Io ed Eva continuammo così, nei mesi a seguire.
Prendevamo il pullman, salutavamo Mike l’autista e sceglievamo una fermata a caso. Dimenticavamo tutto e poi, a una certa ora, riprendevamo lo stesso pullman e tornavamo a casa.
Era ormai la nostra routine, aiutarci a non pensare e a vivere ogni secondo di quella realtà che prima ci uccideva lentamente.

"Nonostante sembrasse tranquillo la mattina, in realtà dentro lui –si diceva- ci fosse una furia.
Su di lui giravano così tante voci, tra le quali un presunto semi omicidio.
Mi ricordo quando un ragazzo provò ad accusarlo parlandone, so solo che da quel giorno il ragazzo ha cambiato scuola e abita dall’altra parte della città."
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"Le mie amiche mi dicono sempre che dovrei cominciare a farmene un’idea, che non dovrei continuare ad andare dietro a qualcuno di così pericoloso, ma l’amore fotte tutti e io sono stata fottuta."

Occhi azzurri in occhi azzurri, tremendamente simili.
Occhi che non si vedevano da cinque anni e che ora si studiano, come se non fosse passato neanche un secondo dall’ultima volta che si sono incrociati, quella sera sotto quel lampione.
I miei, immersi dalle lacrime. E i suoi, speranzosi in una mia reazione.

"Non morirò se tu mi sparerai, sarò morta quando mi arrenderò. E io non mi arrenderò mai.

“Perché te la sei sempre presa con me in questi mesi? Ti sei sentito minacciato da me?”
“A dire il vero si…”
“E cosa avrei fatto scusa? Non ci siamo nemmeno mai parlati o conosciuti”
“Hai minacciato il mio cuore”

Da un capitolo.
« Penso »
« E a cosa? »
« A come diamine è possibile che tu sia entrata per caso nella mia vita e l'abbia stravolta. Non riesco a capire, hai stravolto anche me e ogni mio pensiero. Non riesco a provare indifferenza, mai. Mi piace tutto di te: quando fai la stronza, quando sei insicura e timida, quando ridi di gusto, quando mi sfotti, quando ti lasci andare ad ogni pensiero, quando prepari i tuoi panini. Sempre e comunque: mi piaci.»
Il silenzio regnò sovrano.

Questa volta non era un sogno, ma la realtà, la più bella di tutte.

Era tutto così perfetto, forse troppo per essere reale.

Maledetti i tuoi occhi, quel giorno che mi hanno fatto innamorare.