ellie_
Membro dal: 24/07/10
Nuovo recensore (28 recensioni)
descrizione
«Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni
~ William Shakespeare

Scrivere è prendere l'impronta dell'anima.
Multatuli

Chi sono? Non lo so.

Cosa faccio nella vita? Vivo.
Perché scrivo…? Perché solo così riesco ad estraniarmi dal resto del mondo per entrare dentro ad un altro, per me all’apparenza diverso da quello in cui sono abituata a vivere, più libero, inaspettato, bello, dove tutto può succedere ma soprattutto dove tutto ciò che io voglio accada, succede. 
Perché la verità è che sono una grande sognatrice, ma che dico, grandissima. 
Sì, io sogno un casino, ma non alla sera quando dormendo la mia mente produce storie per lo più impensabili senza un vero filo logico, sbucate chissà da quale punto della mia testa, ma mentre ascolto la musica, aspetto l’autobus alla mia fermata, siedo al solito banco all’interno della mia classe, punto gli occhi fuori dalla finestra e sì, lo ammetto, spesso anche quando la gente mi parla. Ma cosa posso farci se amo allontanarmi da ciò che mi circonda?
Io ho il mio mondo, o meglio, ho quello in cui vorrei vivere, e per questo tento di rifugiarmici il più possibile, e questo accade quando mi perdo con lo sguardo nel vuoto, o a fissare qualche punto indistinto del cielo, o nel buio della mia stanza, illuminato solo dalle luci esterne. Lo conosco solo io, ed è così che deve essere.
Scrivo perché nelle mie storie può accadere di tutto, perché almeno lì dentro decido io come tutto deve procedere, non come nella vita reale dove il più delle volte devi accettare le cose. Non mi piace che la mia vita venga determinata dagli altri, tutto qui, non lo trovo giusto.

Scrivere non è vivere. È forse sopravvivere.
Blaise Cendrars
 
Il mio mondo, quello che desidero, non è inesistente, solo non lo posso trovare da nessuna parte, come il vento, solo perché non lo vedi, non significa che non esista. 
E fin da piccola, comprendendo che non tutto ciò che desidero si può avverare, che questo mondo che vorrei purtroppo non verrà a sovrastare quello in cui vivo, ho trovato un luogo diverso dove però, questo mondo, può stare, ovvero dentro le mie storie, i miei racconti, i miei pensieri, indipendentemente che siano scritti con l’inchiostro su un pezzo di carta o premendo dei tasti su una tastiera di un computer, loro sono lì e da lì non posso andarsene. Non possono svanire a causa della mia purtroppo scarsa memoria, e non possono essere cancellati per colpa della maturità che acquisto andando avanti con il tempo, saranno sempre lì e io potrò leggerli e riviverli quando avrò venti, trentacinque, cinquantadue, sessanta anni, in poche parole: quando voglio.
Io scrivo il mio mondo, a volte quello vero, a volte quello che desidero, ma l’importante è che scrivo, perché scrivere mi aiuta a sopravvivere nel mondo che io non ho mai voluto.


«Se credi nei sogni sei un uomo ricco; se credi al mondo sei un uomo ricco di sogni.»
~ Anonimo

Denise è una semplice ragazza di sedici anni, timida e impacciata con poche relazioni alle spalle.
Inconsapevole della sua popolarità si trova ben presto ad affrontare un nuovo arrivato: Nicholas, un ragazzo egocentrico che sembra non aver capito nulla dalla vita. Così, tra amicizie sul bordo del lastrico, amori segreti ed incomprensioni, Denise si trova ad affrontare sentimenti contrastanti che mai aveva provato prima.
"«Senti, perché invece non mi lasci stare? Perché proprio io? Che ti ho fatto?» risposi con un filo di voce, ancora sorpresa per la troppa confidenza che si stava prendendo.
Non l’avevo allontanato e stranamente non avevo intenzione di farlo. Forse perché volevo dimostrargli che non ero una delle sue solite ragazzine, che non mi emozionavo per una semplice cosa del genere.
Strinse la presa sui miei fianchi e mi attirò a sé, indietreggiai leggermente spaesata e mi ritrovai con le spalle al muro, lui ne approfittò e posò le sue mani ai lati del mio viso, bloccandomi alla parete. Si stava avvicinando troppo, le sue labbra stavano bruciando i cinque centimetri che le separano dalla mie, riuscivo a sentire il suo respiro sulla pelle, la cosa non mi piaceva. [...] Mi fissava negli occhi e sembrava quasi che mi stesse scrutando dentro, fino ad arrivare all’anima. I suoi, visti da vicino, erano ancora più belli, ora potevo notare quelle pagliuzze dorate di cui prima non sapevo nemmeno l’esistenza, erano incredibili.
«Semplice», sussurrò a un millimetro dalle mie labbra «Perché ho scelto te».
La sua presa si fece meno salda fino a scomparire del tutto. Lui sogghignò e riportò le mani lungo i fianchi e, dopo avermi donato un ultimo sguardo, indietreggiò e si allontanò mentre la campanella in sottofondo annunciava la fine tanto attesa delle lezioni."
Autore: ellie_ | Pubblicata: 28/08/10 | Aggiornata: 14/10/10 | Rating: Giallo
Genere: Romantico | Capitoli: 4 | In corso
Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria: Storie originali > Romantico |  Leggi le 22 recensioni