{JohnLock}
« Quando John alza lo sguardo e incrocia quelli del ragazzo ha un brivido.
Il celeste dei suoi occhi gli ricorda la neve e i mesi più freddi in cui lo stagno diventa di ghiaccio.
È come se l’inverno fosse iniziato di nuovo. »
#2 Classificata al Multifandom Contest - Oneshot (Tema libero!) indetto da eos_92

{KaiSoo + altre coppie}
« per esempio, anche se un giorno dovessimo rinascere in un altro mondo,
noi due, ancora una volta, ci incontreremo allo stesso modo,
e allo stesso modo ci ameremo »

{KaiSoo}
"Ad una prima occhiata, Jongin sembrava una di quelle persone che non hanno più nulla da perdere. Uno sguardo spento, le dita fredde, gli occhi opachi. Lo guardava come si guarda la luce di un faro in mezzo alla tempesta, distante ma non irraggiungibile. Kyungsoo se n’era accorto, sapeva che Jongin sarebbe stato solo l’ennesimo sbaglio. Glielo disse. Ma Jongin rispose solo con una risata e Kyungsoo cadde nella sua tela: Jongin lo prese per mano e lo condusse nel mezzo della tempesta con sé."

{KaiSoo} + side HunHan
"Ti ho trovato," mosse le labbra ma non uscì nessun suono. Lui era la persona che stava cercando. Quella che lo avrebbe fatto sentire vivo di nuovo.
Gli sorrise e Kyungsoo si passò il dorso della mano sul volto lasciandosi dietro una scia rossa di sangue. Il suo nuovo colore preferito.

{ChanSoo} [Autrice: GingerFox9814]
"Ed ecco il momento più magico del sabato sera: la folla schiamazzante di giovani universitari è ormai rinchiusa in qualche bar a godersi l'ultimo weekend di vacanza prima dell'inizio del nuovo semestre, acrobati e musicisti tornano a casa, rimangono solo gomiti appoggiati ad una ringhiera di ghiaccio, uno sguardo perso tra le onde nere del fiume, ed un sospiro, una nuvoletta di vapore nell'aria di inizio primavera."

{taekai}
«il ragazzo rimonta sul camion senza guardarsi indietro. Una volta andato, mi cade l’occhio su una serie di numeri scritti di lato sulla ricevuta. Il suo numero. Mi metto a ridere scuotendo la testa.
“Non sembro il tipo che esce coi camionisti, non credi?”»

{KaiSoo}
"chiamami hyung"

{KaiSoo}
“Sei il nuovo aiutante di cui Sehun ci ha parlato,” lo interruppe Kris continuandolo a guardare dall’alto al basso con quelle sopracciglia spesse.
“S-sì,” rispose Jongin deglutendo rumorosamente, “Mi chiamo Jongin. Signore,” aggiunse quell’ultima parola di fretta e Kris accennò un mezzo sorriso. In quel momento qualcuno sbucò dalla finestra dietro il bancone – che dava probabilmente sulla cucina – e Jongin venne distratto da un paio di occhi enormi che lo fissavano.

{KaiSoo} side!BaekYeol
"perché a volte la realtà può rivelarsi addirittura migliore di un libro."
EDIT: Aggiunto il bonus ;D

{Kaisoo} + oneside!ChanSoo, side!HunHan, side!Baekyeol, ninja!Taoris
« “Mi piace Chanyeol,” ripeté Kyungsoo e si rese conto solo in quel momento di essere seduto sulle sue gambe perché Jong-in gli afferrò le spalle e invertì le posizioni. Kyungsoo potrebbe aver sbattuto la testa contro un qualche sasso ma non gli importava molto. Continuava ad osservare Jong-in e il suo viso perfetto e non mosse un muscolo nemmeno quando l’altro gli slacciò i pantaloni per infilargli una mano negli slip. »

{ChanSoo}
"La prima cosa che Kyungsoo notò entrando nel bar per la seconda volta non fu l’annuncio sulla porta – che era stato rimosso e lui non se ne era accorto –, ma il ragazzo seduto al tavolinetto nell'angolo, il suo preferito."

{Taoris - KaiYeol - HunHan}
Yifan entrò frettolosamente nel portone dell’edificio in cui abitava e riprese fiato scrollandosi la pioggia dai capelli.
“Ah! Devi salire?” domandò una voce maschile da dentro l’ascensore.
“Sì!” rispose Yifan affrettandosi verso l’altro lato dell’ingresso, “Grazie,” disse e quel ragazzo tolse la mano che bloccava la chiusura delle porte.
“Piano?”

{SeKai}
"Oh Sehun era seduto sul letto, col pc sulle gambe e una mano nei pantaloni sottili della tuta..."

“Questo è un sole che non scalda.”
“Come?”
Jong-in apre gli occhi e guarda verso la porta. In verità, il sole sul tetto della scuola è così abbagliante che le pupille faticano qualche secondo per mettere a fuoco. Spinge di più la testa contro la rete alle proprie spalle e socchiude gli occhi.
“Kyungsoo... che ci fai qui?”

"I giorni passavano, le settimane pure, e non c’era un singolo istante in cui la mente di Kibum non volasse oltre l’ufficio fino alla sua scrivania. Distante, perfettamente ordinata, impregnata ormai del suo odore pungente.
Là sedeva Jonghyun, le gambe accavallate, la fronte corrugata per la concentrazione e le dita impegnate a battere i tasti della tastiera del computer."