- Io provo qualcosa per te. -
- Ho capito, cosa vuoi che faccia?! -

The sound of sunshine.

Gli occhi erano fissi in quelli di Jong, decisi e sicuri, pretendenti di una risposta seria e definitiva. Jong ci trovava anche un tocco di fragilità, provocata dalla sua paura di una risposta negativa, di un "ma che dici? siamo entrambi maschi! che schifo!". Ma la speranza gli dava la forza di mantenere quella espressione, un po' imbronciata, che rendeva il ragazzo più maturo.
Gli occhi di Jong erano socchiusi. Non sapeva cosa fare.
In effetti la dichiarazione di Key era stata dritta e improvvisa, lo aveva colto di sorpresa.
Non che non se ne fosse accorto del suo interesse, per carità, ma pensava sarebbe stato uno sfizio passeggero e che sarebbe passato con la stessa velocità con cui era arrivato.
Era sull'orlo di una crisi isterica, quando notò che la convinzione di Key stava vacillando. Lo vedeva. Sott'occhi. I suoi occhi si stavano facendo tristi, cosa che fece stringere il cuore di Jong.
- Io...scusa se sono un peso per te... -
Jong spalancò gli occhi. Che significava "un peso"? Key non lo era affatto, anzi. Era quello che ...
La mente del ragazzo ebbe una ricaduta e una scena gli si pose davanti.

- Che cos'hai piccolo? - Chiese Jong, scherzoso, posandosi sulle sue spalle.
Key fissava davanti a sé, e fremette a quel contatto. Era troppo immerso nei suoi pensieri e mai si sarebbe aspettato che proprio Jong si sarebbe accorto della sua mancanza alla festa post-concerto.
- Hai ancora quella maglietta sporca? Su, vatti a fare una doccia e raggiungici, c'è da bere e ci sono donne! - Disse, scombinandogli i capelli.
Key non rispose. No, in effetti Jong non l'aveva notato.
Non sentendo una risposta, Jong sporse per guardarlo in faccia. Qualcosa scattò in Jong, ma questo qualcosa lo trattenne anche dall'abbracciarlo.
- ...che cos'è successo Key? - Chiese, anche se un nodo in gola gli rendeva difficile parlare.
Key scattò in piedi, mentre grosse lacrime gli solcavano la guancia.
- Lei non mi amava veramente! Non mi ha mai amato veramente! - Quasi urlava dalla disperazione e i suoi singhiozzi la dimostravano. - Voglio morire! -
Jong rimase qualche secondo in silenzio. Come si poteva non amare Key? Come si poteva prenderlo in giro? Scosse la testa, promettendo a sé stesso che gliel'avrebbe fatta pagare a quella donna. Fece un passo, per poter essere al suo fianco.
Non poteva abbracciarlo, sapeva che Key sarebbe sentito ancora più fragile.
Oh, eccome se gliel'avrebbe fatta pagare.
Non sapeva cosa dire. Le parole gli si fermavano in gola, poiché temeva di dire la cosa sbagliata. Ma vederlo in quello stato lo stava distruggendo nel vero senso della parola.
- Key, non voglio che tu stia male. - Disse infine, guardando davanti a sé con decisione, per poi voltarsi e guardarlo in faccia - Tu vuoi che io stia male? -
Lui scosse vigorosamente la testa.
- E allora non dire che vuoi morire. Se tu muori, io ... - Strizzò gli occhi. Cosa sarebbe stato dell'amata JongKey? Le fans ... avrebbero sofferto ... - ... faresti soffrire le tue fans. -
Key alzò lo sguardo, tirando su col naso. Jong nel guardarlo pensò ad un cucciolo abbandonato, per il quale avrebbe fatto di tutto pur di salvarlo. - Ci sono io con te. - sussurrò allora, arrossendo e tornando a guardare avanti.
Key sorrire, asciugandosi le lacrime con il polso. Sì, c'era Jong con lui. Allora allungò una mano per stringere quella di Jong.
Erano davvero un tutt'uno, ora.

Forse era da quel momento che Key aveva incominciato ad amarlo, pensò Jong.
Aveva sbagliato forse? No, in quel momento credeva fermamente a ciò che stava dicendo. Desiderava renderlo felice. Come anche ora. Come ha sempre voluto.
Scosse la testa. No, Key provava un sentimento diverso. Non era lo stesso suo. Non...
- Jong. -
Il ragazzo sobbalzò, vedendo il viso di Kay a pochi centimetri dal suo. I suoi occhi erano languidi e si vedeva che stava trattenendo la fuoriuscita di lacrime.
Gli si strinse di nuovo il cuore.
Voltò il capo, sfuggendo allo sguardo del biondo. Perché era così in tensione?
No, non poteva essere solo la paura di rovinare la band. Entrambi l'amavano troppo per poterla rovinare con degli stupidi problemi privati.
No.
C'era qualcos'altro.

Tic Toc.
I secondi sembravano minuti e i polmoni di Jong si rifiutavano di prendere ossigeno. Key era ancora lì a fissarlo, ma si vedeva che era allo stremo.
Voleva piangere. Anzi, doveva. Altrimenti quel suo corpicino sarebbe diventato teso e l'appetito gli sarebbe mancato per un bel po'.
La mente di Jong intanto era sottosopra. Non capiva. Non connetteva.
- Ho capito. - Sentenziò Key, voltandosi per andarsene.
E la mente di Jong scoppiò definitivamente.
- No Key, aspetta - La voce del moro era roca e aveva un tono quasi isterico - Tu ... io ... forse anche io provo qualcosa per te. - Balbettava, senza capire nemmeno lui quello che stava dicendo.
Key si fermò, ma non si voltò per guardarlo e nemmeno parlò.
Jong si rese conto che se lo avesse fatto andare, avrebbe perso la persona più importante della sua vita.
- Ti avevo promesso che non ti avrei mai fatto soffrire. - Disse, facendo un passo avanti.
- E invece lo stai facendo. - Rimase fermo sul posto, tremante.
- Ti avevo promesso che ci sarei stato io con te. -
Le lacrime incominciarono a inumidire le guance della 'Chiave'.
- Non devo manterere questa promessa ... - Si fermò solo quando fu dietro di lui. I capelli di Key gli solleticavano il naso e il suo profumo lo inebriava. - ... io voglio mantenere questa promessa. -
La conclusione della frase fece scoppiare in singhiozzi Key, che si voltò e lo strinse come se fosse l'unica sua ancora di salvezza.
Jong sorrise, sentendosi stranamente completo.
Forse Key non era l'unico a provare qualcosa.
Forse Jong lo aveva sempre amato.

Note dell'autrice. 

Made by: ElizabethAudi. 

Scritta in davvero poco tempo, ma l'ispirazione mi aveva colto e avevo voglia di JongKey.
Strano, dato che io e la Fefe stiamo scrivendo una 2Min. SPOILER!
Ora sto aspettando che finisca la sua parte, ma siamo a buon punto, dai.
Dopo tanta meditazione, ho deciso che pubblicherò qui le fanfiction-shot che scriverò sui membri degli SHINee
e scriverò i progressi nell'nda del mio profilo ufficiale.
Gli SHINee sono importanti e devono avere il loro spazio, oh.
Ah, due annotazioni.
1) Titolo ispirato alla canzone di Michael Franti e Jovanotti 'The sound of sunshine'. 
2) L'intreccio delle mani invece è stato ispirato da questo:  lot of love.
Spero sia stato di vostro gradimento! Io l'ho scritta con piacere, spero si noti.
Perdonate gli errori e ricordiamoci che i personaggi non sono di mia proprietà e questa shot non è stata scritta a scopo di lucro.
Le solite bazzecole, come se scrivessi per far loro del male.
La vostra Elly.