Pioggia, Sole, Neve, Vento.

A Mimi,
perché, nonostante non ci sentiamo da un po',

non mi sono scordata del tuo compleanno.

(il ritardo c'è sempre, deve esserci, sennò non sarei io)

E, si, il sito ha proprio bisogno di NaruSaku.

Sakura ha un volto radioso,

sereno.

“Mi sono innamorata di Naruto”

Ino la guarda e capisce, se lo aspettava

“Lo sapevo”

“Lui...lui c'è sempre stato,

ed è sempre stato fondamentale: con la pioggia,

con il sole, con la neve, con il vento, sempre.

Cambia il tempo ma lui resta qui per me,

ed è venuto il momento in cui inizi anche io ad esserci

davvero per lui”

Con la pioggia

“Merda, merda, merda”

Sakura impreca nel bel mezzo di strada, mentre si accorge di non avere il cappuccio,

la pioggia aumenta la sua portata, e sui tacchi non si corre granché bene.

L'ombrello non se lo ricorda mai, quando piove, ma almeno il cappuccio, di solito...

Impegnata a maledire il tempo atmosferico, si era per un attimo scordata dell'appuntamento, ma il ricordo torna all'improvviso, a farle male.

Gli aveva dato appuntamento.

Ma è tardi, piove, e figurati se l'ha aspettata, al parco, sotto questa tormenta.

Non me li metto mai, i tacchi, Naruto, li ho messi per te, non per affogare in una pozza.

Ha gli occhi pieni di lacrime, Sakura, perché la pioggia ha rovinato tutto, e lei non ha un cappuccio, e per un attimo si era scordata dell'appuntamento, e le fanno male i piedi, e tutto va storto.

Hai ragione se te ne sei andato, Naruto, sono pessima.

Il trucco si è sciolto sulle guance, ormai nere di mascara, i capelli sono inzuppati, e del parco in cui si erano dati appuntamento si vedono solo i contorni.

La pioggia non da segnali di smettere, anzi, aumenta, impetuosa.

Sono stupida, e lo so. Scusami, Naruto, forse non ti merito.

Però l'ombrello arancione si nota subito, così come si nota il sorriso di Naruto.

“Non credevo ce l'avresti fatta, Sakura! Sei venuta da casa a piedi? Con questa tormenta?”

Sono stata a trovare Ino, e la cosa si è dilungata, ho fatto tardi e per un attimo mi ero scordata di noi.

“Non sono io quella che ha aspettato sotto la pioggia, saresti dovuto andartene”

Naruto sorride, e Sakura piange.

Lui la abbraccia, e si ritrovano lì, sotto la pioggia, bagnati fradici, pieni di speranza.

Con il Sole

Lenti scure e spesse coprono gli occhi verdi di Sakura,

Naruto le sfila gli occhiali da sole

“Hai gli occhi troppo belli per questi”

“ Non fare l'idiota, e dammeli”

Lei si incazza, lui la guarda e ride.

E' caldo, c'è il sole, e un'idea malsana gli si insidia nella testa, è folle, ma lui adora le cose folli.

“Andiamo al mare!”
“Naruto, è aprile. E' caldo, ma non da andare al mare. Vorresti prendere un treno e andare al mare, ora?”

impraticabile. Sakura è razionale. Sakura ha ragione.

Però c'è il sole, e, se non può avere il mare, almeno vuole la pineta.

Sakura si assopisce, e, quando riapre gli occhi, c'è un'amaca piantata tra due alberi davanti al suo giardino, e un ragazzo biondo che ci si dondola sopra, soddisfatto.

“Il mare no, ma almeno questo...”

E ha voglia di dirgli quelle tre paroline magiche, perché ha delle idee folli, ma le porta avanti.

Perché ha voglia di vivere.

E perché... si, perché lo ama.

Non lo dice, cerca di comunicarlo con lo sguardo.

Senza occhiali da sole, occhi negli occhi, su un'amaca, in aprile.

Con la Neve.

La neve fa tornare un po' tutti bambini, e Sakura e le sue amiche non fanno eccezione.

Tenten ha completamente perso il controllo e si diverte a fare l'angelo di neve,

Ino e Hinata stanno costruendo un malconcio pupazzo di nome Tom, e lei corre e strepita lanciando a tutte palle di neve.

Poi, una la colpisce sulla schiena.

Si gira, e Naruto la guarda con aria di sfida, attrezzatissimo: guanti, sciarpa, cappello, una tuta quasi da sci, e una guerra di palle di neve da iniziare.

La rosa schiva quasi tutti i tiri, poi prende una palla in pieno viso, e si vendica correndo incontro al ragazzo e versandogli dentro la maglietta la neve fresca appena raccolta da terra.

L'Uzumaki grida come un ossesso, e si aggrappa a Sakura, che cade, trascinandoselo dietro.

Cadono entrambi su un mucchio di neve, ridendo ansanti, e sono vicini.

Parecchio vicini.

L'atmosfera cambia, come cambiano i colori sulle loro facce.

“Non crederai di aver vinto” sussurra la ragazza, cercando di alleggerirla.

“certo che ho vinto! Vinco sempre!”

Naruto ride, Sakura ride, si alzano e si salutano, incamminandosi in direzioni opposte.

Ma la rosa si ferma dopo pochi passi, e si gira di nuovo.

Lui la sta guardando, e gli va incontro, lei cambia di nuovo colore.

“Dovevi baciarmi, prima, stupido”

“Vale lo stesso, se lo faccio ora?”

Il pupazzo di Hinata e Ino crolla distrutto dai saltelli di Tenten

“Ce l'hanno fatta! Finalmenteeee!”

Con il vento

Sakura si appoggia al muro, incapace di camminare senza sforzo, con quel forte vento contro.

Naruto è lì accanto.

“Sediamoci” le dice “ e aspettiamo che passi”

L'Haruno pensa a un sacco di cose, e le dice, cose strane, metaforiche.

“Pensavo che gli alberi sono belli, e sembrano forti.

Noi ci aggrappiamo agli alberi ricercando forza, ma gli stessi alberi si piegano al vento, e alcuni si spezzano.
Pensavo che continuo ad appoggiarmi su di te, e penso sempre che tu sei forte, ma ho paura che ti piegherai al vento prima o poi, che ti spezzerai.”

Il ragazzo ha uno sguardo interrogativo

“Non è che abbia capito molto, ma puoi continuare ad appoggiarti a me, non ci sono problemi”

“Perché non pensi mai ai tuoi, di problemi, solo a quelli degli altri, soprattuto ai miei?”

“Perché i tuoi, sono anche i miei”

Le frasi d'effetto che non ti aspetti, aggrappato a un muro in attesa che il vento diminuisca.

Le frasi d'effetto che non dovresti dire, forse.

Dichiarazioni sfuggite, senza neanche pensarci.

“Il vento si è un po' calmato” dice Sakura, e Naruto pensa che non l'abbia colto, il suo messaggio sottinteso, che forse non era così chiaro o che, peggio ancora, non abbia voluto coglierlo.

Ma lei poi gli stinge la mano, e gliela stringe forte.

“Se ci sei tu, io di problemi non ne ho”

Le frasi d'effetto che non ti aspetteresti mai.

Sempre.

Naruto dorme rumorosamente, e Sakura si alza, in silenzio, e ispeziona la casa.

Guarda com'è cambiata, da quando c'è lui.

In cucina sono aumentate le pentole incrostate nel lavandino, e in frigo non mancano mai porzioni di ramen già pronte. Sotto il divano c'è un paio di calzini sporchi, e in bagno la tavoletta alzata, e il dentifricio aperto.

Sulla scrivania sono raccolti tutti i suoi biglietti, quelli che le lascia quando lei ancora dorme e lui esce, che passano da Non c'è niente in frigo, scusa. , a Non sono riuscito ad azionare la lavastoviglie. E si concludono con un Non ti ho svegliata, eri bellissima.

E' il suo ragazzo caotico e sconclusionato.

Che le ha completamente sconvolto la vita.

Ma l'ha cambiata in meglio.

Prende la penna, e scrive.

Spero per te che tu abbia imparato a far funzionare la lavastoviglie, e che impari anche a tirare giù la tavoletta e chiudere il dentifricio. Il divano non ama i tuoi calzini, è inutile che li nascondi lì. E curati questo raffreddore, che russi.

Love u.

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Ok, ok, sto scrivendo una raccolta NejiTen e sono in ritardo ma non aggiorno e mi metto a pubblicare altra roba, lo so.
E' che... sono un po' in crisi con la raccolta, ho bisogno di tempo.

E ora avevo bisogno di scrivere una NaruSaku felice e spensierata di stampo semplice.

E' per Mimi, in ritardo, come sempre.

E' anche per tutti voi che amate la coppia.

Vi dirò, non mi dispiace.
Alcuni punti mi convincono molto, altri meno.

Ma non vi dirò quali sono, per non influenzarvi.

Fatemi sapere cosa ne pensate, e mi renderete un po' più felice ogni commento.

Un bacio a tutti.

Il rosa non mi è mai piaciuto, ma per Naruto e Sakura faccio un'eccezione.

Fra.