ATTENZIONE, SE NON AVETE MAI LETTO QUESTO AVVISO VI CONSIGLIO CALDAMENTE DI RILEGGERE I PRIMI TRE CAPITOLI, POICHÈ HO APPORTATO IMPORTANTI MODIFICHE.
« Sono in ritardo cavolo! »
Apro gli occhi a fatica, infastidito dalle urla di Natasha, e la luce che filtrando da dietro le tende mi colpisce in pieno viso mi fa riaffondare la testa nel cuscino con un gemito di protesta.
Con un enorme sforzo di volontà allungo una mano per prendere la sveglia sul comodino, e guardo l'ora.
Cazzo, ma sono le nove di mattina! Rettifico: sono le nove di sabato mattina, orario nel quale generalmente la gente normale riposa. Sento del trambusto provenire dalla camera di mia sorella, e questo mi riporta col pensiero alle sue parole di poco fa. In ritardo per cosa?
Suonano alla porta, e sento la voce di mia madre provenire dal piano di sotto.
« Tu devi essere Robert, il ragazzo che è venuto per le ripetizioni! Molto piacere, Maggie »
Ah, ma certo. Ora ricordo.
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In breve: Rob va a fare ripetizioni alla sorella di Jude, e... Beh il resto si vedrà.
Se volete, seguitemi in questa follia nata per gioco in un momento di noia.

Nel presente di Steve, torna ad affacciarsi qualcuno del suo passato.
Che aveva amato tanto ma che lo aveva anche molto ferito.

Pre&Post The Avengers
Steve è da solo, in un mondo lontano settant'anni dal suo.
Cerca una stabilità che non può trovare in un'epoca che non gli appartiene.
Il passato è troppo vicino e il presente troppo lontano.
Ma negli occhi di Tony si riflette un futuro per cui vale la pena tentare.

Da dopo la possessione, Clint Barton non è più lo stesso.
Chiuso in un ospedale SHIELD, lo tormenta il ricordo indelebile di ciò che ha detto e fatto con Loki.

[College!AU] [Sexting] [Linguaggio esplicito]
Steve è un tipo creativo, molto creativo. Con tanto di tatuaggi e piercing.
Tony è un fighetto, almeno in apparenza.
I due sembrerebbero odiarsi a morte.
E poi c'è Loki.

Ispirata a “Mente divisa” di PurpleStarDream.
Captain America è stato un indiscusso eroe americano, capace di affrontare ogni nemico e sventare ogni minaccia. Steven Rogers soffre di stress post-traumatico, di visioni tanto sconvolgenti e tanto frequenti da far presagire una schizofrenia imminente; che le cure di Bucky e Natasha non riescono a fermare.
E poi c'è Tony, occhiali da sole e sogghigno beffardo, che nel suo essere irreale è l'unico appiglio che Steve riesce a stringere.

{Johnlock | Mystrade}
«Sherlock sa perfettamente che in caso di un suo nuovo ricovero, io non interverrò più in suo favore, anzi, sarò il primo a fare in modo che lo trattengano in riabilitazione. Per anni, se necessario, purché la smetta una volta per tutte.» Ammise Mycroft, a cuore aperto. Non aveva paura di confidare quelle preoccupazioni a Lestrade, sapeva perfettamente quanto si fosse affezionato a suo fratello, inoltre era una brava persona, la più brava che avesse mai avuto il piacere di conoscere. «C’è il rischio che--» Abbassò per un attimo lo sguardo, spiazzato lui stesso dal fatto che non riuscisse a parlare della situazione di Sherlock, di quello che era successo solo un anno prima. [...]

Steve è un ragazzo dalla vivida immaginazione. Spesso fa da baby sitter a Peter, il bambino degli adorabili signori Parker. Un sabato sera, però, spazientito dal continuo piangere di quest’ultimo, invoca War Machine, fedele servitore di Tony Stark - conosciuto come Iron Man, Re di Iron Land -, perché se lo porti via. Ma scoprirà ben presto che non tutto è solo frutto della sua fantasia.

Nei rari momenti di lucidità, Tony si rende conto che la ressa attorno a lui non si è affatto calmata. Benché sia passato quasi un anno dalla sua ultima apparizione in pubblico, benché abbia fatto sapere tramite i suoi avvocati che vuole restare solo, sciami di giornalisti si affollano ancora attorno alla Stark Tower per potergli strappare un intervista e la gente comune alza gli occhi al cielo nella speranza di vedere Iron Man volare ancora.
Pepper non è sopravvissuta allo scontro con il Mandarino e Tony non riesce a superare il lutto.
[Steve/Tony] IClint/Coulson] [Bruce/Natasha]

Non è facile essere un padre trentenne di una bambina di dieci anni, quando sei solo al mondo e la madre di tua figlia è morta.
Non quando vuoi darle il mondo e anche di più.
E' per questo che Steve sceglie la via più facile, per non far mancare nulla a Sarah, aiutato dalla sua prestanza fisica e la bellezza straordinaria.
Tutto è perfettamente rodato, almeno fin quando non arriva Tony Stark a mandare all'aria tutto.

Tony ha abbandonato i Vendicatori e il ruolo di Iron Man ed è scomparso senza lasciare traccia di sé.
A Steve è rimasto il compito di portare avanti da solo il gruppo, ma farlo è meno semplice di quello che sembra.
[Steve/Tony]

Robert è cresciuto in un quartiere povero e malfamato della NY degli anni 60', l'unica sua aspirazione nella vita è quella di avere la sua dose giornaliera e sopratutto combattere, queste sono le uniche due cose che lo tengono legato allo schifo di vita in cui è costretto a vivere. Ma le sue prospettive cambieranno radicalmente quando troverà una vera ragione per cui combattere.
Dal testo:
Solo il dolore lo teneva a contatto con la realtà e sapeva che quei combattimenti avrebbero portato dei soldi, in caso di vittoria, e quel denaro sarebbe servito a comprare la droga che gli avrebbe fatto provare un piacere intenso, quello che gli suscitava l'eroina ogni volta che entrava in circolo.

AU
Steven Rogers ha sempre desiderato conoscere una famiglia perfetta. E quando la conturbante Maria Stark le apre le porte della sua famiglia per chiedergli di fare un ritratto, Steven rimane incantato da ciò che vede. Maria è bellissima, Howard è intelligente...L'unico estraneo sembra Anthony, il loro figlio, un ragazzo dallo sguardo che affascina e che in realtà nasconde molti segreti. Steven presto imparerà che non esistono le famiglie perfette e che possono sfasciarsi facilmente, sopratutto quando si inizia una losca e torbida relazione con uno dei componenti...
Stony e non solo...

-perché dovrei accettare?- lo scrutai; dovevo capire.
-perché oltre a darti una 13esima possibilità di uscire libero da qui, potresti non tornarci più, avere un lavoro e diventare quello che hai sempre voluto essere.- ancora quel tono da pubblicità, gli occhi scintillavano appena, sotto la maschera di autocontrollo.
-un eroe?- chiesi io cercando di non ridere.
-già...- lui annuì serio.
Mi sporsi un pelino avvicinandomi a lui guardandolo negli occhi:-io ho capito una cosa invece. In queste 13 volte ho capito che gli eroi non esistono più.-

Il Mandarino è finalmente sconfitto, ma gli incubi di Tony Stark non sono certo finiti e tanto meno gli attacchi di panico. E allora, cosa c'è di meglio dell'affrontare i propri demoni a testa alta e con coraggio? D'altronde non è quello che fanno tutti i supereroi? Anche loro però - a volte - hanno bisogno di un aiuto. Che sia del tutto inaspettato be', questa è un'altra storia.