Grazie di vero cuore a tutti coloro che sono arrivati fino alla fine, non sapete quanto vi abbia amato e quante volte mi sono commossa a leggere alcune recensioni.
Sto postando oggi perchè è un giorno speciale: oggi è il complenno di una ragazza meravigliosa, ci siamo conosciute meglio anche grazie a questa storia e adesso è diventata una persona veramente importante per me. Quindi... Tanti auguri sorellona <3
VENTIQUATTRORE
<
< E con le mani amore, per le mani ti
prenderò
e
senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e
non avrò paura se non sarò bella come dici
tu
ma
voleremo in cielo in carne ed ossa,
non
torneremo più... >
>
“ Stanca Mrs. Cullen? ”
“
Un po’,
Mr. Cullen, ma ne è valsa la pena. ”
“
Ti vado a
preparare un bagno, ok? ” Annuii e Edward, dopo avermi
lasciato un bacio sulla
fronte, si diresse nel bagno della suite che avevamo affittato. Mi
gettai a
peso morto sul letto e osservai il mio anulare sul quale brillava una
fede
d’oro: io e Edward eravamo marito e moglie da qualche ora.
Presi un profondo
respiro e chiusi gli occhi, ripensando al fermento di quella
giornata…
Quando aprii gli occhi
non riconobbi la stanza
in cui ero, ma poi mi ricordai che mi trovavo a casa di Alice: la mia
amica,
insieme a Rose e Tanya, mi aveva costretto a passare la notte prima del
matrimonio da lei, perché era assolutamente disdicevole che
io la passassi con
il mio futuro sposo, come se io e lui già non avessimo fatto
abbastanza danni.
“ Buongiorno.
” La voce di
Alice mi riportò
con i piedi per terra e mi voltai sorridente verso di lei.
“ Buongiorno a
te. I bambini? ”
“ La piccola
è venuta a
prenderla Esme
stamattina presto, invece Matthew è all’asilo.
”
“
Perché non li hai lasciati
qui con noi? ”
“ Scherzi?
Abbiamo così tante
cose da fare e
loro sarebbero solo d’intralcio. Forza muoviti, ti aspetta un
bagno caldo per
rilassare la pelle. ” Alice non mi diede neppure il tempo di
ribattere che mi
aveva già tolto le coperte di dosso e afferrata per la mano,
trascinandomi in
bagno.
“ Posso fare la
pipì in santa
pace o devi
per forza assistere? ” Chiesi leggermente alterata per quel
brusco risveglio.
“ No, scusami,
ti lascio sola.
” Ed uscì
chiudendosi la porta alle spalle. Sbuffai e guardai
l’orologio: mancavano otto
ore al matrimonio ed ero certa che se Alice e le altre avessero
continuato così,
non sarei sopravvissuta. Tirai lo sciacquone e mi spogliai,
immergendomi in
quella vasca ricolma d’acqua calda e schiuma; notai che
accanto al bordo, posto
su una sedia, c’era un lettore mp3: lo feci partire e una
musica rilassante
invase l’aria. Forse per questo avrei dovuto ringraziare le
mie amiche. Mi
godetti quel bagno fino a quando l’acqua non divenne fredda e
le dita presero a
raggrinzirsi e a quel punto capii che era ora di uscire: se Edward mi
avesse
visto mi avrebbe sgridato, esattamente come facevo io con lui quando
rimaneva a
mollo per ore giocando con Matthew e le sue macchinine di gomma. Mi
avvolsi
nell’asciugamano che trovai tiepido visto che era stato
poggiato al termosifone
e stavo per iniziare ad asciugarmi i capelli quando la porta si
spalancò.
“ Ferma, da
questo momento in poi ci
pensiamo noi. ” Con delle valigette in mano fecero il loro
ingresso in bagno
Alice, Rose e Tanya: sembravano le Charlie’s Angels. Mi
fecero accomodare sulla
tazza del water e presero ad armeggiare con i miei capelli. Decisi che
era
meglio non controbattere, così chiusi gli occhi e cercai di
rilassarmi.
“ Perfetto
Bella, rimani ferma
così posso
metterti la crema idratante e i cetrioli sugli occhi. ”
Acconsentii alla
richiesta di Rose, cercando di tenere a mente che loro erano le mie
amiche e
che se facevano ciò era solo perché mi volevano
bene.
Dovetti essermi
addormentata perché mi
svegliai
di soprassalto, con il cuore che batteva a mille e il fiatone, come se
avessi
corso la maratona.
“ Bella, tutto
bene? ”
Sobbalzai sentendo la
voce di Tanya.
“ No,
dov’è Edward?
” Chiesi allarmata.
“ Ha chiamato
poco fa. È nella
depandance a
casa dei miei con Emmett e Jasper, si stanno preparando. Ma stai bene?
” Era
seriamente preoccupata.
“
Sì, credo di essermi
addormentata e ho
avuto un incubo. Ho sognato che Edward scappava dall’altare
perché non era più
sicuro del matrimonio, non era più sicuro di noi.
” Balbettai, passandomi le
mani tra i capelli per tentare di calmarmi.
“ Bella
ascoltami- Tanya mi prese le mani
tra le sue e aspettò che io la guardassi- Edward ti ama. Non
ha alcuna
intenzione di lasciarti lì sull’altare; pensa,
poco fa ha chiamato per
assicurarsi che tu fossi ancora certa di volerlo sposare, temeva
scappassi da
lui. Siete due zucconi, vi amate e non c’è motivo
di dubitare gli uni degli
altri, chiaro? ” Annuii con le lacrime agli occhi per poi
stringere forte
quella che tra qualche ora sarebbe diventata mia cognata a tutti gli
effetti.
Il resto del
pomeriggio lo impiegammo per
finire i preparativi, mentre la mia ansia, che fino a quel momento ero
riuscita
a tenere sotto controllo, iniziò a salire di pari passo con
l’arrivo della
fatidica ora. Riuscii un po’ a calmarmi solo quando i miei
genitori arrivarono
insieme ai miei suoceri e vidi, finalmente, i miei bambini. Rischiai di
scoppiare in lacrime quando fecero il loro ingresso nella stanza:
Matthew
era
bellissimo nel suo completo elegante, con il mio bouquet tra le mani, e
la
piccola Sophie era meravigliosa con la gonnellina a fiori e il
fiocchetto tra i
capelli.
“ Niente
lacrime! ” Mi
urlò contro Alice e
feci di tutto per trattenerle, non volevo passare altre due ore sotto
le sue
mani per avere un trucco perfetto.
“ Sei
bellissima. ”
Mormorò commossa mia
madre e sorrisi quando vidi lei e Esme tamponarsi gli occhi e gli
uomini
distogliere lo sguardo, anche loro con gli occhi rossi e lucidi. Quando
fu ora
di andare tutti gli altri ci precedettero, lasciando soli me e mio
padre.
“ Bambina mia,
sei cresciuta
così in fretta.
Mi sembra ieri che ti tenevo tra le braccia e adesso lo faccio con i
miei
nipotini. Ricordati che io ci sarò sempre per te, non si
è mai troppo grandi
per i propri papà: quando avrai bisogno di un abbraccio o di
qualcuno che ti
sostenga, basta fare un fischio, ok? ”
Annuii “ Ti
voglio bene papà.
” Dissi con la
voce rotta dall’emozione.
“ Anche io
piccola mia, tanto.
”
“ Ricordati che
sarai sempre il primo
uomo
che io abbia mai amato. ” Mi abbracciò stretta a
lui, facendo però attenzione a
non sgualcire il velo o l’abito.
In macchina fui distratta
dai miei piccoli
che intonavano una canzoncina dei cartoni animati: o meglio Matthew
cantava
mentre la piccola Sophie si limitava a ripetere le ultime sillabe.
Quando arrivammo davanti
la chiesa e mio
padre venne ad aprirmi lo sportello, quasi non riuscii a scendere dalla
macchina, tanto le gambe mi tremavano. Mi maledetti mentalmente per
aver scelto
una chiesa con una lunga scalinata, perché non ero sicura di
riuscire a
percorrerla tutta.
“
Andrà tutto bene.
” Mi sussurrò Charlie
all’orecchio.
“ Solo non
lasciarmi cadere. ”
Dissi.
“ Questo mai.
”
A precederci lungo le
scale c’erano Rose
con
Matthew, Tanya con Sophie e poi Alice. Ancorata al braccio di mio
padre, senza
distogliere lo sguardo dai miei piedi per paura d’inciampare,
iniziai quella
scalata; quando mancavano gli ultimi gradini sentii come una forza che
mi
costrinse a sollevare lo sguardo e trovai ad attendermi lo sposo
più bello che
avessi mai visto: Edward aveva un sorriso radioso, capace di illuminare
ogni
cosa, e quando mi vide potei vedere i suoi occhi accendersi ancor di
più. Per
quanto potevano permettermelo il vestito e i tacchi, velocizzai il
passo e
quando mi trovai di fronte a lui capii che quello era il posto esatto
in cui
avrei voluto essere in quel momento. Mio padre in un gesto antico
quanto il
mondo prese la mia mano e la mise su quella di Edward, il quale mi
guardò a
lungo negli occhi per poi sussurrarmi
“ Sei
bellissima. ”
Gli sorrisi felice e
insieme percorremmo la
navata fino all’altare.
La cerimonia mi
sembrò lunghissima e
allo
stesso tempo brevissima, perché nel momento in cui avrei
dovuto pronunciare il
“ Sì, lo voglio. ” non riuscii a trovare
subito la voce, che mi uscì parecchio
spezzata per colpa delle lacrime che stavo reprimendo a fatica, invece
quella
di Edward fu forte e sicura. Quando il
prete pronunciò il fatidico “ Vi dichiaro marito e
moglie. ” Edward si avvicinò
lentamente a me e dopo aver detto praticamente sulle mie labbra
“ Ti amo. ” Le
fece congiungere.
Fu
un bacio
tenero, adorante. Dimenticai la folla, il luogo, il tempo, la ragione.
Ricordavo solo che mi amava, che mi voleva, che ero sua. Lui lo aveva
iniziato
e stava a lui concludere quel bacio, ma io lo strinsi forte, ignorando
le
risatine e i colpi di tosse dei presenti.
Mi prese il viso tra le sue mani e dopo aver premuto un
po’ più forte le
sue labbra sulle mie si staccò poggiando la fronte sulla mia.
“
Adesso sei la
signora Cullen a tutti gli effetti. ”
“
Ti amo. ”
Risposi io e poi ci voltammo verso il resto degli invitati che prese
parte alla
nostra felicità con un caloroso applauso.
“
Amore è pronto di là. ” Sobbalzai
sentendo la voce di mio…
marito! Mi faceva strano pensarlo in questi termini, ma ormai avrei
dovuto
considerarlo tale.
“
Scusa, non volevo svegliarti. ” Disse, sedendosi accanto a
me sul letto e accarezzandomi i capelli.
“
Fa nulla. Allora questo bagno? ”
“
Sei stanca. Lo faremo domani. ”
Gli
presi le labbra tra pollice e indice per tappargli la
bocca. “ Amore, stai parlando con una mamma. Sai cosa vuol
dire? Che non
conosco la parola stanchezza, quindi andiamo di là, non ho
intenzione di non
assolvere ai miei doveri coniugali. ” Tolsi la mano e gli
diedi un bacio a
stampo e sentii le sue labbra curvarsi in un sorriso. Senza che me lo
aspettassi mi afferrò in braccio e mi portò in
bagno, dove ad attenderci c’era
una meravigliosa jacuzzi colma d’acqua e di schiuma.
Quando
mi immersi nella vasca un mugolio di piacere mi scappò
dalle labbra e subito sentii i miei muscoli rilassarsi e trarre
beneficio
dall’idromassaggio. Edward si sedette dietro di me e prese a
massaggiarmi le
spalle, contribuendo ulteriormente al mio benessere: mi appoggiai
totalmente al
suo petto e sospirai beata.
“
Sei un po’ più rilassata? ” Mi chiese
Edward, carezzandomi
piano le braccia.
“
Sì, decisamente sì. Invece mi sembra che tu, o
meglio una
parte di te, sia piuttosto tesa. ” Dissi, voltando il viso
verso di lui che arrossì
leggermente.
“
Scusa, è che questa posizione non è molto
conveniente per
me. ” Disse imbarazzato. Risi di quel suo modo di comportarsi
e mi girai
totalmente verso di lui, allacciando le braccia al suo collo e
baciandolo con
foga. Lui rispose al bacio con passione e quando vidi che era
completamente
coinvolto, scivolai con una mano sotto l’acqua, impugnai la
sua erezione e la
feci entrare di colpo dentro di me.
“
Oh cazzo! ” Esclamò lui e io sorrisi: non aveva
mai detto
qualcosa di così volgare mentre facevamo l’amore.
Iniziai ad ondeggiare con il
bacino e subito lui mi venne incontro, afferrandomi i fianchi per
aiutarmi con
i movimenti, mentre con le labbra lambiva i miei seni e io gli
torturavo i
capelli per spingerlo ancora più verso di me e appagare il
bisogno che sentivo
di lui. Era una sensazione meravigliosa farlo in acqua, specialmente
con le
bollicine dell’idromassaggio che ci solleticavano il corpo
ampliando il nostro
piacere. L’orgasmo arrivò improvviso,
travolgendoci insieme e portandoci ad un
passo dal paradiso. Quando uscimmo dalla vasca Edward, premuroso come
sempre,
mi avvolse in un asciugamano e, mano nella mano, andammo in camera,
dove ci
sistemammo velocemente sotto le coperte. Presi il mio posto abituale,
accoccolata al petto di Edward, e lui iniziò ad accarezzarmi
i capelli.
“
Mi sei mancata stanotte, non è stato facile addormentarsi
senza di te. ” Mi confessò
all’improvviso, parlando con la testa immersa tra i
miei capelli.
“
Anche tu. È stato strano ritrovarmi in un lettone tutta
sola, c’era tanto spazio e poi era tutto freddo. ”
E per ribadire il concetto
intrecciai le mie gambe alle sue.
Rimanemmo
per un po’ in silenzio a coccolarci, lui sempre
accarezzandomi i capelli e lasciando di quando in quando un bacio sulla
mia
fronte, mentre io disegnavo ghirigori con l’indice sul suo
petto.
“
Voglio un altro figlio Bella. ” L’affermazione di
Edward mi
prese in contropiede. Sollevai il capo per poterlo osservare negli
occhi.
“
Cosa hai detto? ”
“
Siamo giovani Bella, ci amiamo e poi tre è il numero
perfetto. ” Disse convinto, con una luce che gli brillava
negli occhi che gli
avevo visto solo raramente.
“
Sì, ma Sophie è ancora così piccola,
ha a malapena un anno.
Sei già pronto a ricominciare con pannolini, notti in
bianco, coliche e tutto
il resto? ”
“
Se ci sei tu con me non ho paura di nulla. Insieme possiamo
affrontare tutto Bella. Non dico che dobbiamo farlo stasera o domani,
ma
sarebbe un modo perfetto per coronare il nostro matrimonio. ”
“
Sei cresciuto tanto in questi anni Edward. ” Gli dissi,
scostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte che mi impediva di
vedere bene i
suoi occhi. “ Fino a qualche anno fa eri terrorizzato
dall’idea di avere un
figlio. Poi lentamente lo hai accettato e adesso sei addirittura tu a
chiedermene un altro. Tu non puoi neppure immaginare la
felicità che provo in
questo momento e sì, avremo un altro bambino, non potrei mai
dirti di no e poi
lo voglio anche io. Sarebbe il nostro primo figlio programmato.
” Scoppiammo a
ridere entrambi per la mia uscita, ma era la verità: Matthew
dire che era stato
inaspettato non esprimeva bene il concetto; Sophie anche lei era stata
una
sorpresa, non avevamo mai parlato di avere un altro bambino; questo
sarebbe stato
il primo che avremmo concepito con la consapevolezza di volerlo.
“
Tu e i bambini siete stati la mia forza. Senza di voi non
sarei mai riuscito a spiccare il volo: siete le mie ali. ” Le
sue parole
attecchirono nel mio cuore come la più profonda delle
verità che avessi mai
sentito.
“
Per sempre. ” Ribadii.
“
Ogni ventiquattrore. ”
The
end