Colpo di fuline Quel giorno la spiaggia era affollatissima quasi non si vedeva era inutile cercare un posticino ,e poi il caldo aumentava ed io non ce la facevo più a stare all’ in piedi sotto al sole cocente cosi mi voltai decisa a tornare a casa piazzarmi sulla mia scrivania a disegnare,ma subito mi bloccai il mare il mio adorato mare mi chiamava e io non resistetti al suo canto e al suo profumo inebriante , cosi comincia a camminare, il contatto con la sabbia era bellissimo avevo una sensazione di morbidezza sotto i piedi e i piccoli granellini di sabbia che passavano fra le mie dita mi facevano i solletico solo dopo ,quando usci da una specie di trans, mi accorsi che i miei piedi cominciavano ad andare a fuoco cosi iniziai a saltellare tra un ombrellone all altro in quel labirinto di gente, fino a quando non toccai quell‘acqua gelida ,tremai a quel contatto, poi alzando lo sguardo notai che da quella posizione si vedeva tutta la spiaggia ,ed e cosi che vidi un posto piccolino libero decisi di andare mi bastava quello spazzi etto tanto ero solo io, mi sistemai con il mio mini ombrellone pero lo rimasi chiuso dovevo prendere prima un po’ di sole, mi affrettai a mettermi l’olio abbronzante gli occhiali da sole all’ ultima moda e con le auricolari nelle orecchie comincia a sentire la mia adorata musica ,dopo neanche venti minuti ero abbrustolita cosi decisi di buttarmi in acqua con il mio lettino era rilassante farsi dondolare dalle onde del mare ed ancora più bello l’odore dell’ acqua salata sulla mia pelle che bruciava al sole quando tornai sulla spiaggia mi accorsi che alcuni ombrelloni che mi circondavano non c’erano più ,controllai l’orario e capii il perche era l’uno e le famiglie con bambini piccoli a quell’orario dovevano rincasare perche il sole si faceva più scottante e mentre pensavo a tutto ciò e mi guardavo attorno notai un ragazzo che prima non c’era aveva i capelli color verde un po’ strani comunque non ci feci molto caso perche abbassando lo sguardo vidi il suo corpo muscolo tutto sudato illuminato dai raggi solari ,era una visione celestiale mi diedi un pizzicotto credendo che quello era il paradiso e che quello era il mio angelo custode rimasi delusa dal verificare che non era cosi beh tanto meglio voleva dire che in un modo e nel altro quella scultura umana sarebbe stata mia ci misi cinque minuti per trovare il modo di farmi notare anche se non era molto difficile dato il mio bikini mozzafiato ,cosi mi avvicinai con cautela notai che aveva gli occhi chiusi , gli buttai della sabbia addosso,ma per sbaglio gli e ne andò anche un po’ su quelle labbra cosi attraenti lui si alzo di scatto e comincio a sputare quel poco di sabbia poi apri gli occhi per vedere chi era stato e io li vidi quei due occhi neri come la pece e caddi in quei due meravigliosi pozzi poi mi ripresi -mi scusi non volevo e stato un incidente –feci i miei occhioni dolci e mi inginocchiai sul suo asciugamano mentre lui mi guardava con una faccia inebetita e forse anche un po’ sognante ricominciai -ecco vedi mi e volato il capellino e mi sono messa a correre per recuperarlo mi dispiace cosi tanto posso fare qualcosa per farmi perdonare –ci mise un po’ per rispondermi poi scosse la testa e comincio a parlare non ti preoccupare non è niente passera-e cosi delusa mi alzai e mi incamminai verso il mio ombrellone ma una mano mi blocco -ehi, non hai detto che ti volevi far perdonare ,feci si con la testa e lui continuo -che ne di ci di berci un caffè stasera o anche una cena conosco un posticino molto carino si mangia bene il cuoco e un mio amico –io sorrisi soddisfatta ci ero riuscita mi diede ora e luogo dell appuntamento .chiacchierammo fino alle 5 del pomeriggio poi decidemmo di tornare a casa tutti e due per prepararci Feci del mio meglio perche quando decidevo una cosa non mi tiravo indietro e io avevo deciso che lui sarebbe stato mio ,dopo essermi rinfrescata comincia a prepararmi mi misi un vestitino scollatissimo nero che arrivava fino alle ginocchia dei decolté nero velluto e mi sistemai i capelli in un fermaglio brillanti nato modestamente ero bellissima comincia ad incamminarmi verso il ristorante era tardissimo e infatti lo trovai li ad aspettarmi uao era da mozzare il fiato e dalla sua espressione anche lui era rimasto affascinato da me e infatti -s-sei bellissima – mi offri il suo braccio e io un po’ rossa per l’imbarazzo lo accettai molto volentieri ci sedemmo nel posto più bello di tutto il ristorante la tovaglia rossa di seta era decorata con un vaso contenete delle rose rosse illuminate da alcune candele profumate lui gentilmente mi scosto la sedia per farmi sedere e poi si posiziono do fronte a me cominciammo a parlare fino a quando dalla cucina uno strano tizio vestito da cuoco con un occhi a cuore e una scia di cuoricini che lo seguivano si avvicino a me e mi fece il baciamano O mia sirena o mia dea o mia dolce dolcissima musa scappa con me e lascia stare questa stupida testa di verza – -io mi chiamo Zoro – -e la stessa cosa –poi guardandomi ricomincio –o mia sirena posso sapere il tuo nome – -Nami -gli risposi un po’ titubante -o Nami dolcissima Nami scappa con me sarò il tuo schiavo d’amore-poi d’un tratto si fermo mi porse una rosa e con voce galante mi disse -o che scortese che sono stato non mi sono presentato io sono Sanji ….- non fini la frase che Zoro si mise in mezzo -un cuoco da quattro soldi -,a come ti permetti marimo – -hahahah siete proprio spassosi –due mi guardarono -o ma che splendida risata hai mia musa -a me sembrava più una risata da mocciosa -ma come ti permetti buzzurro -risposo io lui non mi rispose comincio a ridere perche rideva non capivo che si stesse burlando di me ma non riuscivo ad arrabbiarmi la sua risata era contagiosa e cosi comincia a ridere anche io tutto il ristorante ci guardava con delle facce disgustate ma a me non importava mi stavo divertendo .finito di cenare camminammo sulla sabbia fredda la stessa che la mattina mi aveva ustionato .il mare era calmo ed era illuminato da quella meravigliosa lui tutti intorno a noi sembrava surreale lo guardai per un attimo -Zoro…- -si non gli siedi neanche il tempo di voltarsi che lo bacia il contatto con le sue labbra era divino con mio grandissimo stupore lui rispose al mio bacio mi alzo leggermente in modo che nn toccasi con i piedi per terre e poi disse una cosa che mi fece perdere qualche battito del cuore -Nami mi piaci da morire –cosi ripresi a baciarlo con più foga e lui mi strinse di più a se come se non mi volesse far scappare ,ma quello non fu il solo bacio che ci scambiammo c’e ne furono altri e altri ma questa e un'altra storia. E la mi prima fanfiction nn siate molto duri ma vi chiedo cmq di darmi qualche consiglio per migliorarmi grazie