Ambientata dopo il finale della seconda stagione, visto che la terza non è sicura devo trovare un modo di colmare il vuoto...

Claudia ha lasciato Gabriel dopo aver saputo che era tutto vero, che lui era l'Eletto.
L'ha lasciato. Lei non si è sentita male. Non è partita.
Lui è partito. Lei ha provato a cercarlo. Ma ormai è tardi.
Si sente in colpa, si sente sola. Gabriel le manca, ma non sa dove sia.
E' Natale e lui è lontano.

Pensieri a volte privi di senso, a volte troppo cerebrali per essere chiamati poesia.
Ma se prendiamo come definizione di poesia "Quella cosa che si divide in versi" allora riusciamo a giustificare entrambe le cose, suvvia...
(Ho pure fatto la rima anche se le rime mi stanno antipatiche .-. )

Ho scritto per te
note già stonate sulla carta,
un "la" cancellato
dal pentagramma.
...
E tu sei il vuoto tra me il mare.
E ti attraversa il vento
e l'odore delle onde.
-
Alla fine ho scelto di farla diventare una raccolta, nessuna pretesa, scrivo quello che mi passa per la testa :)

Gabriel racconta la sua prima volta.

Trovo che Clara Antinori sia un personaggio affascinante, ma non se ne è parlato abbastanza.
Ho cercato di rispondere alcune domande come: perchè ha agito in quel modo? Cosa le è successo? Perchè ha cambiato idea? Che destino ha in mente per Gabriel e Claudia?
Spero non faccia troppa pena, io ci ho provato...
La storia è ambientata dopo che Serventi le tocca la fronte per ucciderla, prima che incontri Gabriel, ripercorro il suo primo matrimonio, la notte dell'incindente di Gabriel e quando è stata rinchiusa nella casa di cura.
L'ordine cronologico degli eventi è: A, C, B. Anche se lei ricorda: A, B, C.

Non ci sono strade
solo sentieri di cemento.

E ti ripeti che va tutto bene e dimentichi senza voler dimenticare.
Non sei tu che hai scritto la storia della tua vita,
non ti hanno lasciato nemmeno firmare.

E se Alonso non fosse stato ferito? Se Gabriel quel giorno fosse andato al vescovato?
Un pupazzo a forma di orsacchiotto, alto quanto la spalliera del divano. Stringeva tra le zampre una busta con scritto “Per papà Gabriel”.
Sentì la bocca dello stomaco stringersi. Non era sicuro di aver capito. Si sedette sul tavolino, di fronte al pupazzo. Le mani gli tremavano. Aprì la busta, delicato, ma impaziente.

One shot, sulla prima puntata del TA, isprata dai primi minuti visti su internet.
Il primo paragrafo è su questi minuti, il resto è una mia invenzione.
Ovviamente i protagonisti sono Gabriel e Claudia.

Ma Maestro, Lei, in tutte queste notti,
non si è mai chiesto se siamo arrivati
alla meta e non ce ne siamo accorti?

Vi ricorderò davanti ad un bicchiere
di vino, che berrò senza allegria.

Una metafora. Parla di due persone che amano incondizionatamente la propria vita, che si sentono completi senza avere nessuno accanto. Sono felici, ma non si possono innamorare, perché cambiare qualcosa significherebbe rovinare qualcosa che di per sé è molto soddisfacente.
Sono diventati l'uno una poesia e l'altro una musica di pianoforte.

Vorrei fare tante cose,
però non ho mai tempo,
perchè il tempo io lo butto.

Ambientata dopo l'ultima puntata, il cui finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca... aspettando con ansia la prossima serie cerco di immaginare cosa possa succedere... tanto per dirne una Claudia e Gabriel li voglio insieme.