[Dr. Stone]
[Dr. Stone]
Gen sta preparando uno spettacolo di magia per il villaggio e Senku si ferma da lui, incuriosito. A questo punto, il mentalista fa la sua mossa.
Senku ritenne di aver trovato in lui il partner ideale sotto molti aspetti. Anche se la sua capacità di prenderlo in contropiede gli dava quella sorta di brivido. Un ignoto che la scienza spiegava, ma che restava comunque ignoto.
Sospirò e chiuse la porta col chiavistello.
-Facciamo che questo spettacolo resta privato, mentalista.- disse con un ghignetto.

Kidd e Law fanno a gara a chi ce l'ha più lungo.
No, non quello che credete.
E Killer somatizza.
[Spoiler cap 769]

Nel suo lavoro come infiltrato nella gilda oscura Raven Tail, Gajeel aveva avuto modo di incontrare Master Ivan più di una volta e la sua opinione si era mantenuta la stessa sin dalla prima volta che l’aveva visto: quel tipo non aveva nulla a che fare né con Makarov né tanto meno con Laxus, pur essendo loro diretto consanguineo. Così, ad un certo punto del suo percorso non esattamente vitale alla Raven Tail per passare false informazioni, al Dragon Slayer viene spontaneo elaborare qualche riflessione su come padre e figlio possano essere così diversi, sebbene partiti da uno stato di simile follia a cui il biondo si è poi fortunatamente sottratto.

Un fulmine nero squarciò il cielo, atterrando di fronte a loro. Il fulmine prese forma, diventando un uomo grosso dai capelli verde acqua e le iridi bianche. Fried lo riconobbe subito. Era Orga, il God Slayer di Sabertooth. Quello che aveva sfidato Laxus ai Grandi Giochi della Magia di Crocus, l’anno prima. Fried guardò il Dragon Slayer. Aveva assunto un’espressione annoiata e aveva alzato un sopracciglio.
- Che diavolo ci fai tu qui? – sbottò.
Orga sorrise, sistemandosi la fascia nera che gli ricopriva la fronte. – Sono qui per fare uno scambio equo con te, Dragon Slayer.
Laxus inclinò la testa da un lato e dall’altro, facendo scricchiolare pericolosamente le ossa del collo.
- Che genere di scambio?
Il God Slayer sorrise ancora di più. – Io – iniziò, allargando le braccia. – ti offro un combattimento contro di me. E tu in cambio mi dai il tuo schiavetto.
Fried capì che stava alludendo a lui solo quando quegli occhi bianchi lo scrutarono da capo a piedi.

Quando il proprio protetto è fin troppo libertino, quando se la fa con un tizio coi capelli verdi che non sei tu, ma che è un gorilla pompato ed elettrico, può la sua guardia del corpo non esserne infastidita?
Fortuna che Bixlow ha sempre la soluzione a portata di mano.
Forse.

Grimmjow si trova faccia a faccia col peggiore dei suoi incubi: la regressione.

Non era malvagia la sensazione di surfare sul legno a velocità lampo.
Non aveva avuto neppure il tempo di vomitare, se proprio doveva vederci lati positivi.
Il problema, ciò per cui avrebbe ucciso quei due maledetti, fu che, appunto, l’avevano lanciato con troppa forza.
Non ebbe il tempo di vomitare, ma tempo due secondi e già si vedeva sfracellato al muro.
Tempo un secondo e Luxus si trovò a passare proprio lì davanti.
E Gazille temette di morire folgorato, era ben noto che l'altro avesse un certo caratterino! Gray e Natsu sbiancarono per il terrore. A quanto pare erano consci di aver fatto un’enorme, catastrofica cazzata.
Lui, Il Drago di Ferro si rassegnò a finire carbonizzato per ripicca dal nipotino adorato di Master Makarov.
Peccato che Luxus avesse ottimi riflessi.

-Birra Dreher.- lesse il Dio del Fulmine, gustandosi l’imbarazzo dell’altro drago con palese goduria -La preferita di Gazille Redfox.-

" Andammo a sistemare in camera i pochi bagagli che ci eravamo portati. Lo osservai di sottecchi mentre sostava indeciso davanti al letto, come se non sapesse cosa fare. Mi avvicinai senza far rumore.
< Quale posizione preferisci? >, mormorai, volutamente ambiguo, a qualche centimetro dal suo orecchio. Alaude sobbalzò violentemente e si scostò, con le guance lievemente arrossate. Come faceva ad essere imbarazzato e ad avere quell'aria omicida allo stesso tempo? " Dal cap. Uno
Alaude e Daemon in missione insieme... situazione potenzialmente esplosiva, contando che l'amata Elena è morta da ormai un anno. Due persone in apparenza diverse, ma in fondo simili.

Fanfiction che nasce dalla lettura del capitolo 500 e dalla domanda che ne è scaturita subito dopo.
E se quella spada fosse Pantera?
SPOILER!
Questa fic è ambientata in un momento immediatamente successivo all'invasione della Soul Society.

« Dopo aver visto decine di morti ammazzati, imbrattati del loro sangue che si mescola allo sporco, esalanti odori nauseabondi, guardati con curiosità o indifferenza professionale, scansati come rifiuti pericolosi o commentati da urla convulse, ne ho ricavato una sola certezza, un pensiero tanto elementare che rasenta l'idiozia: la morte fa schifo. » Roberto Saviano - Gomorra
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Fra faide sanguinose, ragazzini allo sbando, ritorni inattesi, amicizie improbabili e strane coppie, Athens è teatro di un'epica saga ambientata nel sottobosco legato alla potentissima Organizzazione, l'associazione malavitosa più potente degli Stati Uniti.
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Dite sedeva su un cassone di legno, annoiato. Si rigirava fra le mani una rosa rossa, senza degnarsi nemmeno di alzare lo sguardo su quel vicoletto squallido dai muri scrostati e scribacchiati. Gli sembrava di essere rinchiuso in quelle giornate sempre uguali.
Aspirò il profumo della rosa che, ormai moribonda, esalava aromi dolcissimi, riuscendo quasi a coprire il perenne puzzo di nicotina che accompagnava i suoi amici. Di Death Mask in particolare.