Parodia dissacrante del film appena uscito al cinema.
Alice: Mi auguro che almeno questo dannato Brucaliffo abbia il cervello aposto!
*... Dieci minuti dopo...*
Brucaliffo: L'essere è e non può non essere. ^____^
Alice: No,, non ha il cervello a posto -________-''''''

Ci sono sempre nuovi orrizzonti. Specialmente quando si è immortali.
Garrett li ha visitati tutti, o quasi. E’ stato in Amazzonia e sull’ Heverest, ha passeggiato per le strade notturne di New York e si è addentrato nei vicoli di Rio de Janeiro. Mai un legame, mai un’esitazione, mai una catena. Solo sfide, l’una più affascinante dell’altra. Solo traguardi che, una volta raggiunti, non gli hanno mai dato una reale soddisfazione.
Drabble su Garrett, personaggio che mi ha colpito molto.

Una semplice raccolta di... perle.
Piccole perle di cento parole l'una, volte a formare un'ideale collana che rappresenti l'amore tra Rosalie ed Emmett.

Nella sua vita, questo patetico uomo non si è mai preso il disturbo d’immaginarsi come sarebbe morto. Ma se la sua mente avesse posseduto la lungimiranza necessaria per protendersi in direzione di simili ipotesi, di sicuro mai avrebbe potuto immaginare una cosa del genere. Mai avrebbe potuto concepire il totale, disarmante, folle terrore che lo stava animando in quel momento.
La morte di Royce King.

Non è un cacciatore, il suo compagno, né tanto meno un segugio. James è la Caccia stessa reincarnata in un corpo a dir poco perfetto per lo scopo[...]
Breve studio sui personaggi di James e Victoria. E' solo un esperimento, ma gradirei conoscere le vostre opinioni.

Mi raggiunge in due morbidi passi, allacciandomi le braccia dietro al collo; ed il suo profumo m’invade, quasi annientandomi per il desiderio.
La voglio, Dio quanto la voglio. Voglio toccarla, amarla, possederla. Ora, qui, adesso.

L’istante prima quelli erano solo capelli.
Non una morbida cascata di cioccolato, non una meravigliosa massa in cui tuffare il proprio viso, assaporandone l’odore...
Drabble di cento parole esatte.

In una squallida, sporca strada di periferia, Neera, nostra giovane ed ingenua protagonista, incontra una creatura oscura, abbandonata. Un essere in fuga.
E lo aiuta.

Ancora una volta, dopo l'ennesima battaglia, Lei si risveglia, scoprendosi viva. E, scoprendo, con un sospiro di sollievo che anche Lui è sopravvissuto.
Non troverete nomi, in questa one shot; perché è una storia banale, riassunto di tutte le storie. Un amore come molti altri, una battaglia come molte altre... che eppure, tracciati dalla penna dello scrittore, divengono unici.

Zoro e Nami. Nella stiva. Le loro voci, che, a turno, cantano ciò che è racchiuso nelle loro anime, dischiudendole per voi.
Scrissi questo lavoro molto tempo fa, come studio dei personaggi. Fu il mio primo esperimento con la poesia di Eliot, quindi la trovete molto simile a Morte Sfiorata . Diciamo che questo racconto è il suo papà. Non è terminato, non è perfetto. Non è nulla.
Lo avevo ideato come NC17 ed ora lo è divenuto. Quindi ho cambiato rating.

So che è un racconto triste, crudo, doloroso. Però questa è la mia personale concezione di Zelgadiss, e del suo rapporto con Amelia.
Collocata a diversi anni dalla fine di Try, è una one shot impreziosita dalla stupenda composizione di T.S. Eliot, La figlia che piange

Sazare il mago oscuro, Tarandryleena la mezz'elfa dal lato tenebroso, Zalina la cantastorie libertina e Melios il bell'avventuriero innamorato di ogni donna del mondo.
E molti altri.
Una storia semplice, senza nessuna pretesa tranne forse quella di donarvi qualche sorriso, o addirittura un'emozione.
Non ho mai provato a gettarmi in una storia originale. Spero di esserne all'altezza. Chi volesse lasciarmi dei consigli, sappia che sono molto ben accetti.

Premessa: è una fan fiction particolare.
Zonami, contornata da brani di poesia di un unico autore, ma, ripeto, assai particolare: i nemici, gli amici, lo stesso contesto... qui tutto sfuma, divendendo indefinite ombre appena tratteggiate, lasciando spazio a ciò che maggiormente mi interessa: Nami e Zoro. Specialmente Zoro.
La lettura può risultare ostica, e mi scuso. Ma prima o poi una cosa del genere la dovevo scrivere, e non sapete che sollievo esserci riuscita. Presumo che si risolverà il tutto in tre capitoli. Se qualcuno volesse lasciarmi un consiglio, ovviamente mi farebbe un piacere.