[Contest: All But Stark]
Tony vuole uscire dai suoi attacchi di panico, cercando aiuto all'unico membro degli Avengers che potrebbe capirlo, Steve.

Il portello si aprì e venne accostata la scaletta mobile. Le persone in attesa, un certo Milkovich musone compreso, si accalcarono verso i primi uomini che scendevano. Le mani di Mickey erano umidicce per l’emozione. Si sentiva accaldato come una cazzo di adolescente ma si disse che non poteva farci niente e che, in fondo, poteva permetterselo: non vedeva il suo compagno da quattro fottuti mesi, troppo.
/// GALLAVICH WEEK - Day 7: FUTURE GALLAVICH /// aka "quando Ian torna dalle missioni di pace"

Mickey sollevò la bottiglia con lentezza e accolse l’orlo del collo fra le labbra. Vi si attaccò con decisione, come se avesse schioccato un bacio, piegò il collo all’indietro e lasciò scorrere tre pigre sorsate lungo la gola. Su e giù faceva il pomo d’Adamo, e poi il ragazzo si ripulì di una goccia scappata sul mento con un gesto sgarbato della mano. Aveva ancora le labbra bagnate di birra e le leccò con diletto soffermandosi poi all’angolo sinistro con la punta.
“Cazzo. Cazzo.” pensò il rosso, letteralmente catturato da quei movimenti che per qualche motivo lo eccitavano. Mickey. Mickey e le sue dannate labbra. Mickey e la sua dannata lingua.
/// GALLAVICH WEEK - Day 6: SEXY TIMES /// aka "quando casa Milkovich è libera"

[AU!GuyRitchie!Sherlock Holmes] Londra era come un ritratto antico che cercasse di modernizzarsi, ma invece di togliersi il vecchiume di dosso lo ammonticchiava giorno dopo giorno agli angoli della cornice, una grottesca piramide di mucillaggine grigia e pastosa. E forse era proprio per questo che Steven Rogers l’aveva scelta.
Accartocciò tra le dita il foglietto su cui era scritto l’indirizzo della casa, un quadratino di carta straccia già stropicciato e macchiato per averlo tratto di tasca troppe volte e per averlo troppe volte ricacciato malamente tra i biglietti del treno e della nave. Alzò gli occhi alla lampada a gas che sporgeva al di sopra della strada, il braccio metallico ben piantato nel muro, la fiammella che baluginava contro i tondeggianti numeri in ottone; quindi strinse tra le dita l’anello di ferro della porta e lo batté tre volte contro il legno bianco.

[Pre-Slash]

«Dillo ah- a qualcuno e ti uccido.» soffiò Mickey. Non voleva parlarne, cazzo. Non era gay. “Non sono gay” si ripeté, rabbioso, mentre si faceva fottere da Ian Gallagher.
/// GALLAVICH WEEK - Day 4: DIFFERENT WORLDS /// aka "Gallavich as Kurtofsky"

Ian cercò di mantenersi lucido. Si chiese che razza di idiota si mettesse a rapinare un poveraccio come il signor Gutierrez che tirava a malapena avanti e non dava mai fastidio a nessuno. Mentre l’anziano tirava fuori alla rinfusa le banconote e le sigarette, il rosso con le mani alzate non distoglieva lo sguardo da quello elettrico del delinquente. Dietro la gomma scadente plasmata in qualche fabbrica cinese, due occhi freddi, lucenti, saettavano su di lui.
/// GALLAVICH WEEK - Day 3: DIFFERENT BEGINNINGS /// aka "di mezzo ci son sempre pistole"

«Non sono un cazzo di analfabeta, Gallagher! Sei tu che ti atteggi a topo da biblioteca!»
/// GALLAVICH WEEK - Day 2: JACK DANIEL'S AND ORANGE JUICE/// aka quando Ian deve riportare un libro in biblioteca e chiede a Mickey di accompagnarlo...

«Gallagher! Mi avevi detto che oggi eri solo, no? Ho aspettato che i tuoi fratelli uscissero.» esclamò quello, agitandogli sotto al naso due lattine di Krombacher prima di sistemarle in frigo.
«Uno per uno? Wow, hai avuto pazienza!» sorrise l’altro. «Ora mi puoi aiutare. Vedi quelle tre teglie laggiù? Lavati le mani, prendi quel pennello, bagnalo e…»
«…lo passo sulla teglia e poi ci metto sopra la carta da forno. So come si preparano dei biscotti.» concluse l’altro. Ops. «Cioè, perché ho visto come li fa Mandy.»
/// GALLAVICH WEEK - Day 1: I LIKE 'EM SWEET/// aka Ian, Mickey, i biscotti e... il burro.

[post Iron Man 3- post The Avengers]
Tony sorrise e si ritrasse, alzandosi in piedi. Gli piaceva giocare con lui, molto. Si intendevano. Si arrabbiavano allo stesso modo, reagivano nello stesso modo. Loki, lo afferrò con determinazione, forzandolo a tornare sul divano. Stark lo guardò, sorpreso.
-Fallo! ordinò il dio, supplicandolo con lo sguardo, ma mantenendo un tono autoritario.
-Chiedimelo per favore...
-Io non chiedo per favore...
-Non volevi cambiare vita...
-Maledizione, sta' zitto! esplose il più alto, sdraiandosi quasi addosso all'altro e premendogli il proprio naso contro il suo. Tony ridacchiò, sorpreso, prima di passare una mano sulla schiena del dio.
[TonyxLoki]

Se te lo avessero chiesto, avresti sicuramente risposto che no, non faceva per te.
E lo avevano fatto, in tanti.
Più che altro insinuato o scritto, tutti troppo stupidi o intimoriti per chiederlo a te direttamente.
Evidentemente le convenzioni sociali stabiliscono che non si può dire di conoscere una persona a tutto tondo se si ficca prima il naso nella sua sfera personale, privata, sessuale.
Delle convenzioni sociali non te ne è mai importato nulla.
Non le conoscevi e se sì, erano state rimosse o semplicemente ignorate.
Prima mia storia qui: Sherlock non ha mai capito la parola "amare". Gli servirà tornare dopo tre anni per capire cosa l'amore sia e cosa non sia.

Si poteva vivere con Tony Stark solo se ci si era preventivamente dotati di una buona dose di pazienza o, in alternativa, di un fucile ad aria compressa.
Quando aveva esposto tale teoria all’Agente Leland, lei aveva riso.

[Steve/Tony; Pre-slash]

Una settimana di lontananza tra Steve e Tony rischia di diventare pericolosa... per la testa di quest'ultimo!

"Il suo interesse nei confronti della missione era passato in secondo piano, lasciando che il fulcro dei propri pensieri fosse il dio norreno: la mente era ossessionata da lui.
I suoi occhi di smeraldo, il suo ghigno indisponente, il suo raro sorriso, le sue mani, tutto."
[HawkFrost / Clint x Loki]