«Che cosa sono io per te?»
Alzo lo sguardo, lasciando andare la bustina di zucchero sul tavolo. Bella tiene la testa bassa e per un attimo penso di essermi immaginato la sua domanda.
Non parlava da ore e mi ero rassegnato all’idea di non sentire la sua voce per tutto il resto del viaggio.
«Perché sono qui con te, in una caffetteria dell’Arizona?» aggiunge, con voce più forte.
«Ti ho promesso che sarei venuto a riprenderti e l’ho fatto.» rispondo sicuro.
«Nessuno te l’ha chiesto, però. Ero riuscita ad andare avanti ma tu hai rovinato tutto, ancora una volta.» afferma sprezzante.
| SOSPESA |

Un’estate in Florida per lavorare come cameriere in un resort di lusso e racimolare i soldi per la retta universitaria. Questo è l’obiettivo di Edward. Non farsi licenziare, è il secondo. Ogni sua certezza vacillerà con l’arrivo di una famiglia in vacanza.
DAL CAPITOLO 4:
«Ci tengo a precisare una cosa»
Ritorno a guardarla. «Mh?»
«Non vado a letto con tutti i camerieri di bell’aspetto che incontro» mormora seria.
«Sono di bell’aspetto?» mi fingo sorpreso ma lei rimane seria. «Mai pensato il contrario, tranquilla» aggiungo.

«Se tu non avessi snobbato la mia proposta di passare il Natale ad Aspen, adesso non staremmo qui a provare biscotti ma a sciare felici»
«Io … - sbuffai, incrociando le braccia al petto - Li ho invitati perché … perché volevo anch’io tutta la famiglia riunita in casa a Natale»
«Scherzi? Ogni anno la famiglia è riunita, sta diventando un po’ monotona la cosa»
«Hai appena definito la tua famiglia “monotona”, Edward» gli feci notare.
«E allora?»
- One shot tratta dalla fan fiction Our life together -

Una gravidanza inaspettata, discorsi volutamente evitati per non soffrire e una paura folle di perdersi.
Edward e Bella sono una giovanissima coppia affiatata, ma come tutte le coppie normali, sono ogni giorno alle prese con le gioie e i problemi delle loro vite.
DAL SESTO CAPITOLO:
Tornai a sdraiarmi stringendo le ginocchia al petto per qualche minuto, fino a quando le braccia di Edward mi avvolsero costringendomi a sedere sulle sue gambe. Cercai di appoggiare la testa sul suo petto ma lui prese il mio viso fra le mani. “Stammi a sentire Bella. Non mi interessa minimamente di quello che penseranno Charlie, mio padre o chiunque altro su questa terra! Perché io ti amo, capito?” Disse serio. Non aspettò una mia risposta e continuò “Non capisco tutta questa paura, non abbiamo quindici anni, siamo adulti e ti avrei sposata comunque incinta o no. ” Sbottò.
Spalancai gli occhi. Avevo forse capito male?