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Autore: Esca    21/03/2012    1 recensioni
Be lucky fan.
Cit- Roger Daltrey
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 2o-03-2012

Il giorno più bello di tutta la mia vita.

Io piccola quattordicenne di Firenze alle quattro del pomeriggio davanti all’
entrata degli artisti al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino mi trovo davanti a uno dei miei più grandi idoli.
Scese dal furgoncino bianco, la security lo allontana da noi, ma lui ci vienne vicino.

Stavo guardando Roger Daltrey negli occhi!

Un sogno che si avvera, il vento soffiava forte e tutto intorno a me diventò oscuro.
C’era solo lui, che con le sue splendide mani scarabocchio la sua firma su quel libretto.

Lo ringraziai con voce tremolante e lui rispose con uno strano “Prego”, mi tremavano le gambe, avevo la bocca aperta mentre stringevo la mano alla mia amica che,
anche lei, lo guardava con occhi adoranti.
Rimasi a fissarlo mentre faceva gli altri autografi, le persone più fortunate del mondo!
Vicino a me c’era un vero e proprio mod che si fece autografare il parabrezza della lambretta,
un uomo con il vinile di Quadrophenia e la ragazza del mod che si fece autografare il casco con il simbolo degli Who.
Lui scomparve dietro quella porta, abbracciai le mie amiche e una stupida lacrima mi scese lungo la guancia,
guardai il mio autografo...
“Be lucky fan Roger Daltrey”.

Io…La persona più fortunata su questo mondo.
Mentre tornavo a casa avevo un sorriso come stampato in faccia che nessuno poteva togliere.
Mi tremavano ancora le gambe, ma ero con le mie due migliori amiche,
avevo appena visto il mio idolo e fra un’ora lo avrei sentito cantare tutto Tommy.
L’ora era passata.

Una massa di gente era accalcata attorno al Teatro.

Fari accesi di una lambretta rossa mi accecavano
e il flash di macchine fotografiche immortalavano quella fantastica lambretta con alcuni fari verdi,
restai un po’ ad ammirarla finché non vidi lo stesso mod che era con me quando Roger aveva fatto gli autografi.
Mi siedo sulla mia poltroncina rossa e aspetto.

Eccolo. È lì, sul palco.

Le luci si spengono, delle colonne blu s’illuminano.

Inizia l’Overture, applausi e urli invadono il teatro.

AAAAAA. Urlo anch’io. Involontariamente. È un riflesso spontaneo
Inizia AmazingJourney.

Black out! Sul più bello! Venti minuti dopo rinizia l’emozione.

Il cuore palpita, le braccia si agitano, la testa è vuota, la bocca è piena di musica e parole.
Il microfono volteggia in aria, ripreso dalle sue forti mani e come un mago lo rifà girare, poi il tamburello sbattuti fra loro con forza.
Le chitarre emettono note, la possente voce tuona sul pubblico che si agita.

Più nulla nella mia mente, solo musica che volteggia come una ballerina.

Finisce Roger ci saluta con un semplice “Be lucky!”

Be lucky…eh, sì.

Quel “Be lucky” rimarrà per sempre nella testa di tutta quella gente e rimarrà impresso nell’autografo sul foglio, sul casco, sul parabrezza e sul vinile.

  
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