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Autore: Fiamma Erin Gaunt    21/03/2012    1 recensioni
Generazione dei Malandrini. Sesto anno.
La storia ha come protagonisti Sirius e Mary con i rispettivi grandi amori. Viene raccontato il loro sesto anno con le preoccupazioni tipiche degli adolescenti: l' amore,l' amicizia,la gelosia, la scuola e quant' altro.
A tutto ciò si aggiunge l' arrivo di tanti nuovi studenti provenienti da Beauxbatons e Durmstrang e giunti ad Hogwarts per il Torneo Tre Maghi.
Insomma ne vedremo delle belle.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Mary MacDonald, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Cap 1
 













 

- Non ce la faccio, voglio andarmene -

- Non fare così Mary, è un idiota non devi stare male per uno come lui - la consolò Lily attirandola in un forte abbraccio.

- Sì, un tipo così non merita le tue lacrime - rincarò la dose Alice unendosi all' abbraccio.

Dorcas le osservava incerta sul da farsi, da un lato c' era lui, il suo migliore amico da una vita e dall' altra Mary, la ragazza dall' aria forte ed indistrubbile che in quel momento manifestava una fragilità imprevista.

- Qui la vera idiota sono io; ho pensato che potesse esserci qualcosa, quando era chiaro che non sarebbe mai stato così - replicò Mary tra le lacrime. Odiava farsi vedere in quello stato,mostrarsi debole, ma persino il suo orgoglio veniva meno in un momento del genere.

Vinta ogni resistenza anche Dorcas si unì alle amiche e accarezzò la testa riccia dell' amica.

- Non fare così Mary, so che stai male, ci sono passata anche io ma è proprio ora che devi tirare fuori la tua grinta. Cazzo sei la tipa più tosta che abbia mai conosciuto non puoi disperarti così per una Serpe -

Mary alzò lo sguardo ad incrociare gli occhi azzurri di Dorcas che brillavano di determinazione e all' improvviso prese la sua decisione: non importava quanto ci sarebbe voluto nè come ci sarebbe riuscita, ma avrebbe affrontato la cosa e ne sarebbe uscita a testa alta. Per Godric, lei non era il tipo che si abbandonava alla depressione per uno stupido ragazzo.

- Avete ragione, basta piangere. Siamo ad una festa e quindi per Godric ci divertiremo! - decretò asciugandosi con forza le lacrime e dirigendosi a passo deciso verso il bancone pieno di alcoli che avevano allestito i Serpeverde.

- Che ti do splendore? - le chiese Colin Jhonson un Serpeverde dell' ultimo anno famoso per i suoi cocktail capaci di stordire anche un elefante.

- Ti lascio carta bianca,basta che sia qualcosa di forte. Stupiscimi - replicò la riccia.

Il volto del Serpeverde si accigliò per un attimo segno che evidentemente stava pensando a cosa servirle, dopo un paio di secondi la abbagliò con un sorriso soddisfatto.

- Ce l' ho, cinque minuti e sono da te - annunciò strizzandole l' occhio e sparendo dietro il bancone.

Dopo soli quattro minuti era di ritorno con una quantità impressionante di bottiglie. Versò e shakerò il tutto prima di servirgli una bevanda incolore che faceva girare la testa soltanto sentendone l' odore.

- Che cos' è? - domandò annusando il bicchiere con aria circospetta.

- Oh, un po' di questo,un po' di quello - replicò con aria vaga il Serpeverde.

Mary scrollò le spalle e ne bevve un sorso, doveva essere una vera bomba alcolica a giudicare da quanto le bruciava la gola. Tossicchiò leggermente.

- Non lasciare che ti tocchi la lingua, è questo il trucco - le consigliò il barista con aria esperta.

Mary annuì e bevve un altro sorso, questa volta andava decisamente meglio; il cocktail aveva un retro gusto vagamente fruttato che non aveva percepito inizialmente.

- Buono, come si chiama? -

- Patema d' amore -

Mary lo osservò cercando di capire se la stava prendendo in giro, ma a giudicare dall' espressione seria sul volto della Serpe non stava affatto scherzando.

- Nome curioso, ma appropriato - commentò. Il cocktail aveva un sapore leggermente aspro con una note dolce, come un rimpianto amaro condito da qualche piccolo ricordo felice, proprio come si sentiva lei in quel momento. Il suo sguardo vagò sulla pista da ballo al centro della quale Gaunt e quella studentessa di Beauxbatons stavano ancora ballando, anche se l' impressione che davano era più che altro quella di star scopando in pista.

- Accetta un buon consiglio, toglitelo dalla testa - le disse Colin che aveva seguito la direzione del suo sguardo.

- Da quando in qua le Serpi danno consigli ai Grifondoro? - domandò ironica.

- Da quando in qua le Grifondoro si innamorano di una Serpe? - replicò il ragazzo.

- Io non sono affatto innamorata - ribattè piccata.

- No certo, infatti è proprio perchè non sei innamorata che piangevi come una fontana e ora stai cercando di ubriacarti per non pensare - commentò sarcastico Colin.

- Non sono innamorata - insistette Mary.

- Certo -

- Davvero -

- Guarda che l' ho capito,è la terza volta che lo ripeti; sembra quasi che tu voglia convincere te stessa invece che me -

- Preferisco di gran lunga quando voi Serpi ci insultate, quando vi comportate come normali esseri umani mi spiazzate - confessò Mary.

- Allora è una fortuna che capiti molto di rado - osservò Colin con un sorrisetto.

- Già - confermò Mary vuotando il bicchiere d' un sorso.

- Vuoi che te ne prepari un altro? -

- Sì -

- Ecco a te - disse porgendole un bicchiere che aveva già preparato.

- Grazie....per tutto - disse Mary afferrando il bicchiere e rivolgendogli uno sguardo significativo.

- De nada - replicò il ragazzo scrollando le spalle e tornando al suo lavoro.

Mary girò i tacchi e si diresse alla ricerca delle sue amiche. Le trovò sedute in un angolo intente a chiacchierare insieme a Remus e Peter.

- Eccoti Mary, ci stavamo giusto chiedendo dove ti fosse cacciata - la salutò Peter con un sorriso imbarazzato. Non era un segreto per nessuno il fatto che avesse una cotta per la riccia Cacciatrice dei Grifondoro.

- Ero a prendere qualcosa da bere - replicò la ragazza alzando il bicchere.

- Tutto bene? - indagò delicatamente Remus.

- Oh si, sto alla grande - replicò la ragazza scrollando le spalle.

- Sul serio? - insistette il Grifondoro incastonando i suoi occhi color miele in quelli grigio/azzurri della ragazza.

- Non sono sul punto di suicidarmi se è questo che vuoi sapere - scherzò debolmente Mary.

Remus decise di lasciar cadere il discorso e tornò ad immergersi nella sua conversazione con Lily a proposito del compito di Pozioni che aveva assegnato Lumacorno.

- E quindi Lils giura che mi aiuterai - la implorò sfoderando il suo miglior sguardo da cucciolo.

Se c' era una materia in cui Remus Lupin non eccelleva era proprio Pozioni, ma grazie alle ripetizioni di Lily riusciva comunque a strappare un Oltre Ogni Previsione.

- Certo Rem, ti darò una mano - assicurò la rossa rivolgendogli un sorriso. Sorriso che si trasformò in una smorfia sprezzante nel momento in cui fecero la loro comparsa James e Sirius.

- Perfetto, mancavano solo loro due, ora si che la mia serata è ufficialmente uno schifo - commentò alzando gli occhi al cielo e facendo scoppiare a ridere i suoi amici.

- Neanche a me fa esattamente piacere vederti Evans - commentò Sirius storcendo il naso.

- Torniamo a ballare Ramoso - aggiunse rivolgendosi al suo migliore amico che al momento non sembrava avere alcuna intenzione di abbandonare la Evans.

- Non mi va, perchè non porti una delle ragazze? - aggiunse indicando le altre tre.

- Traditore - bofonchiò Sirius prima di rivolgersi a Mary - Che fai Mary May, vieni a ballare? -

Mary lo guardò minacciosa sentendo il soprannome che le avevano affibiato al primo anno

- Perchè no, ma chiamami un' altra volta in quel modo e giuro che ti prendo a calci - lo ammonì.

- Brrrr che paura -

- Andiamo a ballare che è meglio - commentò la riccia alzando gli occhi al cielo.

Neanche a farlo apposta si ritrovarono a ballare a mezzo metro da Gaunt e dalla sua accompagnatrice, visibilmente su di giri. Stava per distogliere lo sguardo quando incrociò gli occhi del Serpeverde. Nessuno dovrebbe avere degli occhi così, pensò la ragazza.Neri e magnetici, sembrava di caderci dentro come se si trattasse di due buchi neri, brillavano di uno scintillio tenebroso e al tempo stesso affascinante. Avrebbe potuto restare a fissarli per sempre. Il contatto visivo si interruppe e il Serpeverde indugiò con aria di disapprovazione sulle mani di Sirius che la tenevano per la vita. Mary gli rivolse un' occhiata di sufficienza e cominciò a ballare in modo ostentatamente provocante. Lui non era nessuno per guardarla in quel modo, in fin dei conti non voleva una storia, era stato molto chiaro in proposito. Bè si sarebbe reso conto molto presto di quello che si era perso.

Sirius incrociò lo sguardo dell' amica e lesse la muta preghiera nei suoi occhi. Le avrebbe retto il gioco, come sempre del resto, in fin dei conti era la sua migliore amica. E poi lui aveva altro per la testa, non riusciva a togliersi dalla mente una ragazza, peccato che non sapesse niente di lei. L' unica cosa che aveva notato era un tatuaggio alla base del collo, due iniziali: F G, scritte in un elegante corsivo. Un po' poco come indizio, visto e considerato che a scuola dovevano esserci decine di ragazze il cui nome o cognome iniziava con quelle lettere. Ne aveva parlato con James chiedendogli se aveva una vaga idea di chi potesse essere, ma l' amico gli aveva detto che nessuna delle ragazze che erano passate nel suo letto negli ultimi sei anni aveva un tatuaggio del genere. Quella notizia gli aveva fatto inspiegabilmente piacere.

Mentre ballava stretto a Mary lasciò che il suo sguardo vagasse in giro per la sala, chi diavolo poteva essere quella misteriosa F.G.? Allo stesso modo Mary stava ripensando a quanto era accaduto l' anno precedente, proprio durante la stessa sera.

 

Flashback

Febbraio 1975, Festa in maschera.

Pov. Sirius

Sirius sorseggiava con aria annoiata il suo bicchiere di Wisky Incendiario, quella festa era veramente noiosa, ecco cosa si otteneva quando si lasciava organizzare il tutto ai Corvonero pensò perlustrando la sala alla ricerca di James. Lo trovò su un divanetto avvinghiato ad una ragazza dai lisci capelli biondi che indossava un abito da sirena.

L' unica cosa interessante della serata era il fatto che fosse una festa in maschera, quella sera non c' erano divisioni di Casa, chiunque poteva essere realmente se stesso. Si alzò stiracchiandosi come un gatto e si diresse verso il balcone. Una ragazza stava appoggiata alla ringhiera e fumava una sigaretta alla cannella, l' odore arrivava fino al ragazzo. Era avvolta in un delicato abito argentato che le fasciava alla perfezioni il corpo, una massa di capelli neri come la mezzanotte era stata acconciata in un delicato chignon che le lasciava scoperto il collo da cigno. Infine una maschera anche essa argentata celava la sua identità, gli occhi color ghiaccio sembravano persi nella contemplazione delle stelle.

- Ecate, la Regina delle streghe - commentò Sirius risvegliandola dai suoi pensieri.

- Orione, il Cacciatore - replicò la ragazza osservando il suo abbigliamento.

I due rimasero ad osservarsi per alcuni secondi.

- Posso offrirle da bere o mia regina? - domandò Sirius porgendole il braccio.

- Perchè no - replicò la ragazza accettando il braccio che le veniva porto e lasciadosi accompagnare all' interno della Sala.

Dopo diversi drink e qualche chiacchiera Sirius propose di trasferirsi in un posto più tranquillo, c' era troppa musica,troppa gente ubriaca,troppo tutto insomma. La misteriosa ragazza ridacchiò e si disse d' accordo, si diressero in riva al lago portandosi dietro un paio di bottiglie di Wisky.

- Facciamo un gioco - propose rassettandosi con cura il vestito.

Sirius annuì, sarebbe arrivato sulla Luna con la scopa se solo glielo avesse chiesto.

- Hai tre domande a disposizione per riuscire a capire chi sono -

- E se non ci riesco? -

- Bè se non ci riesci paghi una penitenza -

Avevano giocato e lui non era riuscito ad indovinare la sua identità. C' era stata la penitenza e aveva pagato,bevendo fino all' ultima goccia della bottiglia di Wisky, l' altra era stata finita dalla ragazza. Non si sa come erano finiti a parlare delle loro famiglie.

- Perchè stiamo parlando dei nostri genitori ? - domandò stupito.

- Perchè stiamo perdendo tempo a parlare - lo corresse la ragazza annullando la distanza che li separava. Si erano baciati, lei sapeva di Wisky e cannella.

- Sai di buono - le sussurrò con le labbra che si sfioravano appena.

- Anche tu -

E poi il resto era storia, avevano finito con il fare l' amore due o forse tre volte. La mattina dopo si era svegliato sul prato in riva al lago con i ricordi un po' confusi ed il sapore della cannella ancora sulle labbra.

Da allora si era ripromesso di ritrovare quella misteriosa ragazza, ma l' estate era arrivata e di lei non c' era nessuna traccia, sembrava essere sparita nel nulla.

 

 

Flashback

Febbraio 1975, Festa in maschera.

Pov. Mary

 

Mary riemerse dalla folla di ragazzi accalcati sulla pista da ballo e si diresse verso il bancone, notò che Sirius era sparito chissà con chi, bè se non altro almeno lui si stava divertendo.

Stava sorseggiando l' ennesimo bicchiere di Idromele barricato quando una mano entrò nel suo campo visivo sottraendole il bicchiere.

- Ehi quello era mio - protestò indignata voltandosi ad affrontare quel ladro di bicchieri.

- Le mie scuse più sincere - rise il ragazzo vuotando il bicchiere d' un sorso.

- Se vuoi risultare credibile evita di ridere mentre ti scusi - gli fece notare ironica.

- Lo terrò a mente per la prossima volta -

Mary lo scurtò attentamente, quegli occhi, li aveva già visti da qualche parte.

- Ho detto qualcosa di male? - domandò perplesso il ragazzo.

- No - lo rassicurò Mary con un lieve sorriso.

- E allora perchè mi guardi come se mi fosse spuntata una seconda testa? -

- Non ti guardo così -

- E invece sì -

- E invece no -

- Ti ho detto di sì -

- Ed io ho detto di no -

I due ragazzi si guardarono per un attimo prima di scoppiare a ridere.

- Testarda,devi essere una Grifondoro - osservò con tono da intenditore.

- Arrogante e sarcastico, sicuramente sei un Serpeverde - replicò Mary.

- Lo dici come se fosse una brutta cosa - commentò lo sconosciuto.

- Lo è -

- Non necessariamente - la contraddisse lui.

- Non ho mai avuto simpatia per voi Serpi -

- C' è sempre una prima volta -

- E saresti tu? - gli chiese inarcando elegantemente un sopracciglio.

- Perchè no? -

- Bè suppongo di poterti dare una chance - considerò lei con tono fintamente pensieroso.

- Che onore - scherzò lui.

- Confermo la mia analisi di poco fa, sei arrogante e sarcastico -

- E tu testarda e permalosa -

- Appena un po' - confermò scherzando Mary.

- Allora mi dica miss permalosità, è permesso a questa Serpe arrogante e sarcastica di invitarla a ballare? - le chiese sfoderando un lieve inchino.

- Certamente - replicò la ragazza prendendo con un sorriso la mano che le era stata porta.

Avevano ballato per un paio d' ore, e scherzato, bevuto e poi di nuovo ballato e di nuovo bevuto. Erano ormai le tre del mattino quando la festa era finita e loro si erano diretti barcollando verso il dormitorio dei Grifondoro.

- Guazzabuglio - disse Mary con tono sicuro.

- Spiacente mia cara, ma la parola d' ordine è cambiata un' ora fa.

- Stai scherzando, e io come ci torno in camera? - esclamò Mary.

- Non è un mio problema signorinella - le fece notare la Signora Grassa prima di sparire.

- Stupida vecchia grassona, vecchia befana - la insultò Mary e avrebbe continuato se non fosse intervenuto il suo cavaliere a tapparle la bocca.

- Vuoi che Gazza ci becchi? - le sibilò in un orecchio.

Mary si zittì e si lasciò trascinare dal ragazzo.

- Dove mi porti? -

- Nella stanza delle necessità, dormiremo lì -

- Dormiremo è - commentò maliziosa Mary.

- Bè era solo una proposta, ma se vuoi possiamo fare altro - replicò il ragazzo abbagliandola con un sorrisetto a metà tra il divertito ed il malizioso.

- Prima voglio sapere chi sei - gli disse.

Il Serpeverde ridacchiò divertito - Per Salazar McDonald non ci sei ancora arrivata? -

Detto ciò si tolse la maschera rivelando i tratti cesellati e decisi che erano il marchio distintivo della famiglia Gaunt. Mary non si stupì più di tanto, in fin dei conti una parte di lei lo sapeva già, solo una persona poteva avere quegli incredibili occhi neri.

- Allora? Sei rimasta traumatizzata? - scherzò Rico.

- No, sospettavo che fossi tu - confessò la ragazza.

- Bene e quindi? -

- Quindi cosa? -

- Quindi cosa vuoi fare? Se vuoi che me ne vada devi solo dirlo - disse avvicinandosi lentamente alla Grifondoro, come per darle il tempo di tirarsi indietro.

Ecco, era quella la domanda da un milione di galeoni, voleva che se ne andasse? No, per Godric.

Ormai le labbra del ragazzo erano a pochi centimetri dalle sue.

- Se vuoi che mi fermi devi solo dire di no. Di di no e me ne vado - le sussurrò Rico a fior di labbra.

- No... -

Rico si bloccò all' istante e fece per tirarsi indietro.

- No...non fermarti - mormorò Mary riattirandolo a sè.

Le loro labbra si incontrarono, all' inizio esplorandosi delicatamente poi sempre con più urgenza, come avrebbe fatto un assetato con dell' acqua.I loro baci si fecero sempre più smaniosi fino a che Rico con trovò la lampo del vestito e glielo tolse di dosso. Mary ricambiò il favore tirandogli via pantaloni e maglietta.

Nella stanza apparve un letto.

Fine flashback.

Sirius sentì le lacrime bagnargli la camicia, Mary piangeva nascondendo il viso contro la sua spalla.

- Mary... - cominciò sottovoce, ma la riccia si sottrasse la suo abbraccio e lasciò di corsa la Sala. Aveva bisogno di stare da sola. Raggiunse la riva del Lago e si abbandonò al pianto. I ricordi avevano le zanne. Cercò a tentoni una sigaretta e prima di avere il tempo di accenderla una mano entrò nel suo campo visivo facendo scintillare la fiammella di un accendino. Alzò lo sguardo e attraverso gli occhi velati di lacrime si rese conto di chi si trattava.

- Ah, sei tu.... - mormorò.

 

 

 

 

 







 


Spazio autrice:

Allora, iniziamo dicendo che la storia sarà un po' complessa nel senso che si parte dalla fine del mese di settembre per poi ripercorrere attraverso dei flashback gli eventi passati. Specifico subito che in questo sesto anno si terrà il Torneo Tre Maghi, ecco perchè ci sono studenti di Durmstrang e Beauxbatons. Bè per ora è tutto, spero che la storia sia di vostro gradimento.
Baci baci,
              
Bella_92





Ecco a voi:




Sirius:     







Mary:






Rico: 





Fiamma: 

 

  
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