«Eravamo le persone giuste nel momento sbagliato» sussurra Lottie.
«Questa frase l'ho già sentita»
«Cercando Alaska, John Green»
«Non è la vita o la morte, il labirinto» cita lui.
«Allora cos'è?» chiede lei.
«Il dolore»
Bacio.

"Certe parole ti rimangono incastrate tra le costole, i polmoni, nella gola e diventa difficile, poi, respirare"
«Io non ti lascio qui proprio adesso, Nina»

«Com'era la sua faccia mentre la uccidevi?»
Harry ride e «A dir poco spettacolare»

L'alba è ormai sorta e in questo momento riesco ad immaginare solo lei che sorride, perchè forse è così che la vorrei vedere in questo momento.

"Che forse -e dico forse- siamo io e te contro il mondo"
Tu sorridi e "A me sta bene"

"Ci tengo a te"
Tess sistema la borsa a tracolla sulle spalle e "Lo dici ogni volta, Louis"
Partiamo dal fatto che Louis è un bugiardo, poi passiamo a Tess che è stufa e magari ci aggiungiamo anche dei baci e delle mani intrecciate. Bel casino, eh?

Perchè continuare? Quella frase mi perfora i timpani e mi distrugge il cuore. Sai che non lo farei mai ma continui a ripeterla, un po' per farmi stare male e un po' per dire che sono io la colpa di tutto questo.

Liam, di notte insonni, ne ha passate.
Dana non lo sa.
Dana non sa mai niente.
Liam non dorme per colpa di Dana.

Lennon ricorda molte cose: ricorda il suo primo giorno d'asilo, quando si sbucciò il ginocchio cadendo dalla bici, il suo primo bacio che "E' stato uno schifo!", la sua prima cotta, i suoi pattini verdi, l'espressione di Harry quando è confuso, la festa dei suoi quattordici anni e la prima volta che incontrò lo sguardo di Zayn Malik.

Niall va avanti, va avanti e va avanti.
Eppure di andare avanti non ce la fa più ma è lì, con Lea e non vorrebbe essere in nessun altro posto.