Fuori pioveva violentemente e tuonava come un'esplosione costante di cannoni. Sembrava che il cielo stesse rovesciando tutta l'acqua che da milioni di anni evaporava dagli oceani, eppure Luce aveva tanto profondamente sperato che in Italia l'estate fosse diversa. Solo per quello aspettava ogni anno che i genitori la portassero in quel paesino sperduto sulle rive di un lago montano dai nonni materni, solo per poter passare le giornate all'aperto senza incorrere in un acquazzone. Ovviamente il tempo inglese aveva seguito il suo aereo e ora arrivava a perseguitarla anche in vacanza.
Sono davvero diversa da mia madre: lei ha sognato per tutta la vita di vivere nella pioggia e io spero solo di potermi trasferire presto in un posto caldo.
Questo pensava Lucinda Malik mentre entrava nella polverosa soffitta dell'enorme abitazione. Dopo un'intera mattinata passata a guardare le gocce di pioggia, aveva deciso di seguire il consiglio della nonna e cercare qualcosa di interessante tra i ricordi d'infanzia della madre. Così, scostando qualche ragnatela e cercando di non inciampare tra le cianfrusaglie, si accostò a un baule di mogano che dava l'impressione di essere anche più vecchio di tutti gli abitanti di quella casa. Nonostante le proteste della serratura, la ragazza riuscì ad aprire la cassa e si ritrovò a guardare la sua stessa immagine riflessa: la parte superiore della cassapanca era foderata da uno specchio incorniciato d'argento, pulito nonostante tutti gli anni che dovevano essere passati. Luce si ritrovò a fissare gli occhi color cioccolato e i capelli scuri ereditati dal padre, poi si soffermò sulla carnagione bianco latte della madre. Era sempre andata fiera del suo aspetto fisico e delle sue origini, era convinta che fosse solo qualcosa di cui vantarsi e così le avevano sempre insegnato i suoi genitori.
Improvvisamente la ragazza si accorse che un angolo dello specchio era sporco: sembrava che qualcuno ci avesse scritto sopra. Luce si sporse in avanti e cerco di guardare meglio la scritta.
 
"Alla nostra carota preferita. Louis Tomlinson, Harry Styles, Niall Horan, Liam Payne, Zayn Malik".
 
Papà? Gli zii? Perchè hanno regalato uno specchio alla mamma?
Subito dopo un'altra cosa attirò lo sguardo della ragazza: nell'angolo in altro a destra del baule, sotto un maglione di lana morbida, spiccava un quaderno fucsia chiuso da un elastico. Luce lo prese incuriosita e cominciò a sfogliarlo. C'erano moltissimi disegni, appunti presi probabilmente durante una noiosa ora di lezione a scuola e, ancora, spezzoni di una storia che alla ragazza sembrava di avere già letto. Ogni pagina era contrassegnata da una firma, una semplice sigla in realtà: A. L. Sulla copertina, scritto con inchiostro nero, c'era una frase che Luce aveva visto più volte durante la sua infanzia: ti diranno che i sogni non si realizzano, ti diranno che sei solo un'illusa, cercheranno di cambiarti, di costringerti a vivere una vita senza desideri. Tu però ricorda sempre una cosa: devi lottare per ciò che credi, devi farti valere; solo così, anche se fallirai, sarai in pace con te stessa, perchè avrai fatto tutto quello che il cuore ti diceva di fare.
Luce sfogliò altre pagine finchè, più o meno a metà del quaderno, trovò quello che cercava da una vita. La storia dei suoi genitori, che lei non aveva mai avuto il coraggio di chiedere, era raccontata tutta in quel quaderno dalla copertina di plastica.
 
 
 
 
                                                                                                                    14 settembre 2012. 
 
Ho deciso di scrivere questo diario perchè desidero con tutto il mio cuore ricordare per sempre il momento più importante della mia vita. Mi chiamo Alma, ho diciannove anni e sono appena tornata da una vacanza che per chiunque altro sarebbe stata solo una fantastica esperienza, ma non per me. Per me è stata l'esperienza che mi ha cambiato la vita, che mi ha fatto trovare l'amore e, forse, il lavoro che finalmente mi permetterà di lasciare questo buco italiano per trasferirmi nella grande Londra. Ma fatemi cominciare daccapo.
Tutto è cominciato i primissimi giorni dello scorso giugno. All'epoca avevo tre sogni: il primo si era infranto in un giorno pieno di sole, il secondo sembrava non avere speranze di essere realizzato e il terzo... il terzo mi faceva male al cuore, perchè ero sicura di non avere possibilità di vederlo avverarsi. In ordine, questi tre sogni erano: partire per una magica estate con amiche che probabilmente non avrei più rivisto, riuscire a pubblicare il mio primo libro e, infine, incontrare i miei idoli, i ragazzi che ormai da due anni occupavano il mio cuore pur non avendoli mai visti dal vivo: i One Direction.