In questo romance storico ad alto tasso erotico un severo padrone dell’aristocrazia inglese trova pane per i suoi denti in una serva dall’aria innocente. Bugie, inganni, violenze, punizioni e peccaminosi rapporti sessuali si consumano al palazzo di Leicerhampton, dimora di un uomo sprezzante, dove i sentimenti sono soltanto un elemento di contorno e la disuguaglianza sociale è il vero piatto forte.

- In famiglia siamo quattro. - Dissi, mostrandole quattro dita, come mi aveva insegnato la mamma. - Siamo io, mamma, papà e mia sorellina di due anni. Mamma e papà mi vogliono molto bene e mi hanno regalato un cane. Si chiama Fido, anche lui fa parte della mia famiglia. - la maestra mi sorrise, pensando che la mia fosse una famiglia molto felice. Non immaginava che in realtà mio padre picchiava me e la mamma. Non immaginava che io, a soli sei anni, dovessi difendere la mia sorellina. Non immaginava che il cane era stato comprato per infliggermi alcune punizioni. No, non poteva immaginarlo.

Ci sono cose che la storia non ha raccontato.
Pagine oscure cancellate dalla memoria.
Fatti tremendi che hanno suscitato disprezzo e vergogna negli anni a venire.
I Famis Ludi, i terribili giochi organizzati da Diocleziano per il divertimento di Roma,
sono uno di questi.
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Come sarebbero gli Hunger Games al tempo delle dodici Diocesi create da Diocleziano? Troverete le regole nel prologo di questa fanfiction interattiva.
Che i giochi abbiano inizio.
Le strateghe,
Ems_JM, TheLadyintheWater, Bessie

Shannon ha 18 anni ma non è un ragazzo normale.
Shannon ha il corpo ricoperto da lividi e cicatrici, i suoi occhi non cercano gli sguardi deglialtri
Soprattutto perché nessuno è interessato al suo sguardo, a tutti interessa solo il suo corpo...
Shannon è stato venduto dalla sua famiglia e ora passa di mano in mano per un pugno di banconote, un ragazzino che ha perso la sua umanità diventando al pari di un giocattolo erotico.
Shannon si domanda perchè tutto questo gli stia succedendo e se ci sarà mai una fine...
Shannon non si concede più di pensare all'amore...
Mi chiamo Shannon, non voglio dimenticare il mio nome tra tutti questi volgari appellativi