2. Non è mai riuscita a scattare una foto decente
«Shh, sto provando a fare un selfie!» lo riprende Malia concentrata, sdraiata supina accanto a lui sul letto, le braccia tese nello sforzo di tenere il cellulare sospeso sopra di loro.
Stiles la guarda divertito, il naso contro la sua guancia.
«Chi ti ha insegnato a dire ‘selfie’?» ridacchia.

Ventotto pezzettini del Lego con cui costruiscono una casa che chissà se starà su.
Dal #15 [Finestra]:
Ci sono cose tra loro che Malia spera non cambino mai. La finestra di Stiles sempre aperta persino a tarda notte, per esempio, è una di quelle.

Forse è per tutte queste cose che Sirius con lei si sente come quando è sulla sua moto.
E non si ricorda nemmeno quando ha iniziato a volerle bene, gli è venuto naturale.

James inciampa per caso in un libro di poesie babbane, perso da qualcuno in uno dei tanti corridoi di Hogwarts. Non gli è mai piaciuto troppo il genere, ma gli piace troppo Lily Evans e la sua mente malandrina comincia già ad elaborare un'idea che potrebbe funzionare.
Il proprietario probabilmente dovrà aspettare ancora un po' per riavere il libro.

« I migliori amici non si comportano così James! »
« Sirius mi dispiace... io ero lì... lei era lì... era inevitabile che succedesse, tu mi conosci! »

- Io non ti bacio sia chiaro - esordisce Sirius dopo poco, fissando Mary con aria di sfida, con una delicatezza degna di un troll. Fortuna vuole che la ragazzina non sia il tipo da aversene a male per comportamenti del genere, dato che anche lei non ha la benché minima voglia di baciare quel... quel... quello lì, ecco.
- Non ci tengo neanch'io sappilo -

"La sai una cosa Sirius? Le noccioline sono come i ricordi belli, ne assaggi uno e ti tocca assaggiare anche tutti gli altri. Non riesci più a smettere. Mangi mangi mangi, ingrassi e scoppi ma almeno sei felice."
Lo diceva sempre, lei. Ma Mary non c'è più, Sirius. C'è quel fottuto barattolo di noccioline a ricordartelo.

C'è una ragazzina che sembra fatta solo di questo:un cappuccio rosso rosso e due occhi verdi verdi.
Fa la stessa strada, tutte le volte, per portare qualcosa a qualcuno, ad una nonna forse, forse ad una zia, ad un'amica, ad un amico, ad un cane, ad un albero.
C'è un albero, un albero nudo, tremante nel freddo dell'inverno e dietro l'albero c'è qualcuno.
C'è un uomo, un uomo che forse è un lupo, o un lupo che forse è un uomo.
E lui l'aspetta, sempre, affamato.
E non c'è magia in questa storia.

Poi Sirius gli afferrò il braccio ad occhi chiusi, smettendo di ridacchiare.
La sua fronte sudata bruciava, per il delirio della febbre.
Remus fece per alzarsi, per cercare una pozione che lo facesse stare meglio.
- Non lasciarmi... non andare James...-.
Remus s'immobilizzò, con il cuore che batteva all' impazzata nel silenzio della casa vuota.
(No slash).

Una raccolta di venti attimi per Sirius e Mary.
4-Saluto.
Quando Sirius la saluta Mary inciampa in qualsiasi cosa,
ma l' imbarazzo della figuraccia è soffocato dal pensiero che lui, anche questa volta, si è accorto di lei.

I Malandrini e Lily erano come le dita di una mano.
Pollice, indice, medio, anulare e mignolo.
E non ci fu scampo per nessuno.

Fanfiction classificatasi ottava al "Drabble & Flashfic- Contest di storie brevi" indetto da five carrots.
"Allora Severus prese il verde e lo gettò sul rosso e il bianco.
Per annegare tutto in uno sguardo del passato."

Sirius a volte immaginava lui e James anziani, seduti in veranda in una fresca sera d'estate.

Ti sposerò perchè.
Sulle parole della canzone di Eros Ramazzotti, quindici pensieri di James su Lily.
Perchè lui è perfetto per lei e lei è perfetta per lui.

I colori si mischiano mentre il vento soffia,
i ricordi si mescolano nella testa.
James.
E Sirius beve.