Tutti i più grandi problemi si scatenarono sulla mia vita come un tifone, il giorno in cui la mia sorellastra, Crystal, una ragazza tutta casa e chiesa, portò a casa il suo primo ragazzo serio, serio si fa per dire, perché quel tipo era un viscido bruco venuto alla mia porta per farmi perdere completamente la pazienza.
E a me, la sfigata di turno, era toccato l'ingrato compito di separarli.

Louis parla, Harry agisce; è così che funziona così tra loro.
Se si fossero limitati a fare l’amore dalla mattina alla sera nel loro appartamento, il problema non si sarebbe posto; Louis avrebbe ripetuto fino alla noia quanto maledettamente godesse sotto il tocco di Harry e si sarebbe anche solo accontentato dei suoi gemiti rochi, degli ansiti e delle grida di piacere. Mentre Harry avrebbe accettato di buon grado i fiumi di parole del suo amante e avrebbe continuato a tacere. Ma il problema era che si amavano, e si amavano tanto.
[ATTENZIONE: Louis/Harry esplicito]

Dannato il giorno in cui Louis capì di essere irrimediabilmente gay, Dio non gli avrebbe inflitto il suo castigo con il corpo statuario, modellato da mani che sapevano quello che gli sarebbe successo.
[ATTENZIONE: contiene Louis/Harry esplicito]

Vi siete mai chiesti cosa si provi a vivere costentemente a contatto con le telecamere? Ad uscire di casa ed essere costretti a coprirsi per non dare nell'occhio?
Bè, questa è la vita di Rachel, famosa cantante costretta ad esaudire di buon grado i desideri della sua stancante e noiosa manager. Ma alla ragazza non piace farsi mettere i piedi in testa. Una collaborazione la porterà a conoscere i One Direction. E chi lo sa, tra una collaborazione e l'altra....

Harry Styles aveva amato davvero e ne era sicuro, ma di quell’amore che non ha logica, che va contro l’etica, contro ogni moralità. Aveva amato di un amore sbagliato, ma amava ancora allo stesso modo, continuava ad amare Louis Tomlinson, perché ne aveva bisogno.

-Harry, basta così, non si può-, Harry si alzò sugli avambracci e disse nervoso- Hai le palle, Tomlinson, davvero, te ne vai nel bel mezzo di una sega, hai il cazzo che ti scoppia nelle mutande e dici che non si può- Louis cercò di trattenere le lacrime mentre gli gridava- Che te ne fotte? Probabilmente dopo avermi scopato dirai che non avremmo dovuto-, il riccio si alzò e si avvicinò al ragazzo quasi in lacrime per la disperazione e gli massaggiò le spalle, mentre gli sussurrava ad un orecchio, sfiorandolo con la bocca- Boo… noi possiamo fare tutto- lo girò verso di sé e , prendendogli il capo tra le mani, si avventò sulle sue labbra sottili.

Drew non aveva bisogno di vestiti firmati da indossare, una casa più grande in cui vivere, o tanti amici di cui non avrebbe neanche ricordato i nomi. lei aveva bisogno di provare qualcosa, qualcosa di vero, qualcosa di cui non dovesse avere paura, la sua vita aveva bisogno di uno spiraglio di luce e di aria pura. Le serviva qualcuno che la facesse ridere e che, sorridendole, le insegnasse a vivere davvero.