Si sono conosciuti una notte e poi non si sono rivisti per sei anni.
Quella notte la vita di entrambi cambiò.

Mi saluta con la mano, mentre vedo che anche lui sta facendo fatica a trattenere le emozioni. Gli restituisco il saluto e prima che le porte si chiudano riusciamo a sussurrarci per un’ultima volta un "Ti amo" sincero.

In quel momento Lila, uno dei suoi cani, salì sul letto. Miley spense la tele e io buttai il cane giù dal letto. < Che fai? > mi chiese, quasi come avessi commesso chissà quale reato < Non hai detto che vuoi dormire? > e in quel momento un altro dei suoi cani, Floyd, salì sul letto. Lei lo prese in braccio quasi come fosse un bambino < Sì ma i cani dormono con noi >

Le tre e mezza del pomeriggio. Da un mese a questa parte alle tre e mezza del pomeriggio mi ritrovavo sempre qui, al parco, per poter vedere lei.
La prima volta che la vidi ero venuto al parco per caso, mio fratello Joe mi aveva convinto a fare jogging e quando la vidi ne rimasi incantato.

Purtroppo per schiacciare il tasto rosso sul telefono non prestai molto attenzione alla strada e quando alzai gli occhi riuscì a frenare in tempo, non evitando però un piccolo tamponamento.
Rimasi in macchina ferma vedendo la portiera della macchina davanti a me aprirsi. Uscì dalla mia auto anch’io e l’uomo in guida alla macchina che avevo tamponato mi chiese
Io alzai gli occhi e incontrai il suo sguardo. Rimasi incantata da quegli occhi marroni e sorrisi vedendo i tuoi capelli ricci, tanto perfetti che parevano finti. Osservai il suo corpo e potevo dire che era perfetto, sembrava un angelo.

Ordinai il mio caffè, mi girai per andarmi a sedere e fui come colpito. La vidi. La ragazza giusta, lì da sola con un computer, in un angolino.

Avevo preso il primo aereo per New York: finalmente mia sorella mi aveva fatto aprire gli occhi, perché da sola non sarei riuscita.

-Non dimenticarti di noi- le urlai
Non si girò –Tu l’hai già fatto- mi rispose

Accesi la tv e sintonizzai su MTV.
My Heart Will Go On
Veramente? È uno scherzo scommetto. Poi diedi un’ occhiata al calendario.
Uh, è vero, oggi è San Valentino. La festa degli innamorati.
[...]
Non c’è festa più inutile di San Valentino, se sei innamorato non devi dimostrarlo solo oggi ma 365 giorni all’anno. E questo non l’ha capito ancora nessuno.
Purtroppo io non posso dimostrarlo nemmeno oggi perché il ragazzo di cui sono innamorata è fidanzato.

Pensavo di averti dimenticato.
Nicholas, tutti i miei sentimenti per te stanno riaffiorando.
Lo capisci questo?
Mi fai star male, e io sono semplicemente stanca di stare male per te.
Ma non posso continuare a prendermi in giro.
Mi manchi.
Mi manca guardarti negli occhi.
Mi manca giocare con i tuoi riccioli.
Mi manca accarezzarti.
Mi manca l’essere abbracciata da te perché io mi sento al sicuro quando sono tra le tue braccia.
Mi manca il sapore delle tue labbra, quella bellissima emozione che provo quando le tue labbra toccano le mie.
Mi manca essere in paradiso.
Forse so perché mi manca tutto questo.
Io ti amo, Nicholas.

Ormai ero lì, l’indomani mi sarei sposata, eppure non ero felice come tutte le donne il giorno prima del loro matrimonio: avevo un vestito bellissimo, eppure mi mancava qualcosa o, meglio, qualcuno da amare.

Sentii un rumore strano. Guardai il telefono ma non era arrivato nessun messaggio, poi di nuovo quel rumore. Guardai i miei cagnolini ma erano sotto il tavolo a tremare per il temporale. Di nuovo lo stesso rumore. Poi capii. Il vento sicuramente aveva fatto muovere i rami dell’albero facendoli sbattere contro la finestra. Appoggiai la testa contro il vetro freddo guardando la pioggia che cadeva, mi rilassava. Chiusi gli occhi beandomi del suono della pioggia, poi di nuovo quel rumore. Ma mi accorsi che non era un ramo ma una pietrolina. Guardai sotto e rimasti a bocca aperta.

Stavo sistemando il microfono quando mi sentì stringere il polso. Mi fece girare verso di lui e mi baciò. Non me l’aspettavo ma non continuai il bacio. Presi il sua viso tra le mani, dimenticandomi per un momento di tutto e di tutti, dov’eravamo, e dimenticandoci soprattutto che quello che stavamo facendo era completamente sbagliato.

9 luglio 2017.
Il mio migliore amico si sarebbe sposato in quella data. Beh, per lui ero la sua migliore amica, per me lui era ancora l’amore della mia vita. Patetico, vero? Abbastanza direi.

Sorrisi nel bacio, sorrisi perché era il bacio che aspettavo, sorrisi perché anche se il bacio non l’avevo dato a mezzanotte precisa l’avevo dato alla persona che volevo solo per me. Era lui era mio e io ero sua. Per sempre insieme.