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Autore: Douglas    22/03/2012    4 recensioni
Edward Fairfax costudisce un orribile segreto fra le solide mura di Thornfield Hall e quelle del suo cuore ma, quando incontra Jane, ogni barriera sarà abbattuta e Edward sarà capace di riscoprire il vero amore
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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salve a tutti siamo Douglas e Catherine Garko, due appassionate con la A maiuscola del romanzo Jane Eyre... Se anche voi lo siete leggete e ditemi cosa ne pensate e terrei anche che qualcuno si complimentassi anche con la mia socia perchè l'idea è di entrambe...

il primo capitolo è molto breve ma raccoglie l'essenza di tutto il romanzo


Thornfield Hall: The passion’s heart

 

Raiting: Arancione

Genere: Romantico, sentimentale, triste

Personaggi: Edward Fairfax Rochester, Jane Eyre, Adele, sig.ra Fairfax, Blanche Ingram, Bertha Mason

Note: What if…?

Ispirato al libro e al secondo film del 2011


Una leggera brezza si era alzata nella buia e frenetica notte di Berlino portandosi via la scia di fumo prodotta dal suo sigaro jamaicano. Di tanto in tanto accostava alle sue sottili labbra il bicchiere colmo di brandy, lasciando viaggiare i suoi pensieri al di là del Canale della manica: fino a Thornfield Hall.

Raramente la sua mente ritornava a quel luogo triste e maliconico nel cuore dell’Inghilterra; anche solo il pensiero lo disgustava, motivo per cui si gettava a capofitto in rapporti occasionali con donne bellissime che erano più attratte dal suo patrimonio chr da lui. Ma neppure queste relazioni “malsane” occupavano completamente la sua mente; finite le poche ore di passione ritornava il solito uomo burbero e freddo e scacciava qualunque fanciulla provasse a rasserenarlo.

Ma quella sera sentiva di dover pensare a Thornfield Hall, qualcosa d’invisibile si era alzato con quel vento e si era impossessato prepotentemente di lui.

Quanto tempo era passato dall’ultima volta che vi aveva fatto ritorno?

Non ricordava.Natale, forse?

L’unica cosa certa era che non vi era rimasto per più di una settimana. Vi aveva sostato per due giorni, tre al massimo, poi era ripartito per l’Europa e nessuno aveva più avuto sue notizie.

Eppure era sicuro che sarebbe successo qualcosa, si riportò il sigaro alle labbra ed aspirò osservando le carrozze scorrere nella strada al di sotto del suo terrazzo.

“ Signore, posso disturbarvi?” chiese Hans, il servo che aveva assunto appena stabilitosi in Germania.

“ Che cosa volete?” rispose bruscamente, distogliendo appena lo sguardo dalla frenesia cittadina.

“ È arrivata questa missiva per voi. Da… Thorfild Hall” esclamò, avanzando un poco sul terrazzo.

“Thornfield Hall? Lasciatela lì, la leggerò!” disse, accennando al un tavolino con un gesto autoritario della mano.

Hans ubbidì, chinando la testa, si congedò dal suo padrone. Rimasto di nuovo solo con i suoi pensieri, il signor. Rochester spense il sigaro nel portacenere di cristallo e si avvicinò al tavolino per servirsi dell’altro bandy.

Casualmente, il suo sguardo cadde sulla lettera posata accanto alla bottiglia.

Incuriosito la prese e, dirigendosi verso la poltrona in vimini, la osservò pensieroso, aggrottando le folte sopracciglia, e poi si sedette per inizare la spiacevole lettura.


“Gentile Mr. Rochester,


Vi scrivo per informarVi delle precarie condizioni di salute della sign.ra Mason.

Da qualche mese a questa è più irrequieta ed intrattabile del solito; Forse questo cambiamento è dovuto dalla presenza di un’estranea qui a Thornfield.

Vi chiedo cortesemente di fare ritorno almeno per qualche giorno. Forse la Vostra presenza riuscirà a calmarla e, se la situazione non si risolverà, saprete certamente prendere i giusti provvedimenti.


Distinti saluti,

Grace Poole”


-Signora Mason: strano modo per definire un demone!- pensò svuotando in un sorso solo tutto il bicchiere.

Osservò l’ultima goccia del liquido ambrato depositato sul fondo del bicchiere poi prese la sua decisione: Doveva tornare.

Non poteva scappare per sempre dalla fameliche fauci di sua “moglie”.

  
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