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Autore: Ariana_Silente    20/03/2012    3 recensioni
"La vittoria o la sconfitta non hanno mai influito sullo scorrere della sua vita: prima come adesso, per lui significa solo rinunciare per l'ennesima volta a una parte di se stesso.
Prima, la prova più difficile, ha dovuto rinunciare a sua madre.
Successivamente ha rinunciato a suo fratello.
Quindi ha rinunciato alla sua libertà.
Ora, ha rinunciato all'amore."
***
Ok, non sono mai stata una grande fan di Paolini, ma l'ultimo libro mi è piaciuto veramente molto (e poi ho sempre adorato Murtagh, inutile tentare di negarlo) quindi ecco qui una one-shot per descrivere i suoi sentimenti subito dopo aver detto addio a tutti ed essere fuggito per cercare di ritrovare se stesso e un senso alla sua vita. potrebbero esserci errori nei nomi, perciò se me li fate notare provvederò a correggerli!
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Odore di Libertà.

 

Il sole rosso di vittoria tramonta sul Algaesia.

I suoi raggi abbandonano velocemente la terra, ancora echeggiante delle grida di trionfo e di disperazione in egual misura. Perché Vittoria è inclemente tanto quanto Sconfitta, elargisce agonia per ogni singola gioia che arreca a chi si fregia d'essere vittorioso, senza sconti.

In cima a un'alta rupe solitaria, che persino le aquile guardano con diffidenza, una gigante ombra rosseggiante scende fino a far tremare le rocce, incidendo con artigli possenti la superficie provata dal tempo e dalle intemperie.
Ma oltre a quel suono sinistro, quasi metallico, null'altro turba la quiete pacifica del crepuscolo. La figura possente e agile non fa rumore mentre scivola elegante dal dorso del suo drago e atterra spostando appena il terriccio che è riuscito ad aggrapparsi a quella inospitale superficie.

Rimane accanto alla bestia, una mano appoggiata alla spalla, percependo ancora l'aroma di lei.
L'unica cosa che gli rimane.

Osserva in silenzio mentre il giorno termina, portandosi dietro tutto l'orrore, la perdita, la vittoria, indifferente a quanto sia costato guadagnarlo o perderlo, a seconda dei casi.

 

Respira.

Piano, con calma. Seguendo il ritmo regolare e rassicurante del respiro del suo drago.

 

Non deve pensare a quello che è successo, a quello che ha fatto. Vincere o perdere, non ha mai significato niente per lui.
La vittoria o la sconfitta non hanno mai influito sullo scorrere della sua vita: prima come adesso, per lui significa solo rinunciare per l'ennesima volta a una parte di se stesso.
Prima, la prova più difficile, ha dovuto rinunciare a sua madre.
Successivamente ha rinunciato a suo fratello.
Quindi ha rinunciato alla sua libertà.
Ora, ha rinunciato all'amore.

 

Il Drago piega il collo verso il ragazzo e gli scompiglia i capelli con uno sbuffo dalle froge, lo osserva col suo occhio di brace, mentre lui socchiude gli occhi e scuote la testa, facendo tintinnare l'armatura.

Mi dispiace.”
Lo so.”
Non voglio più essere il tuo castigo.”
Sei il mio più grande dono, Castigo.” e allunga una mano tremante verso il suo muso.
Lo so.” e allunga la testa, facendo aderire le squame rilucenti al palmo della sua mano.

 

Tornarono ad osservare il termine del giorno, con il respiro profondo e sincronico, assaporando fino in fondo il piacere sommesso di essere insieme, spalla a spalla.
Respirando la frizzante brezza della sera che portava impressa un'essenza nuova e sconosciuta.

 

Odore di libertà.



§§§§

AS's space.

sì, nulla da aggiungere a quanto detto nella presentazione, se non che non sono propriamente ferrata - non tanto quanto su HP, sicuramente - perciò fatemi tutte le osservazioni del caso se necessario!
 

 

 

  
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