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Autore: Anthy    23/04/2010    10 recensioni
Desiderare... quanti significati può avere questo verbo?
Tanti.
Edward desidera Bella.
Quanti significati possiede, invece, questa frase?
Dal capitolo:
"Espiro, aprendo gli occhi di scatto, e fisso il soffitto, cercando un appiglio per distrarmi da quelle fantasie, da quella tortura.
Il mio corpo è teso allo spasmo, la voglia di raggiungerti è tanta, mia Bella.
Non sono così forte come credi, non sono così
gentiluomo come credi.
Perché ti desidero troppo, mia umana. Troppo.
Come uomo.
Come vampiro.
Io ti desidero."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Twilight's shots'
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Desiderio
Avvertenze: storia lievemente erotica. Possibile OOC.

Desiderio





<< Aspettami qui! Vado a lavarmi e torno subito>>, questo mi hai detto, mentre prendevi vestiti e beauty.
Ti sei avvicinata, posandomi un bacio leggero sulle labbra; mi sono concentrato sulle tue, di labbra, e ne ho assaporato la morbidezza, ne ho sentito il sapore, le ho desiderate.
Ma è stato tutto fin troppo veloce. Troppo breve. Non può essere diversamente.
E poi sei uscita, dirigendoti in bagno, lasciandomi disteso su questo letto che sa di te, dove il tuo profumo mi avvolge come se il tuo corpo fosse ancora qua con me, accanto a me.

Ho sentito la porta del bagno chiudersi, ho sentito oggetti che venivano spostati, ho sentito il fruscio degli abiti, ti ho sentita fischiettare.
Sorrido, mentre sento l’acqua della doccia venire aperta; la sento scendere, veloce.
Mi muovo a disagio sul tuo letto, sentendolo scricchiolare, ed affondo maggiormente la testa contro il cuscino.
Ancora rumore d’abiti levati. Fremo.
Se chiudo gli occhi, ti vedo.
Sì, riesco ad immaginare le tue mani che fanno scivolare lungo le gambe i pantaloni, che scavalchi quando si afflosciano sul pavimento. E poi la tua maglia li segue, venendo tolta e lasciata sul coperchio richiuso del water.
La tua pelle a contatto con l’aria s’increspa, forse rabbrividisci.
Ed immagino i tuoi seni dalla forma acerba, ma così attraenti... immagino le punte che si inturgidiscono, come piccoli lamponi gustosi...
Ne immagino il sapore, ne immagino la morbidezza...

Espiro, aprendo gli occhi di scatto, e fisso il soffitto, cercando un appiglio per distrarmi da quelle fantasie, da quella tortura.
Il mio corpo è teso allo spasmo, la voglia di raggiungerti è tanta, mia Bella.
Non sono così forte come credi, non sono così gentiluomo come credi.
Perché ti desidero troppo, mia umana. Troppo.
Come uomo.
Come vampiro.
Io ti desidero.
Mi basterebbe qualche secondo per raggiungerti, spogliarmi ed entrare con te sotto la doccia.
Mi basterebbe poco per osservarti, ammirarti, farti mia.
Mi basterebbe ancora meno per rischiare di ucciderti...
Strofino le mani sul volto, deglutendo il veleno che come fuoco mi ricorda cosa sono.
Eppure non sono solo mostro; sono anche uomo, la cui eccitazione scorre nel corpo, gonfia i pantaloni...
Cerco di concentrarmi sul mio respiro, sulle auto che passano per la strada, sulle foglie mosse dall’aria.
Ma lo scrosciare dell’acqua cattura inevitabilmente la mia attenzione, vanificando i miei sforzi, e i miei pensieri sono ancora rivolti a te, Bella.
Ma come posso non pensare a te?
E di nuovo, mi sembra di essere là, accanto al tuo corpo, ad osservare le tue mani che scorrono sulla pelle, pulendola, profumandola. Accarezzano il collo, scivolano sulle spalle, si soffermano sui seni.
Li massaggiano, come io vorrei fare.
E scendono sul ventre piatto, carezzandolo circolarmente.
E scendono, scendono ancora...
Ancora...

Mi alzo di scatto, respirando pesantemente.
Bella...
Bella...
Bella...
Ti desidero, amore mio.
Ti desidero troppo.
Muovo un passo verso la porta, un altro ancora, con lentezza.
Vorrei essere acqua, in questo momento, per avere il privilegio di sfiorarti, di godere della morbidezza della tua pelle, di scivolare e perdermi lungo le curve del tuo corpo.
Vorrei...
La mia mano si ferma sulla maniglia, stringendola. Sento il metallo incrinarsi leggermente a causa della pressione esercitata. Ma in questo momento ho bisogno di un sostegno; non posso avvicinarmi a te, ora, non avrei la forza, la lucidità per non mettere in pericolo la tua vita.
Sono così debole, Bella.
Mi sento così umano, quando umano non sono.
E ti desidero così tanto...
Appoggio la fronte contro il legno delle porta, ma calmarsi è difficile, molto difficile.
Di nuovo inghiotto il veleno, di nuovo l’eccitazione pulsa feroce fra le mie gambe.
Chiede sollievo.
Chiede te.
Ma non posso, capisci? Non posso.
Non mi sento pronto, non mi sento in grado di proteggerti dalla furia delle mie emozioni, dall’intensità del mio desiderio.
Ora posso solo immaginare il tuo corpo nudo, posso solo immaginare di scorrere le mie mani sulle tue forme insieme alle tue.
Nulla più.
Ed è frustrante, mio amore. Frustrante.
Mi volto verso l’interno della camera, quando sento l’acqua della doccia spegnersi.
Tra poco arriverai ed io nella mente vedrò ancora la tua nudità, mi vedrò lì accanto a te, ti vedrò sotto di me.
Un secolo di solitudine e arrivi te, che con il tuo sorriso e la tua bellezza e la tua fiducia risvegli il mio essere, il mio desiderio, il mio cuore.
Sorrido leggermente, al pensiero che qualcuno definirebbe tutto ciò il normale sfogo di cent’anni di solitudine. Emmett probabilmente mi sfotterebbe per non averti ancora amata come desideri. Anzi, già mi sfotte.
Ma non posso, capisci? Non posso.
Stringo i pugni, unico mio sfogo all’irritazione ed alla paura; sì, perché ho paura di poterti far del male, di poter distruggerti, delicata come sei.
Non voglio, non posso accettarlo.
Come potrei far del male a colei che amo?
Probabilmente, sbufferesti a questa mia uscita, alzando gli occhi al cielo e borbottando qualcosa sulla mia melodrammaticità, non capendo però quanto tutto questo costi anche a me.
Non ti accorgi che i miei occhi troppo spesso si tingono di nero quando ti guardo?
Che troppo spesso il mio respiro si fa profondo, quasi quanto il tuo?
Aspiro a pieni polmoni, il tuo profumo penetra in me, riscaldandomi, eccitandomi.
Occhieggio il tuo letto: se ora mi buttassi, penserai a quello che potrei farti proprio lì, su quel materasso, su quel mobile dalla molla scricchiolante. Copriresti te, con la tua voce – con i tuoi gemiti – il suo rumore?

Basta, basta!

Mi dirigo verso la finestra a passo umano; una parte di me spera che tu entri proprio ora, fermandomi dal fuggire, dallo scappare lontano da tutto questo desiderio.
Ma so bene che sei ancora dentro in bagno, il corpo avvolto da un morbido asciugamano; se fossi lì, ti massaggerei con lentezza, alle tue spalle.
Passerei la spugna sulla tua pelle, osserverei il tuo capo inclinarsi, mi perderei nelle curve svelate dal procedere verso il basso...
Ti fisserei, te che sei mia preda, inconsapevole di essere a tua volta predatrice.
Le tue dita... le tue dita io le sento... le sento avvolgermi il cuore, sottili e delicate.
Le sento mentre lo scaldano, mentre lo accarezzano.
Ed io sono solo tuo succube.

Salto dalla finestra, correndo attraverso la finestra; sferzo l’aria, mi libero del tuo profumo.
Tento di liberarmene, ma è impossibile. Scorri sottopelle, regalandomi vita, regalandomi calore.
Tormentandomi e tentandomi.
Scappo dal mio desiderio... scappo dalla mia voglia di te.
Lo so, sono solo uno sciocco, un idiota.
Un vampiro innamorato.
Semplicemente un uomo.

Solo... aspettami.
Aspettami, perché ti amo.
Perché ti desidero.


***


Note: uhm...
Intanto, salve a tutti. ^^
Oggi è una giornata un po’ così, colpa di questo stupido tempo.
E al calduccio sotto alle coperte, prima di rimettermi a studiare, ho scritto questa shot.
Forse Edward può risultare OOC (OOC – Out Of Character: ovvero non rispettante, per certi aspetti, caratteristiche del personaggio originale. Lo scrivo giusto perché su una recensione mi era stato chiesto cosa significasse ed io poi mi sono dimenticata di spiegarlo ç_ç Quindi ho rimediato ^^) però è così che me lo immagino: non è tutto d’un pezzo, ha anche lui i suoi... bisogni.
Ed è venuto fuori questo.
So che i vampiri non possono sognare, quindi quando chiude gli occhi non sogna, immagina e desidera.
Ho messo rating arancio, non l’avviso erotico perché non si può con suddetto rating; tuttavia, se secondo voi il rating è da alzare, basta che mi avvisate.
Credo di aver detto tutto!

Un bacione a tutti ed un bacio grande grande a chi commenterà!
Anthea


   
 
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