[Nuova raccolta AU SaNami!~ YEAH!]
#6. Incomprensioni reciproche ♥ «Oh, mio Dio, Sanji?!»

«Te lo ribadisco, Matsuda,» lo interrompe il sovrintendente, la scintilla dell’indignazione e della collera riflessa sulle lenti degli occhiali. «mia figlia non sposerà un poliziotto.»
[Matsuda/Sayu ♥]

— Stiamo aspettando.
— E che aspettate precisamente, Fluggerbutter? Spiegamelo, così posso capire perchè diamine ce l’avete così tanto con me. — sbraitai, incerta se piacchiare lui o picchiare me per non essere riuscita a rimanere zitta.
— Hai persino il coraggio di chiederlo? — gesticolò Minty, e dalle sue parole fu semplice comprendere che se avesse potuto mi avrebbe già tirato il suo kart in testa. Peccato che non poteva. In un modo o nell’altro, io ero uno dei personaggi più giocati della console. Esattamente dopo il glitch.
[Sugar Rush Racers | One-shot]

Penelope e Oliver sono due fratelli, cresciuti in orfanotrofio. Oliver parte, costretto dalla fame e dalla voglia di poter avere una casa in cui sentirsi al sicuro, e fa una promessa alla piccola e dolce sorellina: tornerà presto e poi non se ne andrà mai più. Gli anni però passano e Penelope cresce, diventando una giovane e intelligente donna. Con lei cresce anche la sua paura di non rivedere più il fratello, lontano ormai da un tempo troppo lungo; finchè un giorno Oliver non torna, convinto di aver trovato la fortuna. Eppure, dopo poco tempo, Penelope comprende che in realtà Oliver non ha mantenuto la sua promessa...
In questo racconto le vite speciali di due fratelli che, nonostante tutto, si sono sempre voluti bene.
[One-shot|Song-fic|Piccole somiglianze con Lorax: il guardiano della foresta]

Perchè anche i videogiochi festeggiano il Natale. D'altronde, durante le feste la sala-giochi è chiusa.
< Dove l'hai presa? La sciarpa, intendo. Quella che porti al collo. E' tutta sfilacciata. >
< L'ho fatta io. >
< Dimmi che scherzi. >
< Non sto scherzando. >
< Ommioddio. >
[Possibile OOC]

I Dimenticati. Chi sono i Dimenticati?
Sono quelle persone che ci sono, ma a nessuno importa.
Sono quei personaggi di cui ci fa piacere leggere, ma se se ne vanno non c'interessa.
Sono quelle presenze che rendono speciale il racconto, anche senza che ce ne accorgiamo.
Persone senza le quali la storia continuerebbe, ma non sarebbe la stessa cosa.
Persone che insieme al loro corpo, muore anche il loro ricordo.
Glimmer, Wiress, Rory, Enobaria, Mags, Marvel, Delly, Hazelle, Flavius...
una storia per ciascuno. Loro e tanti altri. Perchè noi non dimentichiamo.

Tic, tac.
La vita è come un orologio.
Tic, tac.
Rintocca l'ora di pranzo.
Tic, tac.
Di cena.
Tic, tac.
Di dormire.
Tic, tac.
L'ora di morire.
[Per favore, non contate sull'orrido titolo. La storia potrebbe essere meglio.
Spoiler! from Catching Fire.
Alla mia carissima DebbyLavigne_]

Dal capitolo 1:
Questa è la storia di due ragazzi.
E' una storia triste. Una storia corta.
Una storia speciale.
Una storia che non tutti hanno il dono di comprendere.
Dal capitolo 3:
Ma prova a pensare, puoi comprarti tutte le gonne e le magliette e i reggiseni imbottiti e griffati che ti pare, puoi continuare a sfottere gli altri come i tuoi inutili amici, puoi continuare a comportarti da ragazzina perfetta e smorfiosa, ma finchè non riuscirai a guardare dentro di te non sarai nessuno.
{Piccola Raccolta di pensieri, tutti tratti da storie vere - purtroppo - confusi, tristi, scritti in momenti in cui solo la scrittura mi stava davvero vicina.}

~ My first fic in this Fandom. Please, be clement ~
C'era una ragazza nell'arena che non amava uccidere. Non aveva sete di sangue né di uscire.
Sarebbe potuta benissimo sopravvivere làddentro se la fame non avesse deciso di portarsi la sua astuzia e i suoi capelli rossi con sé. Questa è Faccia di Volpe.
| One-shot | FoxFace |

Dal capitolo 1:
– Dimmi, mamma. Hai intenzione di attuare un omicidio?
– Perché dovrei?
– Perché moriremo tutti di caldo se non accendi immediatamente l'aria condizionata!
{Piccola raccolta appena sfornata, scritta a causa dell'orribile caldo d'agosto.}
.:Personaggi:. La famiglia Jones/Wybie/la signora Lovat, con probabile partecipazione di Lumazilla | .:Genere:. Comico | .:Note:. Tratto da una storia vera.

Mike è un normale adolescente appena trasferitosi in una caotica e rumorosa capitale, abituato ai vecchi metodi e cresciuto in campagna.
Sarebbe fantastico se riuscisse a farsi degli amici... e sarebbe fantastico se riuscisse a trovare un modo per nascondere agli altri il suo piccolo problema...
Pare che l'unica a stargli accanto nonostante questo sia quella strana ragazza, conosciuta per puro caso in una situazione bizzarra, che gli farà aprire gli occhi e aiutarlo a rialzarsi dopo essere caduto...
Dal capitolo 3:
Mentre Mike si guardava intorno, come era solito fare, scorse una figura conosciuta che passeggiava nella strada di fronte al cortile di casa BrownLee.
Trascinava aggraziatamente un trolley da scuola, probabilmente ripieno di libri.
Si affacciò maggiormente e scorse un paio di codini rossi.
Non credette ai suoi occhi.
Era forse lei?

{To Amy_Storm; with love}
Dal testo:
- Ragazzi, credete. I sogni si possono avverare, basta credere. -
Personaggi: Un'intervistatore e una ragazza che non hai mai smesso d'inseguire i suoi sogni.
{Vagamente OOC}

Dal testo:
Guardo il cielo.
E' azzurro.
Finalmente, è azzurro.
Azzurro limpido, chiaro, attraversato da candide e soffici nuvole.
Non più grigio.
Non più scuro, cielo d'Inverno.
No.
Perchè adesso è Primavera.
Protagonista della mia one-shot è colui che spero vinca stasera la finalissima di A Tutto Reality: la Vendetta dell'Isola. Quindi, niente Spoiler.

La mia prima song-fic.
La mia prima storia su questa tematica: la guerra.
Ma non è vissuta da un soldato, no.
E' vissuta da un nonno e dal suo caro nipotino.
Una piccola one-shot con sottofondo la bellissima canzone di Emma: Non è l'Inferno.
Dal testo:
L'ancetta inastata, il fucile puntato, i vestiti fradici.
Poi, un colpo, forte e chiaro, di cannone.
Si copre gli occhi per non guardare.
Ha paura.
Tanta paura.