Storia
partecipante al contest 'Dream THE CROW black'
Punteggio:
55.5/65
Nick:
lilyblack
Titolo:
Slices
of love
Rating:
verde
Pairing:
Lily/James
Personaggi:
Lily,
James, Harry, Severus, Petunia
Genere:
Introspettivo,romantico.
Avvertimenti:
One
Shot, Raccolta.
Citazione
e/o oggetto scelti: ‘Ti
amerò per sempre’ ‘Solo per
sempre?’ /Pergamena
Note
dell’autore:
E’
una storia che è nata per gioco, non avrei mai pensato di
scrivere
di questa coppia, per quanto ho sempre pensato che sia la canon per
eccellenza, e io non amo il canon. Non è niente di
impegnativo e/o
pomposo, ma sono molto legata a questa storia. Ho espresso, dopo
tante storie cupe, il mio animo romantico e quello che penso debbano
aver provato questi due personaggi in due giorni così
importanti
della loro vita. Lily è più complessa di James,
perché sono
convinta che le donne siano più complicate, nel 90% dei
casi, degli
uomini e soprattutto per reagire alla mania dilagante di far avere a
Lily lo stesso carattere di Hermione.
C’è
una frase, nella parte di James, sottolineata: voglio far notare che
l’ho messa volontariamente al presente perché
è più una massima,
un aforisma diciamo, che non una parte integrante della narrazione in
terza persona. E’ un pensiero diretto di James e non penso
che
James pensasse al passato.
Ci
tengo a dire che l'ultimo rigo non è affatto un segnale di
una
Severus/Lily.
p.s. Storia partecipante anche al contest 'Piuma di Gallina', basato su storie Edite.-QUINTA CLASSIFICATA, vincitrice PREMIO CARATTERIZZAZIONE e PREMIO GIURIA della giudice LoveChild
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Il
giardino era pieno di luce soffusa.
Avevano appena finito di
firmare la pergamena matrimoniale e Sirius urlava ancora su quanto
fosse triste del fatto che il suo migliore amico si fosse appena
seppellito vivo.
Sembrava tutto dorato e l'abito bianco di Lily
brillava come se i Lepricani vi avessero fatto cadere sopra le loro
monete magiche; James non poteva fare a meno di guardarla mentre
rideva appoggiata alle amiche, soli vent'anni e tutta la vita
davanti.
Stare con lei gli dava la sensazione di essere l'uomo più
potente del mondo, di poter vincere anche la morte.
Non era
possibile spiegare come si sentisse ogni volta che la guardava, non
aveva mai provato ad usare le parole per spiegare ad altri come lo
facesse sentire il suo amore per lei.
Che senso avrebbe avuto dire
ad un impenitente don Giovanni che niente al mondo valeva il pugno
allo stomaco che gli arrivava ogni volta che lei gli sorrideva e che
avrebbe venduto tutto l'oro della sua famiglia purosangue per passare
tutta la vita con lei?
Non sapeva spiegarlo, non poteva portare
parole razionali alle domande che gli ponevano.
Non sapeva, non
doveva e non voleva spiegarlo.
Il loro amore sarebbe finito il
giorno in cui lui avrebbe saputo spiegare perché la amava e
perché
ne era sempre stato così sicuro fin da quando aveva soli
undici
anni.
La loro storia non era statica, non era banale, era in
perenne movimento come una nuvola che spinta dal vento cambia
direzione e forma,
rimanendo
però sempre unita.
Non avevano rinunciato alle loro passioni
nonostante l'amore che li legava; lei rimaneva puntigliosa e ordinata
e lui Malandrino e appassionato di Quidditch. Tornare a casa la sera
e avere qualcosa di nuovo da raccontare all'altro era il loro punto
forte; la loro vita insieme non sarebbe mai finita, erano troppo
forti per farsi sconfiggere.
Poteva sentire la guerra oltre il
muro del loro giardino a Godric's Hollow, poteva sentire le spire
nere della morte affliggere i cuori di tutti loro sotto i vestiti
eleganti, ma quel giorno l'unica forza che regnava era quella
dell'amore e sembrava essere emanata dal corpo di Lily.
Era
magneticamente attratto da lei come se fosse il primo giorno. Sentiva
l'attesa del loro primo abbraccio da sposati come un qualcosa di
spasmodicamente importante e si incamminò verso di lei
lentamente,
per pregustarsi l'attesa. L'attesa era stata tutto nella loro storia:
se lui non avesse saputo aspettare, perseverare e imparare a
migliorare dai rifiuti di lei quel matrimonio non sarebbe mai
avvenuto.
Sirius non sarebbe stato in un angolo, impegnato con
l'ennesima delle sue conquiste nonostante l'obbligo di fare il serio
testimone dello sposo.
Remus non sarebbe stato al centro della
pista da ballo a ridere per le buffe acrobazie di Peter.
Lui non
sarebbe stato l'uomo più imperfettamente felice del mondo; la
perfezione non abita sulla terra e la vera sfida della vita
è
rendere ciò che nasce imperfetto il più bello
possibile.
Correndo
cancellò gli ultimi passi che la separavano da lui,
abbracciandola
per la vita e stringendola a se mentre le sue amiche ridacchiavano
tra lo stupido e l'imbarazzato a causa di qualche dettaglio che a
lui, uomo dalla mente ristretta, non sarebbe mai riuscito di
capire.
'Posso rubarvi la mia signora?'
'E chi ti dice che
io voglia farmi rubare!!'
'Sei mia e io ti rubo donna... non si
discute.'
Voleva fare il duro, ma era cosciente del fatto che
gli occhi gli brillavano; Sirius lo stava guardando con aria
sconsolata, alzando il bicchiere di Champagne in aria, come per un
brindisi e questo comportamento da parte sua non era equivocabile.
Era lo stesso da circa dieci anni ogni volta che si parlava di
Lily.
Sirius era, assieme agli altri Malandrini, l'altro amore
della sua vita. Era profondamente convinto che la vera amicizia era,
come il vero amore, qualcosa di troppo forte per essere
compreso.
Camminarono abbracciati in mezzo al giardino, facendo
ridere i ragazzi, scandalizzare le vecchie signore e tentando di non
strappare lo strascico del vestito che lei aveva impiegato tanto
tempo a scegliere.
Le sue labbra non lasciavano mai la nuca di
Lily e il profumo di giglio lo invadeva facendogli scordare qualsiasi
cattivo pensiero, compreso quello su Remus che non si decideva a
buttarsi con la bella biondina che gli faceva il filo.
Arrivarono
alla fine del giardino e si concesse di stringere più forte
la sua
donna mentre si appoggiavano alla staccionata che dava sul retro,
verso il lago.
Quello era uno dei loro posti speciali, ma non era
felice. Lì, pochi giorni prima, gli aveva confessato che per
pochi
giorni avevano aspettato un bambino, ma che purtroppo l'avevano
perso; lo stress del matrimonio e quello della guerra erano stati
troppo forti per il suo fisico gracile.
Era stato devastante per
lei pronunciare quelle parole, ne era sicuro, ma anche per lui
ascoltarle. Non pensava che potesse sentire la mancanza di qualcosa
che non sapeva esistesse e che oramai non esisteva più,
eppure era
stata una delle emozioni più forti della sua vita.
Si era
immaginato padre, impegnato a insegnare ad un adolescente ragazzo con
i suoi stessi capelli come si conquistava la ragazza perfetta e come
si sconfiggeva la paura.
Era stato devastantemente bello pensare
Lily impegnata a vestire di trine e pizzetti una bambina bella come
una bambola, con degli occhi verde smeraldo che sembravano finti
tanto che erano brillanti.
Si era divertito a costruirsi
l'immagine mentale di un Sirius padrino, attaccato ai suoi figli come
lo era a lui; era certo che Remus sarebbe stato un ottimo mentore e
Peter un buon baby sitter.
Perdere tutto questo prima ancora di
saperlo era stato peggiore di uno schiantesimo in pieno petto, ma la
consapevolezza che aveva tutto il tempo del mondo per diventare nonno
lo faceva stare decisamente in pace con la vita e con la futura madre
dei suoi figli.
'Sai a cosa stavo pensando, signora
Potter?'
'A cosa, signor Potter?'
'Che saremo dei bellissimi
nonni innamorati.'
'Mi amerai fino ad allora?'
'Ti amerò per
sempre...'
Il silenzio li invase per un attimo, delicato e
romantico, prima che lei gli si abbandonasse con le spalle contro il
petto.
Ricordava ancora la prima volta che aveva visto quella
cascata di capelli rossi li, sulla sua spalla: le era andato a
sbattere contro mentre ritornava in dormitorio fuori orario e avevano
litigato furiosamente, ma aveva avuto ugualmente l'istinto di non
lavare la divisa per non cancellare il profumo del suo
shampoo.
'Solo per sempre?'
'Penso che se ho sopportato
sette anni di maltrattamenti posso anche sopportarti per un paio di
eternità...'
La risata di Lily invase l'aria e fu il regalo
di matrimonio più bello in cui James potesse
sperare.
************************************
La vita è
costellata di errori stupidi, io dopo il mio matrimonio ho spesso
pensato di aver raggiunto la felicità assoluta e che il
mondo mi
avesse già dato tutto. Sbagliavo.
Ho ancora molto da ricevere,
molto da dare e molto da soffrire. Sono i rischi del mestiere, non me
ne preoccupo e forse per questo mi merito il titolo di incosciente,
ma sopporto le conseguenze delle mie scelte con coraggio e non
rinnego nulla, sbagli compresi.
Nemmeno la praticità,
però,
salva dai rimpianti. Spesso si è così presi dal
raggiungimento di
un sogno infantile che non ci si rende conto che il mondo ci corre
accanto come un treno e che anche noi cambiamo con lui. Vogliamo a
tutti i costi qualcosa e scopriamo, quando la otteniamo, che ci si
è
chiusi fuori dal mondo senza un motivo. A me è capitato
piuttosto
spesso.
Ho messo a punto un metodo speciale per riordinare le fila
di quello che mi accade: chiudo il mondo fuori dalla mia mente e mi
concentro sui ricordi del passato come se li stessi vivendo.
La
mia vita non è stata facile, non lo è nemmeno
oggi, ma non avrei
mai pensato di arrivare dove sono. Essere talmente cieca da perdermi
un paesaggio marino o un tramonto su una distesa di girasoli sarebbe
stato impensabile fino a pochi anni fa, mentre oggi potrei vivere
nella città più strana e meravigliosa del mondo,
invece che a
Godric's Hollow, ma con James accanto riuscirei a paragonare
qualsiasi attimo o cosa alle espressioni del suo volto.
Forse è
questo l'amore: vedere l'altro in qualsiasi cosa e nell'altro tutto
ciò che la tua anima ha bisogno di farti notare. Chi ami
diventa il
tuo specchio, l'unico al quale non puoi sfuggire; nonostante io sia
sfuggita a lui per molto tempo. Ho passato una parte così
grande del
mio tempo ad odiarlo o ad ignorare la sua esistenza che ritengo
praticamente di aver sprecato tutta la mia vita fino al nostro primo
bacio.
Non conosco la giusta misura, non sono capace di trovare il
giusto mezzo: prefetto perfetto e moglie di un malandrino,
perseguitatrice dello stesso e suo grande amore.
Amo,
odio
e più spesso di quanto si possa pensare racchiudo entrambi i
sentimenti in un'unica bottiglia e mescolo vorticosamente.
James
non ne è l'unico esempio vivente: Petunia e Severus sono i
miei più
grandi rimorsi e il mio più grande desiderio è
che facciano di
nuovo capolino nella mia vita.
Darei qualsiasi cosa per riaverli
nella mia vita, nel mio cuore e nella mia quotidianità.
Oggi si
battezza Harry,
il mio
bambino. In uno dei giorni più belli della mia vita e il
fatto che
loro due, gli unici che c'erano da prima che la mia vita cambiasse,
non siano qui mi fa male più di quanto sia disposta ad
ammettere ad
alta voce
Petunia non lo amerebbe come ama suo figlio, ma sarebbe
comunque sangue del suo sangue e Severus sarebbe un grande maestro
per lui, nonostante l'odio che il dna gli imporrebbe di
provare.
Venderei tutti i miei averi e i miei capelli se quei
soldi servissero a qualcosa. James, Alice e tutti gli altri dicono
che dovrei dimenticare e andare avanti, ma guardando mio figlio non
posso fare a meno di volergli donare tutta me stessa, compreso i
fantasmi del passato che mi hanno fatta diventare quella che sono.
Mi
guardo allo specchio e nei miei occhi vedo tutto ciò che ho
vissuto.
Harry mi guarda dalla culla e non saprà mai del tutto chi
è sua
madre, perché in fondo mi vergogno di aver permesso ai freni
del
rancore e della delusione di fermare il mio coraggio e i miei
desideri.
Si può rivolere qualcuno nella propria vita nonostante
non lo si sia mai perdonato del tutto? Forse non avrò mai
una
risposta a questa parola, visto che la momento mi riesce
così
difficile anche scegliere il secondo nome da imporre a questo
scricciolo dagli occhi verdi che si diverte tanto a tirare la coda al
suo peluche a forma di cane.
La pergamena è qui davanti a me,
quasi del tutto compilata.
Harry ________ Potter
Potrei
lasciare lo spazio vuoto e passare alla storia come una grande
eccentrica, lasciando al vuoto e al silenzio il compito di definire
il lato più recondito dell'anima di mio figlio.
Potrei scegliere
un nome storico e renderlo egocentrico.
Potrei scegliere qualsiasi
nome, ma non sarebbe mai quello che in realtà so di volergli
dare.
Se scrivessi realmente Severus su quel foglio scatenerei una
guerra più grande di quella che è già
in corso e probabilmente
decreterei la fine del mio matrimonio. James non ha mai compreso il
legame che c'era fra me e lui e io non ho mai avuto veramente voglia
di spiegarglielo; il mio amore per lui non è legato a quanto
sia
d'accordo con me su come gestisco la mia vita, ma piuttosto a come
riesco ad essere spudoratamente felice quando lui è vicino a
me.
Posso sentire la sua presenza in una stanza anche solo
respirando l'aria, come in questo istante.
Pino, cane, cervo,
acqua e Burrobirra. Il suo odore è inconfondibile, come il
brivido
che mi sta scorrendo sotto pelle.
Basta poco per rendermi conto
che farei qualsiasi cosa per riavere mia sorella e il mio migliore
amico nella mia vita, tranne perdere mio marito.
HARRY
JAMES POTTER
La decisione, in fondo, è stata facile. Il mio
impulso mi ha guidata e so che l'ha fatto per il meglio, come
sempre.
L'abbraccio in cui mi stringe James ne è la prova, anche
se in fondo lui non sa niente delle mie elucubrazioni mentali e mai
niente ne saprà. E' importante mantenere un cassetto segreto
nella
propria mente a cui nessuno ha accesso, a volte nemmeno noi
stessi.
'A cosa pensavi, Signora Potter?'
Questa
domanda mi fa scattare alla mente un ricordo bellissimo e sorridendo
malandrina rispondo esattamente come lui fece allora.
'Che ti
amerò per sempre.'
'Solo per sempre?'
E' bello vedere come
la nostra intesa sia sempre vincente. I nostri pensieri viaggiano
spesso all'unisono e so che non molti possono dire la stessa cosa; il
piatto della fortuna per me rimane il più pesante.
'Beh...
non
so. Ritorna fra un paio di eternità e ne riparleremo, Signor
Potter.'
Il suo bacio mi ricambia di qualsiasi rinuncia,
eppure mentre mi incammino verso il mago che battezzerà
nostro
figlio non posso fare a meno di sussurrargli un'unica volta il nome
che non porterà mai, il nome del fratello che ho perso.
'Buona
vita, mio piccolo Severus'.
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giudizio e punteggio del ' Premio piuma di gallina'.
Quinta Classificata (pari) Lilyblack “Slices of Love”
Grammatica 9.5/10
Lessico e stile 14.8/15
Caratterizzazione 15/15
Sviluppo della trama 9.8/10
Originalità 9/10
Gradimento Personale 9.5/10
totale 67.6/70
Giudizio di Fabi:
Una storia che si legge con piacere, romantica, a tratti malinconica, comunque una storia positiva.
Tu sai già quello che penso riguardo al tuo stile. Sei sempre in grado di rendere le emozioni in modo signorile, quasi distaccato, eppure riesci a coinvolgere il lettore.
Questa storia in tutte le sue parti, mostra con chiarezza come tu, sfruttando pochi, piccoli spunti, riesca a gestire gli eventi con stile.
L’ultima parte, quella in PoV Lily, mi è piaciuta molto di più della prima che sembra meno sentita, in effetti pare anche molto più maschile. La scelta del secondo nome di Harry è un’idea molto originale, che dona quel tocco in più: mi ha emozionato fino quasi a commuovermi. Lily che vorrebbe chiamare il figlio come il suo amico perso, il suo pensiero per Petunia. Tutto questo rende la tua Lily una donna fragile e vera.
C’è qualche piccolo errore di forma, ad esempio: ‘visto che la momento’, ‘li’ senza accento, la ripetizione di ‘vita’, poi, sempre l’accento sul ‘se’. Niente di grave, comunque.
Per concludere, devo farti i miei complimenti per una storia che hai saputo gestire, dimostrando una volta di più le tue grandi capacità. Bravissima.
Giudizio di LoveChild:
I pochi errori che ho riscontrato dal punto di vista grammaticale in questa storia sono: uno spazio mancante, un ‘se’ senza accento, un ‘che’ di troppo e ‘perseguitatrice’ invece che persecutrice.
Lessico e stile sono perfetti, la tua storia ricorda un po’ il clima che si respira nelle favole.
Leggendo la prima parte mi è venuta in mente la scena del cartoon della Disney “Robin Hood” dove Robin dona l’anello a lady M. mentre sono circondati dalle lucciole. I tuoi Lily e James li ho immaginati cos’, luminosi e sprigionanti magia.
La caratterizzazione è superlativa, finalmente assisto alla presentazione di un James ma soprattutto di una Lily, che hanno uno spessore consistente. Finalmente vedo due coniugi Potter umani, non gli eroi pallidi che fuoriescono dalla bacchetta di Voldemort, ma i giovani e innamorati coniugi Potter. Lily ha i suoi dubbi e questo contribuisce a darle un’umanità che difficilmente le viene concessa.
Lo sviluppo della trama va oltre ogni previsione, hai scavato negli angoli più nascosti dei sentimenti dei due PG, nel caso di Lily, anche in quelli più scomodi.
Nonostante i personaggi scelti non siano originali, la tua storia è originale in tutto e per tutto perché non avevo mai letto di James e Lily da questo punto di vista così umano.
Mi ripeterò, ma ho amato questa storia e l’accenno a Severus, e quello a Petunia, mi hanno spezzato il cuore, una parte di me crede ancora che Lily sarebbe stata meglio se si fosse pacificata con loro rappresentavano il suo passato, in un certo senso erano la causa di ciò che era divenuta con gli anni. Bella, bella, bella!
Giudizio di Vogue:
Per quanto riguarda la grammatica, è pressoché perfetta: ho trovato solo una ripetizione (‘vita’), ma di poco conto.
Lo stile, nel caso in cui ci fosse ancora bisogno di ribadirlo, è superbo. Sei in grado di trasmettere molto non solo per quello che scrivi, ma per il modo in cui lo scrivi, che lascia immedesimare totalmente nelle vicende descritte, con un lessico semplicemente sublime e con la fluidità massima della narrazione.
Perfetta anche la caratterizzazione, in quanto hai reso Lily coerente con il suo personaggio, aggiungendo anche del tuo: è del resto plausibile che la sua mente sia ancora pervasa dal rimorso per il rapporto che ha perso con Severus, e che molte delle sue scelte siano state dettate più dall’amore per James che da una sua reale convinzione.
Il passaggio dalla prima parte alla seconda appare leggermente forzato, ma questo non rende meno piacevole il collegamento fra i due momenti, ossia il picco del suo amore per il marito contrapposto al momento del puro rimpianto per Severus, proprio nel momento di scegliere il secondo nome per Harry (dettaglio, a parer mio, splendido).
E te ne do atto, hai reso originale una questione abbastanza sfruttata, hai trattato questa sorta di conflitto interiore di Lily in modo innovativo, con spunti nuovi e assolutamente piacevoli.
Insomma, in sintesi... una bellissima storia, sicuramente, che come tutto ciò che scrivi è in grado di trasmettere delle emozioni forti. Complimenti.