Tramonto
Sulla sabbia questo mar mi sa di sogni
e sensazioni, e perduti amori
e promesse, e desideri d’altri mondi.
Ma è camminando sulle rive che i pensieri
travagliando ritornan nella mente
e volteggiando tremuli e leggeri
passan sulla rabbia che brucia come fuoco
sulla tristezza che al passato sempre guarda
sulla gioia che non trova mai un luogo
per fermarsi, e non è mai stanca
d’apparir e di sparir, lasciando il segno.
Ma tutte l’emozioni
quante vane, seppur funeste
l’uomo non lascia trasparir, per vana gloria
perché si possa dir d’esser forte
e far di tutto l’animo un sol regno.
Ah! Che convinzione mortal
quella umana, com’è mera!
Quella di governar le sue passioni
che vana speme!
Il fluir dei sentimenti, come il tempo
è inarrestabile
e come il tempo non ritornan se si vuole.
E ci si vanta di saper
cosa si prova,
ma in realtà non sappiam dargli
neanche un nome.
Il sole ormai saluta,
un baglior rossastro squarcia il cielo;
È nato
e com’è nato presto morirà sereno
il tramonto.