al mondo. Sono quì con te, sei al sicuro."

Entro in casa. Non lo vedo. In cucina non c'è e nemmeno in salotto. Salgo al piano superiore dove c'è la sua stanza. Ho paura di rimanere sola con lui ma in caso ci sarebbe Zayn a proteggermi. Sono nel corridoio e sento degli ansimi. La porta è chiusa e spero che la cosa che sto pensando non sia vera, non la sopporterei. Spalanco la porta velocemente e vedo la cosa più disgustosa che potessi vedere… Sam con un’altra ragazza.  Lui sopra di lei, la tiene ferma per i polsi ma lei sembra consenziente.  Non si sono nemmeno accorti della mia presenza da quanto sono concentrati e occupati con i loro giochetti.  Che bella cosa.  Li interrompo con un  urlo.  

"Sei uno schifoso! Mi fai schifo." All'improvviso la paura e l'ansia spariscono. Nella mia mente affiorano tutte le volte in cui mi  ha  fatto del male, tutte le volte in cui mi ha toccata  con quelle sue mani  piene di odio.  Sono state di gran lunga maggiori delle volte in cui mi ha sfiorato dolcemente, in cui mi ha davvero amato, in cui mi ha  guardato come un cristallo prezioso. 

Senza pensarci due volte, senza pensare al male che potrebbe farmi mi butto sopra di lui e le mie mani diventano dei pugni che batto sopra il suo petto. Lui è ancora nudo ma non mi importa. Devono vergognarsi.

Sento che mi strattona, mi prende per i gomiti e preme forte. Provo dolore ma continuo, voglio fargli male, tutto quello che ha dato a me. Inizio a piangere e urlare senza senso mentre lui mi trattiene con le sue mani forti. La ragazza che è con lui sembra spaventata, probabilmente non l'ha mai visto comportarsi così. Non sa che l'aspetta. 

Qualcuno corre su per le scale, è Zayn, sta venendo per me. Lo vedo entrare furiosamente anche se ho gli occhi appannati dalle lacrime.

Sam si blocca improvvisamente. Avrà paura di Zayn, non voglio vederli fare rissa, non resisterei.

Il mio migliore amico mi strappa dalla presa di Sam, mi dà un bacio sulla fronte e mi stringe. Poi lo guarda negli occhi, è pieno di rabbia, non avevo mai visto quell'espressione sul suo volto. Osserva la ragazza che nel frattempo ha avvolto una coperta intorno al suo corpo e le dice solo "Vai via di qua, scappa. Non sai che ti aspetterà se stai con lui.", lei senza dire nulla prende i vestiti e scende velocemente le scale. Ora sta osservando Sam che è ancora nudo ed emana un odore di alcol intenso. "Tu rivestiti prima che ti prenda a pugni, sei disgustoso!". Sam è immobile, noi non gli diamo nemmeno il tempo di ribattere che già usciamo dalla stanza e andiamo verso casa di Zayn. Siamo sul vialetto della casa di Sam e sentiamo la sua voce gridare "Andate pure! Tanto non te la da, è una maestrina del cazzo!" Oh, merda. Avrebbe fatto meglio a stare zitto. Sento Zayn staccarsi da me e poi un pugno dritto in faccia a Sam, lo stende. Torna da me e mi prende per mano incominciando a correre. È bellissimo, una sensazione di libertà incredibile, il peso che avevo nel petto l’ho tolto ed ora rivivo.

È quasi sera e siamo a casa di lui, siamo soli, i genitori sono in viaggio e le sorelle dalle loro amiche a dormire.

“Vieni, entra Emi… non sai quanto sono felice!” disse con quel suo meraviglioso sorriso stampato sulle sue labbra  invitandomi ad entrare in camera sua come al solito.

Siamo sul letto sdraiati uno accanto all'altra come facciamo di solito ma questa volta io mi sento diversa, completamente diversa. Ho la faccia accaldata, come se mi sentissi la febbre. Penso di essere arrossita.

Restiamo qualche minuto stretti in un abbraccio poi lui si stacca e mi chiede "Come ti senti adesso?", io non lo so come mi sento, bene forse, molto bene probabilmente, finalmente credo di essere libera. 

Rispondo semplicemente bene e mi sorride poi mi accarezza.

“Emi, guardami, posso... provare a fare una cosa?" ANSIA. E penso "baciami per favore". 

Zayn.

“Emi, guardami” le dico  "posso... provare a fare una cosa?"

La guardo dritta negli occhi. I suoi sono a dir poco stupendi. Verdi con le sfumature sul grigio chiaro, meravigliosi e basta.

Alzo la mia mano e l’avvicino alle sue guance. L’accarezzo dolcemente e l’avvicino di più a me prendendola per i fianchi.  Finalmente le mie labbra esaudiscono il loro desiderio, il desiderio che avevano da anni. Sfiorano le sue labbra morbide. Quando ci stacchiamo da questo bacio così dolce vedo che lei abbassa lo sguardo e diventa  rossa come non mai.

Le sollevo il mento e mi avvicino nuovamente a lei. Questa volta, però, è  lei che mi bacia. Prende la  mia testa fra le sue mani e unisce le sue labbra alle mie in una danza prima dolce poi più passionale. Quel bacio, il più bello della mia vita, quello più desiderato.

 Passiamo tutta la notte vicini, senza fare niente ma sempre vicini e prima di addormentarci dalla sua bocca escono due parole che mi fanno andare fuori di testa.

“Ti amo”

“Emi, anch’io ti amo, ma non sai da quanto”.

  
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