Christophe era arrivato in quel periodo della sua vita dove tutto sembrava spegnersi. Le poche amicizie che aveva conservato erano tutte impegnate all'università o all'estero. Qualcuno si era anche fidanzato in maniera seria e quindi non aveva più tempo per le uscite tra soli amici.
Lui è arrivato quando tutto andava male, quando non c'era più nessuna emozione nelle sue giornate. Quando tutto sembrava stesse per finire.
Aveva reso le sue giornate più calde, più sensate, più piene. Avevano talmente tante cose in comune, dai libri al colore preferito, che non mancavano mai gli argomenti di cui parlare. Allo stesso tempo, tra loro si venne a creare un'intimità che anche i silenzi erano gradevoli e mai pressanti. Con lui poteva essere chi voleva, ma soprattutto se stessa. Poteva finalmente dire di essere spiccata per qualcuno, non era più una persona tra tante nella folla.

Vedendo Kieren e Simon dal di fuori, si potrebbe pensare che sia Simon quello forte, quello che non ha bisogno di niente e di nessuno. Kieren, con la sua corporatura esile e il suo sguardo ingenuo, ma maledettamente magnetico, tradiva una debolezza che in realtà non aveva. E lo si poteva pensare solo se non lo si aveva visto quel maledetto dodicesimo giorni, del dodicesimo mese alla dodicesima ora.

È una piccola luce che illuminerà non sono quella giornata, ma anche le altre a seguire. Non te ne dimenticherai così presto. Come potresti, infondo?
«Max?»
«Dimmi.»
«Mi stai aspettando?»

Sorrise, chiudendo dietro di sé la porta e lasciando il suo ex cantante immobile, con mille domande per la testa. E un piccolo sorriso accennato sulle labbra, quelle stesse labbra che erano appena state baciate.

Il primo a spezzargli il cuore fu suo padre, partito quando aveva 6 anni per un viaggio di lavoro e mai più tornato, aveva abbandonato lui e sua madre.

L’hai fatto davvero, ragazzino. Complimenti per il tuo coraggio.

Ma era stato quello che aveva aspettato per anni. E ne era valsa la pena.

Motore avviato e stereo accesa, si lasciarono Las Vegas alle spalle.

Max sgrana gli occhi, schiude di poco la bocca. Capisce che lo sta paragonando a una sottospecie di mostro e ne soffre.Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.

Max gli faceva dimenticare tutto, Max era la felicità fatta persone solo per lui. Max era il suo metadone personale.

Brian, in quel momento, sarebbe stato disposto a star nascosto tutta la vita se questo avesse significato riavere Zacky.

Ci sono persone che si uccidono perché sostengono di non poter vivere senza la persona che, ahimé, aveva rivolto il suo amore verso un'altro individuo.

Non ero così felice da tanto tempo. Mi sentivo così vivo. Avevo finalmente trovato qualcuno a cui piacevo per chi ero.

Quello è un addio vero, di quelli che rimpiangi per una vita intera, ma che sono necessari.

Andrò avanti? Un giorno mi riprenderò?
No, sento che sarà peggio di giorno in giorno e convivere con una maledizione del genere è impossibile.