[Lascia che ti nasconda sotto il mondo,
sotto i vivi e sotto le voci.
Custodirò il tuo sguardo in modo che solo a me appartenga,
per far violenza alle tue emozioni.]

Questa storia partecipa al contest 'IN SINTESI, ovvero tutto in una frase', di Ginevra Corvino, motivo per cui il pg è a sorpresa: bisogna indovinarlo!

Un'idea stranissima, che mi è venuta guardando The Tree of Life: la nascita di qualcuno, l'arrivo di qualcuno al mondo. La nascita di Harry Potter.

C'è una Bellatrix vecchia, una Bellatrix che non conosce Azkaban.
C'è una Bellatrix che si precipita dal Signore Oscuro, perché è l'unica a poterlo fare.
Un incarico, una responsabilità di proporzioni gigantesche.
Dovrà custodire qualcosa di molto importante, qualcosa che appartiente al suo Signore.
-Dal testo:
'Giunse di fronte all'immenso portone intarsiato. Si fermò.
Raddrizzò le spalle, benché non ne avesse alcun bisogno: camminava sempre a testa alta, fissando le iridi scure sui volti di tutti quelli che incrociava. Squadrandoli, giudicandoli, disprezzandoli, biasimandoli.
Sollevò la mano destra, rapidamente, e afferrò il battente di ottone. Inspirò forte, e batté con forza.
Aspettò.
Aspettò ancora. E ancora.

E se io avessi... ? E se invece... ?
E' una storia che 'Coi se e i coi ma...', è una storia che 'dammi una Giratempo!'.
1. Words I might have Ate, 100 parole. [ ELPHIAS DOGE | BOB OGDEN ]

[Con un po' di Bromance Legolas/Aragorn, ma niente Slash]
Dopo che Aragorn ebbe pronunciato quelle parole, i tre si avventurarono lungo una distesa di arida terra, il cui unico frutto era la desolazione di decine di copri privi di vita.
L'Elfo procedeva rapido come sempre, ma i suoi pensieri andavano alle parole dell'uomo: era vero, si stavano addentrando nella più tetra delle rovine.
Avevano incontrato la morte della natura, il cessare drastico dello sciabordare delle acque, la frana delle rigogliose fronde degli alberi maestosi che occupavano quei luoghi, ora irrimediabilmente deserti.

Questa storia l'ho pensata come un momento di svago e, beh, chi non si diverte a prendere in giro i propri personaggi preferiti?
"Harry Potter," scandì il Mago Bisognoso di Crescina. "Il Ragazzo Che E' Sopravvissuto..."
Cheppalle, pensò Harry. Perché deve schiaffarmi la solita trafila? Ormai non c'è abituato?
Evidentemente, i Mangiamorte erano d'accordo con lui.
"No, ma ce la può fare? Cioè, non è che ogni volta deve romperci con queste baggianate," bisbigliò Bellatrix a Lucius, che alzò gli occhi al cielo.
"Ma seriamente! Sempre con 'sta manfrina... dico io!" rispose il Mago dello Swissh, scuotendo la testa (perché non poteva fare a meno di ostentare la sua folta chioma, neanche in una situazione così delicata e stracciaballe).

Sono tre spezzoni di vita, diciamo, anche se non credo sia l'espressione più adatta.
Il primo, Lucius ad Azkaban... com'è riuscito a continuare a vivere.
Poi, lo vediamo mentre arriva a prostrarsi ai piedi Voldemort per amore di Draco e dei suoi cari.
Infine, Narcissa, che vedo come il filo conduttore di tutta la storia: la Malva.

Questa... cosa, che probabilmente sarà una raccolta, si propone di raccogliere (!) qualche storia in cui shipperò delle mie amiche Efpiane con i personaggi dei loro sogni.
Stupido, eh?

Una raccolta di Flashfic scritte sulle note di "La Cattiva Strada", di Fabrizio de André.
Mi sento quasi un'usurpatrice di poesia.
1. Bellatrix Lestrange, Era splendida.
2. Draco Malfoy, Almeno con te
3. Regulus Black, Tojours Pur

Ron era felice di poterla consolare, per una volta.
Era bello, per una volta, poter essere il faro nella notte di qualcuno.
"Verissimo. Nessuno ci porterà via la serenità, mai più".
Hermione lo fissava.

Due brevissime lettere scritte dal poeta John Keats al suo amico George, in cui racconta la morte di sua madre.

E rimango e me ne vado e torno a chiederti: cosa siamo, Lucius? Perché ci confondiamo con gli altri, perché esistono anche queste erbacce?
Ci deturpano, minacciano la nostra bellezza. Uccidili, uccidili, uccidili tutti.
Dobbiamo rimanere solo noi, solo radure di fiori all'apice del bene.
Il capitolo 7 si è classificato terzo al contest "Personaggi Minori, dove trovarli" di TheGostOfYou sul forum

Che non le aveva permesso di decidere, ma che l'aveva costretta a essere felice, il prima possibile.
Per trovare la soddisfazione che non aveva mai avuto, rinunciando alla serenità, per tutta la vita.
E sentiva il tempo, che la spingeva, inesorabile, alla fine. Non poteva mancare poi molto.

Non c'è niente da fare, ultimamente Fred e George mi fanno pensare a una sola cosa: risate.
"Sta' zitto, George! Sto facendo pianissimo... tu, piuttosto! Ti sta per cadere una Caccabomba dalla tasca!" bisbigliò Fred, concitato.
Poco dopo, i gemelli erano entrati nell'aula di Trasfigurazione e stavano sistemando sulla cattedra una quantità incredibile di cianfrusaglie.
"Quando dovrebbero arrivare, allora?"
"Tra poco. L'appuntamento è all'una".