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Autore: ProngsPadfoot    22/03/2012    8 recensioni
-Ti prego, James, svegliati.Ti scongiuro.James, ti prego.Ti prego.
La mia voce si è ridotta ormai ad un bisbiglio, ma dentro di me continuo ad urlare.
Il mio cuore ormai sta sanguinando.
E' lacerato in mille pezzi.Non ti muovi più.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Era il 31 Ottobre e faceva freddo, tanto freddo.

L'inverno ormai era alle porte.Non vedevo l'ora di poter festeggiare il Natale insieme a James, Lily e il mio figlioccio, Harry.

Il mio naso era così freddo che quasi sicuramente era in procinto di staccarsi e di sicuro non aiutava il fatto che anche le mani fossero congelate, a causa della mancanza di guanti, dimenticati a casa di James.

Porco Salazar!

I miei guanti!

Bene, dovevo solo cambiare rotta.

Merlino, però... ero quasi arrivato a casa!

 

 

Ecco, ci sono...

In lontananza vedo un casa ridotta in macerie.

La cosa mi puzza.Poco fa, non c'era una casa distrutta.

No.

La casa non è di Lily e James.

Non può essere!

Ma no!

James ne avrà combinate una delle sue e l'ira di Lily si sarà abbattuta sulla casa.

Scoppio a ridere fragorosamente, pensando al povero James, nascosto in qualche angolo della casa, per sfuggire alla moglie, che ha più le somiglianze di una banshe.

Continuo a ridere mentre apro il cancelletto che costeggia le macerie e solo adesso mi rendo conto che sto piangendo.

Calde lacrime mi rigano il volto e il respiro diventa irregolare quando vedo la porta, che adesso è più un pezzo di legno, a terra.

Qualcuno doveva averla fatta saltare.

Comincio a correre.

 

 

Vedo la bacchetta di James, lasciata incustodita sul divano.

Mi giro per andare a controllare al piano di sopra, quando vedo un corpo inanime riverso a terra, gli occhi aperti, privi della luce e scintilla malandrina che li caratterizzava.

Quegli occhi caldi che mi avevano sempre confortato e fatto sentire giusto ed accettato, almeno per una volta; quegli occhi comprensivi che mi avevano fatto sentire a casa, quando non ne avevo più una mia.

Il respiro mi si blocca.

Il cuore si frantuma e buttandomi a terra, comincio a gridare a pieni polmoni.

No! NO! NO! Non può. 

 

 

Lo abbraccio.

La sua camicia si bagna del mio dolore.

 

 

-Svegliati! Su, ci sono io! Che hai combinato, questa volta, Ramoso?

Su, svegliati!Hai dimenticato la bacchetta sul divano, James.Te la sei presa perchè ti ho battuto di nuovo a scacchi?

Vuoi la rivincita?Va bene, va bene.Ma adesso è tardi.

SVEGLIATI JAMES!JAMES! JAMES! JAMES! JAMES!

 

 

Comincio a scuoterlo.

Non si sveglia.

-Ti prego, James, svegliati.Ti scongiuro.James, ti prego.Ti prego.

La mia voce si è ridotta ormai ad un bisbiglio, ma dentro di me continuo ad urlare.

Il mio cuore ormai sta sanguinando.

E' lacerato in mille pezzi.Non ti muovi più.

Anche i tuoi capelli, dannatamente spettinati, si sono afflosciati sulla tua fronte.

Non puoi essere mort... NO! NO! NO! NO!

Avevi promesso, James!

Avevi promesso di farmi da testimone e di prepararmi un discorso che non mi avrebbe più fatto uscire di casa.Avevi promesso, James!

 Ma te ne sei andato.

NO! NO! NO!James, avevi promesso che saremmo invecchiati assieme.

Me l'avevi promesso.

Continuo a scuoterti sempre più forte, ma è inutile...  

Non ti muovi più.

Te ne sei andato, e stavolta per sempre.

 

 

Era il 31 Otobre del 1981, tutti festeggiavano il Bambino Sopravvissuto e la sua sconfitta su Voldemort, mentre io ero morto insieme al mio migliore amico.

   
 
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