"La malinconia di Ben Solo in quel momento era fitta come i mulinelli di neve a poca distanza da loro; e il vento invernale ululava dai recessi della memoria.
Rey sospirò udendo il suo pianto nel silenzio. Poi si sporse in avanti e appoggiò le labbra sulla bocca di lui: fu soltanto un attimo, sembrava il bacio di una madre."

"Togliti la maschera"
Ho chiesto in quella notte di neve...

"Da quando sei andato ho capito che per sembrare romantico posso solo lasciar morire, e questo sarà sempre tutto ciò che ti ho dato."

[Spirit Pact]
Breve fic ambientata durante la seconda stagione dell'anime, nel momento in cui Ki ha perso conoscenza e Keika penetra nella sua anima per risvegliarlo.
Keika affronta la tempesta nell'anima dello Youmeishi, ma non si è mai sentito così distante da lui...

Su quel tetto, dopo la battaglia di Shiganshina...

"Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo.
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda."
(Pablo Neruda, "Desnuda")

Nel gelo di una notte di luna.

"Non andare" ripeté Levi alla figura in ombra di Erwin, tranquilla davanti a lui: "Non andare...".

"Ho sognato di morire in un prato verde e chiaro"
Il titolo della storia è preso dalla canzone "A 1000 times" di Hamilton Leithauser e Rostam, citata anche nel testo.

"Non potresti essere migliore, nemmeno se ti fossi rimasta accanto per tutti questi anni.
Ricordami, amore mio"

"Ogni giorno una condanna eseguita o momentaneamente sospesa (mai annullata), finché i cancelli si chiudono e lei ci riporta a casa, e io mi faccio piccola piccola nella sua ombra."

- Devi farmi male - le disse in tono fermo.
Lei scosse la testa, la voce già rotta dalle lacrime: - Non posso... -
Daryl la osservò con occhi di fuoco: - Se non lo fai tu, verrà qualcun altro -
E tacque, lasciando in sospeso nell'aria tutto ciò che quelle parole significavano. Sì, sarebbe arrivato qualcun altro, e non ci sarebbe stata pietà.
Con il respiro pesante e la testa gonfia di orrore Theresa abbassò lo sguardo sulle proprie mani: chinò la schiena e raccolse da terra la stanga di ferro, luccicante e indifferente tra i barlumi di stelle che facevano capolino dalle nubi, fuori nella notte.