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Autore: Jules Lawrence    21/03/2012    1 recensioni
Un racconto erotico comico.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo leggendo un romanzo di John Grisham sul letto, poi lui ha aperto la porta della camera e dopo avermi sorriso – squallidamente – mi è saltato addosso. Adesso sto fissando l'abat-jour, mentre lui è sopra di me che si muove a ritmo lento. Non avevo voglia di fare sesso, ma chi se ne frega. Non ho neanche voglia di leggere quello stupido libro. Ecco, sono il classico stereotipo di moglie annoiata. Solo il sesso di vent'anni fa, quello sì, era degno di essere chiamato tale. Passammo la notte del nostro primo appuntamento nella sua Ford sotto casa mia, con la paura di essere beccati da mio padre o mia madre; fui io a prendere l'iniziativa. Lui era davvero un bel ragazzo: capelli neri lunghi fino alla base del collo, occhi azzurri, sorriso mozzafiato, fisico scolpito. Ricordava molto John Travolta in Grease. Appena accostata l'auto davanti al vialetto di casa mia, lui mi disse “Grazie della serata, piccola. È stata da urlo” e io gli risposi “Non è ancora finita” e presi a baciarlo con passione, finché decidemmo di abbassare i sedili. In pochi secondi mi ritrovai senza reggiseno, mentre lui, senza maglietta, cercava di infilare le mani nei miei slip. Io lo lasciai continuare molto volentieri, finché, desiderosa di arrivare al dunque, cominciai a sbottonargli i jeans. Una volta i preliminari erano la mia passione! Adesso non esistono più. In poco tempo era dentro di me, piacevolmente incastrato tra le mie gambe. Cambiammo posizione più e più volte, come se fosse una gara tra chi ne conosceva di più tra me e lui, trascurando la scomodità della sua Ford. Finché, finalmente, prima io e poi lui, raggiungemmo l'orgasmo. Ma non eravamo totalmente soddisfatti: mancavano alcune ore al sorgere del sole ed avevamo ancora voglia di trasgredire le regole.
Ecco, adesso lui si sta stendendo nella sua parte di letto, perché ha finito. Non me n'ero quasi accorta. Lo osservo e realizzo che assomiglia ancora a John Travolta, ma a quello un po' passatello di Pulp Fiction, non so se mi spiego. Beh, torniamo al mio Grisham.
  
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