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Autore: Leyton_Nenny    20/03/2012    1 recensioni
E se..
Mille causali, mille se.
Ma alle volte i se sono anche per chi pensa troppo.
Si dice sempre “pensa prima di agire!” Ma alle volte è meglio non pensare alle conseguenze: gettarsi e basta. E vivere. Vivere ogni istante come fosse l' ultimo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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E se Nietzche si fosse fermato a pensare che con la sua idea del superuomo stava dando vita al razzismo, probabilmente avrebbe specificato meglio che “L' uomo al pari di Dio” era solo in linea teoria. Non esiste realmente: in linea teoria l' uomo, studiando e applicandosi, può arrivare al pari di dio.
E se Hitler si fosse soffermato a pensare a quante famiglie distruggeva, forse si sarebbe fermato.
E se Marx avvesse pensato a ciò che le sue idee innovative potevano scatenare, probabilmente non avrebbe ideato il così noto “comunismo”.
E se..
Mille causali, mille se.
Ma alle volte i se sono anche per chi pensa troppo.
Si dice sempre “pensa prima di agire!” Ma alle volte è meglio non pensare alle conseguenze: gettarsi e basta. E vivere. Vivere ogni istante come fosse l' ultimo.
E questo Malfoy lo sapeva bene: seduto a un tavolo della biblioteca studiava la storia dei babbani. Non che la trovasse particolarmente interessante, ma restava affascinato dall' idea del male.
Dall' idea di quel male che non deve chiedere permesso a nessuno.
Del male che agisce, senza rendere conto a nessuno. E di quei titani, che con esso si rendevano liberi per poter soggiogare gli altri.
Però anche in tutto quello c'era una morale: il bene vinceva sempre.
Non c'era un solo evento in quel libro in cui il male vincesse.
Forse era quella la morale nascosta in secoli e secoli di storia dell' umanità: il bene vince.
Non c'è via d' uscita.
Il comunismo, il nazzismo... tutti sgretolati, come cenere.
Ridotti in polvere.
E lasciavano spazio solo a una cosa: la democrazia.
Niente più dittature, niente di niente.
Solo libertà.
La libertà a cui lui agognava.
La libertà che solo il bene poteva dargli.
La libertà che lui non poteva avere in quanto affascinato dal male.
Era voglia di perdere, voglia di annullarsi.
Voglia di sparire.
Forse non aveva nemmeno paura di morire.
Male per male.
Questa era la sua moneta di scambio.
In un mondo egoista, è il cattivo che vince. È quello che riesce a pensare meglio al proprio interesse a sopravvivere.
Ma sopra quelle pagine, sopra quelle idee vedeva solo un volto: Luna Lovegood.
Lei sorrideva, sorrideva sempre.
Era l' unica che gli sorrideva quando passava per i corridoi.
Non mostrava odio, non mostrava astio.
Saltellava felice e lo guardava.
Lei era il bene, senza ombra di dubbio: era una creatura pura e brillante.
Come le chiamavano?
Ah sì, le Veela.
Lui non ne aveva mai vista una, però le immaginava come lei.
Bellezze senza tempo, capaci di sorridere come lei.
Capaci di vivere come lei.
Perchè quello era innegabile: Luna sapeva vivere in un modo tutto suo.
Luna riusciva a sentirsi libera nonostante tutti la prendessero in giro.
Luna sapeva combattere, anche se nessuno avrebbe mai puntato un soldo sulla sua riuscita.
Luna era determinata: girava per i corridoi con dei buffi occhiali e un giornale che nessuno voleva mai. Non lo vendeva, lo regalava. “Il cavillo”. Un giornale per tipi strani come lei: c' erano solo animaletti strani e cose anche troppo strane per esistere persino nella foresta proibita.
Cose da Luna insomma.
Anche lei era troppo strana per essere vera.
Troppo viva per essere vera.

Ma pensare alla Lovegood non era un pensiero da Malfoy.
Hey, Pansy, andiamo.”
Lei lo accolse alzando la testa dal tavolo: aveva stampato su una guancia un pezzo di libro.
Classico di Pansy, addormentarsi sui libri. La sua risatina risuonò per tutta la biblioteca.

Dove mi porti?”
Alla torre. Ho studiato abbastanza per oggi.”
Pansy sbuffò: sembrava scocciata. Forse voleva uscire. Forse credeva che lui la invitasse ad uscire.
Lei era diversa da Luna: Pansy faceva cose che Luna non avrebbe mai fatto. Tipo guardarlo adorante. Anche la sua risata non era come quella di Luna: la sua era stridula. Quella di Luna invece era dolce, delicata. Cristallina.
Troppo fragile per essere vera.
Un po' come Luna: anche lei sembrava fragile.
Ma non si arrendeva mai.
Nessuno se ne accorgeva però
Luna non dava nell' occhio: tutti erano troppo presi dalle sue stranezze per conoscerla davvero.
Luna era un po' troppo di tutto per essere vera. In positivo però.
Una chioma bionda si scontrò con lui sulla soglia della porta: Luna Lovegood.
Il suo profumo... lo stava inebriando.

Attenta a dove metti i piedi Lovegood!”
Lei lo guardò storcendo appena la testa.

Mmm, sì scusa. Stavo cercando dei nargilli. Sai, mi era sembrato di vederli entrare in biblioteca e non vorrei che rovinassero i libri!”
Malfoy sbuffò.
Tutta scena.
Forse sbuffava perchè era apparsa non appena lei era entrata nei suoi pensieri.

  
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