Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Roxanne Potter    20/03/2012    5 recensioni
Introspezione sulle mie sensazioni. La mia comprensione di essere ancora prigioniera del calore.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Soffocante.
È una pressione soffocante di emozioni. Ti incatena, sofferma il tuo pensiero, non ti lascia andare via. Ti brucia dentro, come un incendio che devasti lento la tua gola e le tue pupille.
Se potessi liberarti dal peso che ti opprime il petto, lasceresti scivolare le tue lacrime di fuoco.
Ti sembra di tremare nel buio, ma non per la paura: è un tremito di rabbia. La rabbia che ti divora e assale ogni tuo senso. E il buio è una coperta che ti avvolge nel calore che non hai mai sopportato e che pensavi di essere riuscita a scacciare: ma ora quel calore è lì, preme ancora su di te e sulle tue membra, ti fa comprendere di essere ancora prigioneria.
Vorresti urlare. Vorresti voltarti e tirare un pugno, anche se nel vuoto. Vorresti far scontrare le tue nocche contro un muro ruvido, sentire il rumore delle ossa che scricchiolano, il dolore pulsante alla mano. E non ti importerebbe.
C'è qualcosa, in questo calore, che ti anima. Non vorresti staccartene. È orrendo, è la sensazione che hai sempre odiato in tutta la tua vita, ma risveglia un impulso che ti fa sentire viva.
Vorresti che ci fossero mille bicchieri di cristallo intorno a te. Lo romperesti tutti con calci e con gesti scattanti della mano. Non ti cureresti dei graffi che il vetro ti procurerebbe. Il sangue schizzerebbe sul pavimento nero, simboleggiando una rabbia repressa che finalmente viene sfogata.
Ma non puoi.
È solo buio, è solo calore, è solo rabbia. E tutto brucia e ti soffoca, come sempre. Credevi che te ne saresti liberata tanto facilmente? Credevi che tutto potesse essere perfetto? Ma i problemi non svaniranno mai, dovresti averlo imparato. I problemi ci sono, ne arriveranno di nuovi e rimarranno quelli vecchi, e così sarà sempre.
L'unica cosa di cui avresti bisogno in questo istante è uno sfogo. Ma non puoi muoverti, non puoi gridare e invocare aiuto, nessuno ha il potere di tirarti fuori da questa landa oscura. E le uniche persone che potrebbero sembrano non avere intenzione di aiutarti, ti stanno lasciando qui a bruciare nella tua prigione del calore.
Allora chiudi gli occhi. Lasci che la tua mente vaghi, si focalizzi sul ricordo di una musica. E canti.
Non importa cosa. È passato poco tempo da quando hai scoperto il nuovo potere della tua voce, la possibilità che ti dà di sfogarti. Stai cantando. Forse sei stridula e stonata, ma non te importa.
Senti la tua voce echeggiare potente in questo buio, ritornare da te, invaderti le orecchie. È la tua voce, è alta e forte, sta formulando le parole che ami. E, anche se intorno a te non c'è musica, tu la ricordi come se potessi udirla in questo momento.
Urla un po' più forte. Ecco, ora abbassa il tono della voce, quest'urlo ti ha permesso di sfogare parte delle emozioni che senti turbinare in te: ha scavato un vuoto nel tuo petto. E sbatti le palpebre mentre continui a cantare, rapita dalle tue stesse parole, mentre il calore scivola via.
Adesso lo sostituisce un fresco leggero. Il buio sembra dilatarsi, e tu ti senti quasi bene. La rabbia in te si sta spegnendo con lentezza, mentre scorgi la debole luminosità delle ombre che ti circondano.
Alcune sono solo nere, spaventose, incombono su di te. Altre, invece, rappresentano ciò che tu ami e che ti fa andare avanti.
Smetti di cantare. Tiri un profondo respiro. Puoi farcela, puoi andare avanti.
Ti sfiori la gola con le dita, che esercitano una gelida pressione sulla pelle. Senti che il bruciore della rabbia non è ancora completamente svanito dentro di te, ma ora ti senti meglio. La voce è stato lo strumento che ha permesso di svuotarti di quel represso rancore che ti stava facendo ribollire come un vulcano in procinto di esplodere.
Sorridi. C'è ancora il buio, ci sono ancora le ombre. Ma c'è anche qualcosa che ti farà continuare per la tua strada.
Sei forte. Puoi farcela.

Note (Do Re Mi!) di Roxanne Potter.

Piccola, patetica introspezione autobiografica.
Ho parlato del calore per rappresentare... beh, le sensazioni negative che provo, il fatto di aver creduto di essermi liberata del tutto da un ambiente chiuso che odiavo con tutto il cuore, per ritrovarmi in un altro decisamente migliore, ma che presenta comunque dei problemi, alcuni simili e altri peggiori. (Per quanto io ora stia meglio, avevo bisogno di sfogarmi.)
Riguardo al canto... è per me un altro modo di sfogarmi, di consumare la rabbia. Mi fa sentire bene. E probabilmente sono stonata, ma non m'importa, quel che conta per me è sentirmi meglio.
Spero vi sia piaciuta la storia, le recensioni sono ben accette.;D
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Roxanne Potter