Tutto quello che la giovane Elis desiderava era un'avventura. Voleva solo esplorare la regione di Johto e diventare un'allenatrice. Ma, come molti sapranno, bisogna sempre stare attenti a ciò che si desidera, perché quando l'universo decide di accontentarci il risultato potrebbe non essere quello che si immaginava. Il mondo dei Pokémon sa essere crudele con un'allenatrice alle prime armi con il dono di attirare guai, fortuna (o sfortuna?) che non sarà sola, oh no, la compagnia non le mancherà di certo nel suo viaggio verso la lega. La domanda è: ci arriverà tutta intera?
[“Se hai ancora la mappa possiamo cercare un sentiero”
“Certo che ce l'ho ancora” Rispose acidello Silver, estraendo un foglietto spiegazzato dalla tasca “Ma ovviamente non siamo vicini a nessuna strada”
“Giusto, scusami. La prossima volta che vengo aggredita da un Pokémon gli chiederò se può gentilmente scaraventarmi sul percorso principale, chissà perché non ci ho pensato” ]

Questa è una riflessione sulle persone e la matematica.
Mi rendo conto che detto così sembra una gran rottura, e forse lo è davvero, ma posso garantirvi che non troverete ne calcoli ne equazioni in questa storia.
è la prima "poesia" (se così posso chiamarla) che scrivo quindi fatemi sapere se posso continuare a scriverne o se farei meglio a darmi all'ippica.
Ringrazio chiunque abbia la pazienza di leggerla.
Elis Strange.

Non so perchè ho scritto questa storia quindi non chiedetemelo.
Credo che il motivo sia semplicemente che mi annoiavo e si vede dalle cazzate che ho scritto in questa drabble.

Una storia tragicomica che racconta dei giorni di scuola e dei professori visti dal punto di vista di alcuni alunni.
Gli insegnanti più strani, gli episodi degni di essere ricordati per sempre di 8 anni passati a scuola.

Edward deve fare una rivelazione molto importante alla sua Bella.