Dal prologo:
'A salvarmi dalla sua futura domanda fu il bussare alla porta.
-Avanti!- dicemmo all'unisono io e mio padre.
Vedemmo sbucare da dietro la porta una liscia chioma castana accompagnata da due occhi da cerbiatta.
Bingo!
Non le detti il tempo di farla parlare che, a una velocità che non credevo di possedere, fui al suo fianco.
-Tesoro!- la salutai sotto il suo sguardo sconcertato.
-Papà, lei è Elena, la mia ragazza.- enfatizzai sull'ultima parola per farle capire il motivo del mio comportamento.
-Elena, lui è Giuseppe, mio padre.-'
Eccomi qui con un'altra storia che spero sarà di vostro gradimento :)

Dal prologo:
'-Mi dica, signorina Gilbert, lei è mai stata innamorata?-
Percorsi mentalmente tutte le relazioni che avevo avuto nella mia vita e feci per rispondere di no, quando l'immagine del viso sorridente di Matt riaffiorò e mi frenò dal farlo.
Eravamo stati fidanzati per quattro anni, poi il liceo si era concluso e avevamo preso strade diverse, io trasferendomi ad Atlanta per inseguire il mio sogno e lui decidendo di trovare una ragazza più adatta a lui, che volesse mettere su famiglia.
Lo avevo amato? No. In quei quattro anni non l'avevo mai amato, avevo provato per lui solo un grande affetto fraterno.
-No.-'
Un' Elena che non è mai stata innamorata, alle prese con un articolo in cui deve spiegare che cosa sia l'amore. Chi riuscirà a farle cambiare idea su quel complicato sentimento?
TUTTI umani. delena.

Fanfiction interamente delena ambientata nel diciannovesimo secolo.
Dal capitolo 3 - The Dance :
'-State ballando con una schiava, vi rovinerò la reputazione.- detti voce ai miei pensieri.
-Non mi interessa.- rispose senza mostrare alcun sentimento.
-Sono una fuggitiva, questo dovrebbe farvi cambiare idea.-
-Quale peccato può aver compiuto una tale linfa?-
-Quello di essere nata.- sussurrai più che mai fra me e me.
Lui mi guardò comprensivo.
-Non mi interessa se siete una fuggitiva del re, ai miei occhi sarete sempre un'umile ragazza che meriterebbe molto più dalla vita.-
-Non vi interessa del giudizio della gente che vi vive intorno? Questo è sconsiderato e peccaminoso.- dissi rivolgendogli un flebile sorriso alla sua precedente affermazione.
-Compierei altri mille peccati pur di poter condividere nuovamente un altro momento come questo, con voi.-'

'Sì, perchè la più grande forma di bullismo non è fatta solo di violenze fisiche, ma sopratutto di quelle verbali, che fanno più male di un pugno.
Inizialmente fai l'indifferente, ma è davvero difficile non credere a tutti gli insulti che ti rivolgono.
Poi cominci a crederci anche tu e non dai più ascolto alle poche persone che ti dicono che non è vero.'

E se Elena non fosse completamente umana?
E se si innamorasse di Damon?
Dal capitolo 14:
"Ma a chi la davo a bere? Io avevo bisogno di lui più di ogni altra cosa, sopratutto in quel momento così difficile.
Avevo bisogno di qualcuno che mi abbracciasse e mi dicesse 'Ora ci sono io con te, andrà tutto bene' e altre cose simili, o anche solo qualcuno che mi facesse ridere e dimenticare tutto per qualche minuto.
Mi sentivo persa, sola e tremendamente confusa!"
E' una storia interamente delena ed è la mia prima fanfic a più capitoli perciò abbiate pietà. :3

'Una tempesta.
Ecco dove mi trovo, in una tempesta di emozioni sovrastanti che cercano di combattersi l'un l'altra.
Da queste nascono domande, miriadi di domande, a cui non riesco a rispondere o a cui semplicemente non voglio rispondere.'

'-Ok, allora ti propongo una cosa più alletante.- disse con una voce che mi incuriosì molto.
-Ti ascolto.- dissi avvicinandomi a lui realmente interessata di sapere cosa tramava la sua testa.
-Strip-poker.-
Quasi non gli risi in faccia.
-Cosa? No!-
-Cosa c'è? La piccola Gilbert ha paura di perdere?- disse canzonatorio.
-Non è quello...-
-Oh ho capito, hai paura che il tuo corpicino da cheerleader non possa competere con quello di tutte le ragazze con cui sono stato.-
Mi innervosii visibilmente.
Infondo cosa poteva significare una partita o due? Avrei interrotto il gioco appena le cose si sarebbero messe male per me.
E di certo non gliela avrei data vinta, non mi sarei ritirata troppo presto.
-Accetto.- lo interrupi orgogliosa.'

'-Ti propongo una sfida.- mi disse al mio fianco il mio amico, con una tonalità di voce che non prometteva nulla di buono.
-Continua.- lo incitai curioso.
-Ti sfido a spingere la ragazza castana in acqua.-
Ci pensai sopra un poco e poi accettai.
Io e lui eravamo soliti fare questi stupidi giochetti, sopratutto quando le vittime erano delle donne.'
1shot ambientata nel 1864, spero che vi piaccia :)

'Il senso di colpa mi avvolse in un abbraccio poco piacevole.
Mi girai dall'altra parte, nella sua direzione, e la osservai dormire.
Era così bella anche con il viso segnato dalla stanchezza e le lacrime.'
Piccola 1 shot dedicata a un litigio Nian.
Spero che sia di vostro gradimento! :)

'Mi lascio sopraffare dalle emozioni; calde lacrime che non riesco più a trattenere iniziano a cadere copiose anche sul mio volto.
Addio, amore mio.'

"Avevo sempre saputo di provare qualcosa per lui,ma quando Stefan era morto avevo cercato di nascondere questo sentimento confuso.Mi sarei sentita in colpa,per non averglielo detto prima,e traditrice."
E' la mia prima fan-fiction perciò perdonatemi! :3